Luglio 2023
VxL 2023: Le nostre interviste

Pubblichiamo qui le interviste che abbiamo realizzato a Voci per la Libertà 2023 e che sono andate in onda in questi giorni.
I semifinalisti
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Sinead O'Connor (1966 - 2023)

Addio alla voce ribelle della musica
Sinead O'Connor, nata il 8 dicembre 1966 a Dublino, è stata una cantante, compositrice e attivista irlandese che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama musicale internazionale. Conosciuta per la sua voce potente e la sua personalità ribelle, Sinead ha attraversato un viaggio musicale e personale che l'ha portata ad essere una figura controversa ma anche molto influente.
Fin dai suoi esordi negli anni '80, Sinead O'Connor ha dimostrato una straordinaria versatilità musicale, spaziando tra vari generi come il folk, il rock e il pop. Il suo album di debutto, "The Lion and the Cobra" del 1987, ha ricevuto ampi consensi dalla critica e ha attirato l'attenzione del pubblico sulla sua voce unica e le sue canzoni poetiche.
Tuttavia, è stato il suo secondo album, "I Do Not Want What I Haven't Got" del 1990, a consacrarla come una delle artiste più importanti del suo tempo. Il singolo "Nothing Compares 2 U", una commovente ballata scritta da Prince, divenne un successo globale e un inno per un'intera generazione. Il videoclip del brano, che mostrava il volto emozionato e le lacrime di Sinead, contribuì a rendere la canzone ancora più iconica.
La carriera di Sinead O'Connor è stata caratterizzata da una continua esplorazione musicale e da una franchezza sorprendente nei suoi testi. Ha toccato temi importanti come l'amore, il dolore, la religione e l'identità, spesso riflettendo le sue esperienze personali. Il suo coraggio nel parlare apertamente di questioni controverse ha suscitato sia elogi che critiche, ma ha anche ispirato molti artisti a essere più autentici nella loro arte.
Parallelamente alla sua carriera musicale, Sinead O'Connor si è sempre distinta per il suo impegno sociale e politico. Ha sostenuto attivamente i diritti umani, la giustizia sociale e la lotta contro l'abuso e la violenza sulle donne. Ha anche protestato contro l'abuso sessuale nella Chiesa cattolica irlandese, esibendosi in una memorabile performance in diretta televisiva durante la quale strappò una fotografia di Papa Giovanni Paolo II. Questo gesto provocatorio le ha procurato una serie di critiche, ma allo stesso tempo ha aumentato la sua reputazione di voce coraggiosa e impegnata.
Tuttavia, la vita di Sinead O'Connor è stata segnata anche da lotte personali. Ha affrontato problemi di salute mentale e difficoltà relazionali, che hanno avuto un impatto sulla sua carriera e sulla sua immagine pubblica. Nonostante le sfide, Sinead ha dimostrato una straordinaria forza interiore e si è rialzata più volte, continuando a esprimersi attraverso la sua musica e il suo attivismo.
Oggi, il lascito di Sinead O'Connor nel mondo della musica è innegabile. La sua voce potente e le sue canzoni emozionanti continuano a ispirare artisti e appassionati di musica in tutto il mondo. Sinead ha dimostrato che l'arte può essere un mezzo per esplorare il nostro mondo interiore, affrontare le difficoltà e ispirare il cambiamento sociale.
In conclusione, Sinead O'Connor è stata una figura artistica e sociale che ha attraversato trionfi e tribolazioni, ma che ha lasciato un'eredità indimenticabile nella musica e nella lotta per un mondo migliore. La sua voce ribelle resterà per sempre nell'anima di coloro che si sono lasciati affascinare dalla sua arte unica e coraggiosa.
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Musica e diritti: a Cenere il Premio Amnesty Emergenti, a Manuel Agnelli quello per i Big

COMUNICATO STAMPA
Si chiude così a Rovigo la prima edizione della “Settimana dei Diritti Umani” e la 26a di “Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty”
La 26a edizione del Premio Amnesty nella sezione Emergenti ha visto la vittoria di Cenere da Bologna con "Chi lo decide chi siamo?", un brano sugli stereotipi di genere imposti dalla società e dai media, mentre a La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo” è andato il premio della critica. Il premio della giuria popolare se l’è aggiudicato Obi da Torino con "Attimo” in una finale che ha visto in gara anche Buva da Cerignola con "Sud" e Cocciglia dall'Aquila con "La mia giostra". A Cenere va anche il premio del Mei e a Obi quello di Indieffusione.
La finale del contest che premia le canzoni sui diritti umani si è svolta domenica sera in piazza Vittorio Emanuele II a Rovigo nella giornata conclusiva del festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” e della “Settimana dei diritti umani”, che ha invaso la città dal 17 al 23 luglio con un fitto programma tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli. Il filo rosso della manifestazione era: “D(i)ritti al futuro”.
Protagonista della giornata finale è stato anche Manuel Agnelli, che ha ricevuto il Premio Amnesty International Italia 2023 nella sezione Big per il suo brano “Severodonetsk". L’artista milanese ha tenuto nel pomeriggio un incontro alla Sala della Gran Guardia con Francesca Corbo di Amnesty International Italia, Michele Lionello, direttore artistico del festival, ed Edoardo Gaffeo, sindaco del Comune di Rovigo. In questa occasione Manuel Agnelli ha dichiarato: "La musica possiede l'eccezionale capacità di dare voce a chi non ne ha. La vittoria del Premio Amnesty rappresenta un riconoscimento di grande valore per me, poiché premia la qualità dei contenuti e mi ha fatto sentire nel mio piccolo utile. In particolare, il brano vincitore è nato da una reazione alla narrazione della guerra sui media, che troppo spesso trascurano la sofferenza umana che ne deriva. Ho cercato di raccontare delle sensazioni, che spesso sono quelle che passano in secondo piano. La vittoria del Premio dimostra che la musica può essere una leva efficace per sensibilizzare e generare un cambiamento, e costituisce un importante riconoscimento per chi utilizza la propria arte per lottare a favore della libertà e dei diritti umani”.
Francesca Corbo ha aggiunto: "Il Premio a Manuel Agnelli mostra, ancora una volta, come la musica sia uno strumento potente per diffondere i diritti umani. L'esistenza di questo riconoscimento, ormai al suo 21esimo anno di età, è la prova di come i diritti umani siano qualcosa che artiste e artisti hanno a cuore e che la retorica dei musicisti che devono solo cantare o degli attori che devono solo recitare è qualcosa di ormai vecchio e superato. La musica, come tutta l'arte in generale, è sempre più una preziosa alleata per chi non vuole restare in silenzio davanti alle ingiustizie e per dare proprio voce a chi non ne ha".
La serata è poi proseguita sul palco in Piazza Vittorio Emanuele II, con la finale del contest e la premiazione di Agnelli, che si è anche esibito e dove è stato proiettato in anteprima il videoclip di “Severodonetsk", realizzato con la regia di Gipi.
La conduzione delle serate era affidata a Savino Zaba e Carmen Formenton.
La prestigiosa e folta giuria tra semifinali e finale era composta da: Giò Alaimo (Spettakolo.it), Francesco Aneloni (festival Arcella Bella), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Carolina Bruni (Amnesty International Italia), Angela Calvini (Avvenire), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (giornalista e operatore culturale),Enrico Di Noia (Dischi Sotterranei),Aldo Foschini (La Musica nelle Aie), Roberta Giallo (cantautrice),Giuditta Gualandi (Amnesty International Italia), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Lorenzo Monguzzi (cantautore), Gianluca Mura (Radio41), Francesco Pozzato (Voci per la Libertà), Silva Rotelli (Inalienabile, musica e diritti umani), Adila Salah (Indieffusione/Noise Symphony), Giordano Sangiorgi (Meeting degli Indipendenti), Vincenzo Soravia (Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo), Giovanni Stefani (Amnesty International Rovigo), Francesco Tragni (Radio popolare).
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VxL 2023: La finale

“Chi lo decide chi siamo?" di Cenere vince il Premio Amnesty Emergenti
ROVIGO - Cenere, progetto nato a Bologna, vince il Premio Amnesty Emergenti 2023 con il brano “Chi lo decide chi siamo?”. La canzone, che approccia in modo intelligente il tema della diversità, è quello che ha convinto la Giuria riunitasi al termine delle esibizioni di ieri sera.
Il Premio della Critica viene assegnato invece a La Malaleche (feat. Diva Eva) con “Cuentalo". La Giuria Popolare, invece, premia Obi e la sua "Attimo".
Questo è il verdetto della finalissima della 26ma edizione di "Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty" che chiude la “La Settimana dei diritti umani”, una serie di eventi musicali e culturali che si sono snodati in sette giorni a Rovigo.
L'ultima giornata si è aperta con l'incontro pubblico alla Sala della Gran Guardia con il vincitore del Premio Amnesty Big Manuel Agnelli che, sinceramente emozionato, ha raccontato come è nata la sua "Severodonetsk" e ha risposto alle domande di Francesca Corbo di Amnesty International Italia e de pubblico. La testimonianza di Manuel Agnelli ci ha regalato delle riflessioni culturalmente notevoli, che hanno colpito i presenti per la loro profondità.
Al termine dell'incontro, ai Giardini delle Due Torri, Enrico Deregibus ha presentato la raccolta “Shahida - Tracce di libertà” con Stefano Canestrini del Centro Astalli, Simone Veronelli di Appaloosa Records/I.R.D. e le esibizioni di Erica Boschiero e Lorenzo Monguzzi.
Il festival ha visto la sua conclusione nella bellissima Piazza Vittorio Emanuele II, dove i cinque finalisti (Cenere, Obi, La Malaleche (feat. Diva Eva), Cocciglia e Buva) hanno proposto due pezzi, tra i quali quello in gara.
E' stata poi la volta di Manuel Agnelli, che ha ricevuto formalmente il Premio Amnesty Big, ha presentato in anteprima assoluta il videoclip di "Severodonetsk" e si è esibito con in un'intensa "Milano con la peste". L'artista ha poi premiato Cenere nel momento della proclamazione e si è fermato sul palco anche per assistere agli altri risultati. A condurre, come sempre, Savino Zaba e Carmen Formenton.
La risposta di Rovigo è stata ottima: la Piazza era gremita di gente attenta e partecipe, a testimonianza che anche quest'anno "Voci per la Libertà" è stato un successo e che il cambio di location non ha avuto impatti negativi ma, al contrario, ha dato una nuova linfa al Festival dei Diritti Umani per nuove e interessanti direzioni.
(gm)

Vxl 2023: Seconda serata

Scelti i cinque finalisti per del Premio Amnesty Emergenti
Secondo appuntamento con le semifinali di "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty" dalla bella Piazza Vittorio Emanuele II di Rovigo.
La serata prende il via subito dopo la proiezione in Sala della Gran Guardia del film "Rumore – Human vibes”, l’incontro tra musica e diritti umani narrato attraverso le canzoni che negli ultimi 20 anni hanno ricevuto il Premio Amnesty nella sezione Big, con la presenza della regista Simona Cocozza e la Presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti.
Sul palco a condurre, assieme a Carmen Formenton, ritroviamo Savino Zaba, arrivato in giornata da Roma. Si esibiscono, ciascuno con tre brani tra i quali il pezzo in gare, gli altri quattro semifinalisti: Obi da Torino con “Attimo”, La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo”, Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra” e Candeo da Milano con “Le tue stesse gambe”. Al termine, la giuria si riunisce per delibrare quali saranno i cinque finalisti.
In attesa del risultato, a chiudere al serata musicale sono gli studenti del dipartimento Pop Rock del Conservatorio Statale di Musica Francesco Venezze di Rovigo con una selezione dei brani vincitori delle passate edizioni del Premio Amnesty International Italia sezione Big, appositamente riarrangiati per l’occasione con la supervisione del Direttore del Conservatorio Vincenzo Soravia e degli insegnanti Pierluigi Mingotti e Francesco Carlesi.
Sono infine annunciati i cinque finalisti che stasera si contenderenno il prestigioso Premio Amnesty Emergenti: sono Cenere, Buva, Cocciglia, La Malaleche feat. Diva Eva e Obi.
Stasera gran finale con la consegna del Premio Amnesty Big a Manuel Agnelli per il brano “Severodonetsk”. L'artista sarà ospite di un incontro pubblico alle ore 18 in Sala della Gran Guardia.
La serata prende il via subito dopo la proiezione in Sala della Gran Guardia del film "Rumore – Human vibes”, l’incontro tra musica e diritti umani narrato attraverso le canzoni che negli ultimi 20 anni hanno ricevuto il Premio Amnesty nella sezione Big, con la presenza della regista Simona Cocozza e la Presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti.
Sul palco a condurre, assieme a Carmen Formenton, ritroviamo Savino Zaba, arrivato in giornata da Roma. Si esibiscono, ciascuno con tre brani tra i quali il pezzo in gare, gli altri quattro semifinalisti: Obi da Torino con “Attimo”, La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo”, Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra” e Candeo da Milano con “Le tue stesse gambe”. Al termine, la giuria si riunisce per delibrare quali saranno i cinque finalisti.
In attesa del risultato, a chiudere al serata musicale sono gli studenti del dipartimento Pop Rock del Conservatorio Statale di Musica Francesco Venezze di Rovigo con una selezione dei brani vincitori delle passate edizioni del Premio Amnesty International Italia sezione Big, appositamente riarrangiati per l’occasione con la supervisione del Direttore del Conservatorio Vincenzo Soravia e degli insegnanti Pierluigi Mingotti e Francesco Carlesi.
Sono infine annunciati i cinque finalisti che stasera si contenderenno il prestigioso Premio Amnesty Emergenti: sono Cenere, Buva, Cocciglia, La Malaleche feat. Diva Eva e Obi.
Stasera gran finale con la consegna del Premio Amnesty Big a Manuel Agnelli per il brano “Severodonetsk”. L'artista sarà ospite di un incontro pubblico alle ore 18 in Sala della Gran Guardia.
(gm)

Vxl 2023: Prima serata

Inizia a Rovigo la ventiseiesima edizione del Festival di Amnesty
In una cornice completamente diversa, la bella Piazza Vittorio Emanule II, "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty" fa il suo esordio a Rovigo giungendo alla 26ma edizione. La tre giorni del Premio Amnesty Italia è l'ultimo appuntamento di una serie di eventi sotto il segno della “La Settimana dei diritti umani”, iniziata lo scorso 17 luglio, che si sono svolti in diverse location della città polesana. Un grande festival multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura.
La musica inizia alle 19:30 ai Giardini delle Due Torri con il concerto geli EffeEmme (Francesco Fry Moneti e Michele Mud) e prosegue con la prima semifinale, durante la quale si esibiscono i primi quattro semifinalisti. A condurre la serata, la sempre brava Carmen Formenton.
Ad aprire il contest sono i Da Quagga da Verona con “Casa mia”, dove è portata in musica la vita dei minatori e il disastro di Marcinelle. A seguire, i Pankhurst da Ferrara con “Watch him bleed”. Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?” difende il diritto ad essere quello che si sente di essere. In chiusura, una lettura del nostro meridione con Buva da Cerignola/Roma con “Sud".
Oltre alla canzone in gara, ogni artista o band presenta anche altri due brani del priorio repertorio.
Gran finale di serata con il concerto della Banda Rulli Frulli, uno dei più bei progetti italiani di musica e inclusione. Ovvero fare musica partendo letteralmente da zero, inventandosi strumenti con materiali da riciclo, costruendo canzoni pezzo per pezzo e arricchendole infine con ospiti d’eccezione. Tra gli altri, sul palco con loro saranno due amici di Voci per la Libertà: Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e Michele Mud Negrini.
Ottimo riscontro di pubblico per questa prima serata, che proseguirà stasera con la seconda semifinale. A Carmen Formenton, questa sera si unirà l'altro conduttore storico di "Voci per la Libertà", ovvero Savino Zaba.
La musica inizia alle 19:30 ai Giardini delle Due Torri con il concerto geli EffeEmme (Francesco Fry Moneti e Michele Mud) e prosegue con la prima semifinale, durante la quale si esibiscono i primi quattro semifinalisti. A condurre la serata, la sempre brava Carmen Formenton.
Ad aprire il contest sono i Da Quagga da Verona con “Casa mia”, dove è portata in musica la vita dei minatori e il disastro di Marcinelle. A seguire, i Pankhurst da Ferrara con “Watch him bleed”. Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?” difende il diritto ad essere quello che si sente di essere. In chiusura, una lettura del nostro meridione con Buva da Cerignola/Roma con “Sud".
Oltre alla canzone in gara, ogni artista o band presenta anche altri due brani del priorio repertorio.
Gran finale di serata con il concerto della Banda Rulli Frulli, uno dei più bei progetti italiani di musica e inclusione. Ovvero fare musica partendo letteralmente da zero, inventandosi strumenti con materiali da riciclo, costruendo canzoni pezzo per pezzo e arricchendole infine con ospiti d’eccezione. Tra gli altri, sul palco con loro saranno due amici di Voci per la Libertà: Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e Michele Mud Negrini.
Ottimo riscontro di pubblico per questa prima serata, che proseguirà stasera con la seconda semifinale. A Carmen Formenton, questa sera si unirà l'altro conduttore storico di "Voci per la Libertà", ovvero Savino Zaba.
(gm)

Rovigo dal 17 al 23 luglio capitale dell’arte e della cultura per i diritti umani

Ai nastri di partenza la prima edizione della “Settimana dei Diritti Umani” e la 26a di “Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty”
Quasi al via “La Settimana dei diritti umani”, un grande festival multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura, che invaderà Rovigo da lunedì 17 a domenica 23 luglio 2023, con una anteprima ad Adria il 15 luglio. Oltre 60 eventi, tutti ad ingresso libero, in 6 diverse location, con il coinvolgimento di più di 40 associazioni e realtà del territorio.
Clou della manifestazione sarà la 26a edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, la tre giorni di musica e diritti umani a fianco di Amnesty International Italia.
Il parterre degli ospiti che arriverà a Rovigo durante la settimana sarà di alto livello: dal Cardinale Matteo Maria Zuppi ad Alba Bonetti, da Manuel Agnelli alla Banda Rulli Frulli, da Moni Ovadia a Lisa Clark, da Marco Mascia a Laura Marmorale, da Giorgio Canali & Rossofuoco al Dipartimento Pop Rock del Conservatorio di Rovigo…. E ancora Marino Bellini, Sandro Fracasso, Alessandra Annoni, Alessandro Orsetti, RomAraBeat, Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato, Sevilay Tufekci, Ciro Grandi, Guido Pietropoli, Paolo Guolo, Erica Boschiero, Lorenzo Monguzzi, Nevruz e tantissimi altri protagonisti del mondo dell’arte, della cultura e del volontariato per un cartellone davvero unico.
Un percorso emozionante tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli artistici, teatrali e cinematografici. “D(i)ritti al futuro”: questo è il filo rosso della manifestazione, che ha dato vita ad una collaborazione tra associazioni ed enti del territorio senza precedenti.
ll festival, patrocinato e sostenuto dal Comune di Rovigo e dal Comune di Adria, nasce dalla forza creativa di ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ e dall’unione delle esperienze di decine di associazioni del territorio impegnate nella promozione dei diritti umani, della cultura e dell’arte. È questo il valore fondante che il festival vuole promuovere attraverso le diverse forme artistiche e non solo. Consapevoli che le arti sono uno strumento di formazione e crescita di consapevolezza, un vero e proprio mezzo educativo per la realizzazione di una cultura universale dei diritti umani.
Si comincia con una anteprima ad Adria. Sabato 15 luglio alle 21.30 in Piazza Cavour ci sarà il concerto di Nevruz con la sua band. In apertura si esibiranno le artiste: Rosie, Giulia, LaFrAncy, Milena Mingotti e Nora. Una serata dedicata alla musica, la solidarietà e l’inclusione.
L’apertura del festival vero e proprio sarà lunedì 17 luglio alle 18, alla presenza di tutti i volontari e associazioni coinvolte, con l’inaugurazione delle location (Sala della Gran Guardia, Piazzetta Annonaria e Pescheria Nuova) e di mostre e installazioni artistiche che saranno visitabili tutta la settimana. Durante tutti i giorni ci saranno anche la “Caccia ai diritti umani”, una vera e propria caccia al tesoro in tutto il centro cittadino, e i laboratori didattici per bambini che animeranno i Giardini delle Due Torri tutti i pomeriggi attraverso attività educative e ludico-creative. Nella giornata di inaugurazione, alle 19.30 all’Auditorium del Conservatorio è in programma la proiezione del docufilm “La pace non è il suo nome”, con il racconto della storia dei 40 anni di vita del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova alla presenza del Presidente Marco Mascia. In chiusura di giornata, alle 21.30 ai Giardini delle due Torri, andrà in scena una produzione realizzata appositamente per il festival, uno spettacolo multidisciplinare di giocoleria, danza e canto: “Una luce di protesta”.
Molti saranno gli incontri sui temi del festival con nomi prestigiosi del panorama culturale italiano, tutti previsti ogni giorno alle 18. Si parte martedì 18 alla Pescheria Nuova con Moni Ovadia, Lisa Clark e Alessandra Annoni che si confronteranno su “La Palestina nel quadro dei conflitti mondiali”. Mercoledì 19 all’Auditorium del Conservatorio uno dei momenti più attesi: “Lavoro dignitoso e giustizia sociale”, un incontro con il Cardinale Matteo Maria Zuppi (presidente della Conferenza Episcopale Italiana) e i segretari generali di Cgil,Cisl e Uil Rovigo. Giovedì 20 alla Pescheria Nuova sarà la volta di “La pioggia non ha frontiere: cambiamento climatico e migrazioni” con Chiara Camporese ed Eugenio Alfano. Nello stesso luogo venerdì 21 toccherà a “Il carcere in crisi: le origini e le alternative, tra schizofrenia legislativa e populismo penale”, con Ciro Grandi e Guido Pietropoli, e sabato 22 “Non è abbastanza? Diritti LGBTI+ in Italia” con Angelica Polmonari, Manuela Macario, Roberta Cusin e Matteo Mammini.
Uno dei luoghi focali della “Settimana dei diritti umani” sarà Piazza Annonaria, che ospiterà numerose mostre ed installazioni così come i banchetti informativi delle associazioni. Inoltre sarà animata tutti i giorni da numerosi incontri e performance artistiche, con un vero melting pot culturale sulla promozione dei diritti umani attraverso laboratori di pittura, scultura, yoga e danza; presentazioni di libri e realtà del volontariato; letture dibattiti. E, nel tardo pomeriggio, un aperitivo della bottega del commercio equo solidale “La Fionda di Davide”.
I Giardini delle Due Torri, in Piazza Matteotti, per tre giorni alle 21.30 ospiteranno alcuni momenti di spettacolo: martedì 18 l'atteso concerto di Moni Ovadia con la RomAraBeat, mercoledì 19 lo spettacolo teatrale “Lo straordinario viaggio di Atalanta” e giovedì 20 la proiezione del film “Flee”.
Non mancheranno eventi nelle frazioni di Rovigo. Mercoledì 19 e giovedì 20 al Prolife Park di Roverdicrè sono previsti due appuntamenti. Il primo sarà una serata tra cinema, animazione e pic-nic sotto le stelle. Il secondo una serata/concerto intitolata “Equality”, con le esibizioni di Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato e, a chiudere, Giorgio Canali & Rossofuoco. Venerdì 21, al Campo della parrocchia di Granzette a partire dalle 18.30 ci sarà “D(i)ritti in campo” , torneo di calcio a 5 aperto a tutte e tutti senza esclusione di nazionalità, genere o capacità sportive.
Clou del festival sarà la ventiseiesima edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” che giunge a Rovigo per la prima volta e che darà vita dal 21 al 23 luglio a tre giorni di musica e diritti umani, come sempre a fianco di Amnesty International Italia. Le tre giornate prenderanno il via con degli appuntamenti pomeridiani. Venerdì 21 alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ci sarà il concerto di Effemme, progetto nato dall’incontro di due amici di Voci per la Libertà, Francesco Fry Moneti e Michele Mud. Sabato 22 sempre alle 19.30 alla Sala della Gran Guardia la proiezione docufilm “Rumore - Human Vibes", l’incontro tra musica e diritti umani narrato attraverso le canzoni che negli ultimi 20 anni hanno ricevuto il Premio Amnesty nella sezione Big all’interno di Voci per la Libertà. Saranno presenti la regista Simona Cocozza e la presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti. Domenica 23 si parte alle 18 nella Sala della Gran Guardia con l’incontro con il pubblico di Manuel Agnelli, vincitore del Premio Amnesty International Italia sezione Big, con Francesca Corbo (Ufficio arte e diritti umani di Amnesty International Italia). Alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ci sarà la presentazione/concerto di “Shahida - Tracce di libertà”, un triplo CD a sostegno delle donne rifugiate. Con Stefano Canestrini del Centro Astalli, Simone Veronelli di Appaloosa Records/I.R.D. e le esibizioni di Erica Boschiero e Lorenzo Monguzzi. Conduce Enrico Deregibus.
Il palco principale del festival sarà in Piazza Vittorio Emanuele II, con tre serate previste alle 21.30, nelle quali ci saranno otto artisti (fra band e cantautori) provenienti da tutta Italia in lizza per il Premio Amnesty International nella sezione Emergenti. Nella prima semifinale di venerdì 21 luglio si fronteggeranno: Buva da Cerignola/Roma con “Sud”, Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?”, Da Quagga da Verona con “Casa mia” e Pankhurst da Ferrara con “Watch him bleed”. Nella seconda, sabato 22 luglio, toccherà a: Candeo da Milano con “Le tue stesse gambe”, Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra”, La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo”, Obi da Torino con “Attimo”. I migliori cinque saranno protagonisti nella finale di domenica 23.
In ciascuna serata un ospite prestigioso. Si parte venerdì 21 con il concerto della Banda Rulli Frulli, uno dei più bei progetti italiani di musica e inclusione, che per l’occasione vedrà come ospiti due amici di Voci per la Libertà: Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e Michele Mud Negrini. Sabato 22 sarà la volta di un altro progetto collettivo, quello degli studenti del dipartimento Pop Rock del Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo che proporranno dal vivo alcuni dei brani vincitori delle passate edizioni del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big, appositamente riarrangiati. Domenica 23 il gran finale con la premiazione di Manuel Agnelli come vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione Big con il brano "Severodonetsk", una canzone che mette l’essere umano al centro, rendendolo il vero protagonista al di sopra della geopolitica e delle ragioni di stato. A condurre le tre serate sul palco principale di Piazza Vittorio Emanuele II ci saranno gli storici presentatori del festival Savino Zaba e Carmen Formenton.
Rai: Sanremo, il Regolamento del 74° Festival della Canzone Italiana

VERSO SANREMO - COMUNICATO STAMPA
Tra le novità il ruolo degli Artisti, una nuova Giuria, i criteri di scelta della cover
Per la quinta volta nelle vesti di Direttore artistico e conduttore, Amadeus ha annunciato oggi al Tg1 la pubblicazione del Regolamento della 74 edizione del Festival di Sanremo (online dalle ore 12.00 del 10 luglio sul sito www.Sanremo.rai.it) in onda, in diretta su Rai 1, dal 6 al 10 febbraio 2024.
A cambiare sarà l’ordine di esibizione degli artisti durante le prime serate, la serata “cover”, la giuria e il numero degli artisti in gara.
Nella prima serata si esibiranno i 26 cantanti in gara, mentre 13 saranno presenti nella seconda e altrettanti nella terza. Gli artisti non previsti in gara il mercoledì e il giovedì parteciperanno ugualmente allo spettacolo televisivo per introdurre le esibizioni degli altri. L’abbinamento tra gli Artisti “presentatori” e gli Artisti “interpreti” avverrà con un sorteggio pubblico, che avrà luogo durante le conferenze stampa giornaliere nelle giornate del 7 e dell’8 febbraio 2024.
Nella quarta serata verrà eliminato il limite di riferimento temporale per le cosiddette “cover”: i cantanti in gara, affiancati da un artista Ospite, interpreteranno una canzone edita - da loro individuata in accordo con il Direttore Artistico e con Rai - tratta dal repertorio italiano ed internazionale e pubblicata sino al 31 dicembre 2023. Le cover potranno comprendere brani da loro stessi precedentemente pubblicati.
Gli Artisti che parteciperanno già alla gara del Festival, in coppia tra loro (o in team più ampio) come “sodalizio artistico” formato per l’occasione, potranno non avvalersi della presenza dell’Ospite. Le interpretazioni-esecuzioni della quarta serata saranno parte integrante della gara.
Si confermano tre le giurie che determineranno le classifiche della competizione, esprimendo il loro voto secondo l’attuale Regolamento, ma al Televoto e alla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web si aggiunge una Giuria delle Radio.
Scompare dunque la Giuria Demoscopica che sarà sostituita da una Giuria delle Radio, formata da emittenti radiofoniche, nazionali e locali, individuate secondo criteri di rappresentanza dell’intero territorio italiano.
Per quanto riguarda il numero dei campioni in gara, Sanremo 2024 prevederà 26 cantanti (compresi i 3 finalisti di Sanremo Giovani).
Durante la Prima Serata le 26 canzoni in gara verranno votate dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e saranno comunicate al pubblico le canzoni/Artisti nelle prime 5 posizioni in classifica.
Nel corso della seconda e della terza serata le 13 canzoni in gara saranno invece votate dal pubblico attraverso il Televoto e dalla Giuria delle Radio. I due sistemi di votazione in Serata avranno un peso percentuale così ripartito: Televoto 50%; Giuria delle Radio 50%. Anche in queste serate verrà comunicata la classifica delle prime 5 posizioni.
Nel corso della Quarta serata, la serata-evento dedicata alle Cover, i 26 Artisti in gara saranno votati da tutte e 3 le Giurie: dal pubblico con il Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio.
I tre sistemi di votazione avranno un peso percentuale sul risultato complessivo della votazione così ripartito: Televoto 34%: Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33%, Giuria delle Radio 33%. Saranno comunicate al pubblico le canzoni/Artisti nelle prime 5 posizioni e l’Artista primo classificato sarà decretato “vincitore della serata”.
Nella finalissima, la Quinta Serata, verranno reinterpretate nuovamente tutte le 26 canzoni in gara, votate dal pubblico attraverso il Televoto.
Sarà comunicata al pubblico la classifica generale delle 26 canzoni/Artisti determinatasi al termine della precedente quarta serata e al termine della quinta serata verrà elaborata una nuova classifica generale delle 26 canzoni/Artisti.
Il pubblico, tuttavia, conoscerà solo le prime 5 canzoni/Artisti della nuova classifica generale.
Dopo la riproposizione dei brani interpretati dai primi 5 classificati le votazioni precedenti verranno azzerate e si procederà a una nuova votazione da parte delle tre giurie (Televoto, Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e Giuria delle Radio) che avranno un peso percentuale sul risultato complessivo così ripartito: Televoto 34%: Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33%; Giuria delle Radio 33%.
La canzone/Artista con la percentuale di voto complessiva più elevata ottenuta in quest’ultima votazione verrà proclamata vincitrice di SANREMO 2024.
Quello che invece non cambia è la filosofia del Festival targato Amadeus, che conclude “Sanremo si Ama”. Con le canzoni, la musica e gli artisti assoluti protagonisti dell’evento.
A cambiare sarà l’ordine di esibizione degli artisti durante le prime serate, la serata “cover”, la giuria e il numero degli artisti in gara.
Nella prima serata si esibiranno i 26 cantanti in gara, mentre 13 saranno presenti nella seconda e altrettanti nella terza. Gli artisti non previsti in gara il mercoledì e il giovedì parteciperanno ugualmente allo spettacolo televisivo per introdurre le esibizioni degli altri. L’abbinamento tra gli Artisti “presentatori” e gli Artisti “interpreti” avverrà con un sorteggio pubblico, che avrà luogo durante le conferenze stampa giornaliere nelle giornate del 7 e dell’8 febbraio 2024.
Nella quarta serata verrà eliminato il limite di riferimento temporale per le cosiddette “cover”: i cantanti in gara, affiancati da un artista Ospite, interpreteranno una canzone edita - da loro individuata in accordo con il Direttore Artistico e con Rai - tratta dal repertorio italiano ed internazionale e pubblicata sino al 31 dicembre 2023. Le cover potranno comprendere brani da loro stessi precedentemente pubblicati.
Gli Artisti che parteciperanno già alla gara del Festival, in coppia tra loro (o in team più ampio) come “sodalizio artistico” formato per l’occasione, potranno non avvalersi della presenza dell’Ospite. Le interpretazioni-esecuzioni della quarta serata saranno parte integrante della gara.
Si confermano tre le giurie che determineranno le classifiche della competizione, esprimendo il loro voto secondo l’attuale Regolamento, ma al Televoto e alla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web si aggiunge una Giuria delle Radio.
Scompare dunque la Giuria Demoscopica che sarà sostituita da una Giuria delle Radio, formata da emittenti radiofoniche, nazionali e locali, individuate secondo criteri di rappresentanza dell’intero territorio italiano.
Per quanto riguarda il numero dei campioni in gara, Sanremo 2024 prevederà 26 cantanti (compresi i 3 finalisti di Sanremo Giovani).
Durante la Prima Serata le 26 canzoni in gara verranno votate dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e saranno comunicate al pubblico le canzoni/Artisti nelle prime 5 posizioni in classifica.
Nel corso della seconda e della terza serata le 13 canzoni in gara saranno invece votate dal pubblico attraverso il Televoto e dalla Giuria delle Radio. I due sistemi di votazione in Serata avranno un peso percentuale così ripartito: Televoto 50%; Giuria delle Radio 50%. Anche in queste serate verrà comunicata la classifica delle prime 5 posizioni.
Nel corso della Quarta serata, la serata-evento dedicata alle Cover, i 26 Artisti in gara saranno votati da tutte e 3 le Giurie: dal pubblico con il Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio.
I tre sistemi di votazione avranno un peso percentuale sul risultato complessivo della votazione così ripartito: Televoto 34%: Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33%, Giuria delle Radio 33%. Saranno comunicate al pubblico le canzoni/Artisti nelle prime 5 posizioni e l’Artista primo classificato sarà decretato “vincitore della serata”.
Nella finalissima, la Quinta Serata, verranno reinterpretate nuovamente tutte le 26 canzoni in gara, votate dal pubblico attraverso il Televoto.
Sarà comunicata al pubblico la classifica generale delle 26 canzoni/Artisti determinatasi al termine della precedente quarta serata e al termine della quinta serata verrà elaborata una nuova classifica generale delle 26 canzoni/Artisti.
Il pubblico, tuttavia, conoscerà solo le prime 5 canzoni/Artisti della nuova classifica generale.
Dopo la riproposizione dei brani interpretati dai primi 5 classificati le votazioni precedenti verranno azzerate e si procederà a una nuova votazione da parte delle tre giurie (Televoto, Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e Giuria delle Radio) che avranno un peso percentuale sul risultato complessivo così ripartito: Televoto 34%: Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33%; Giuria delle Radio 33%.
La canzone/Artista con la percentuale di voto complessiva più elevata ottenuta in quest’ultima votazione verrà proclamata vincitrice di SANREMO 2024.
Quello che invece non cambia è la filosofia del Festival targato Amadeus, che conclude “Sanremo si Ama”. Con le canzoni, la musica e gli artisti assoluti protagonisti dell’evento.
(comunicato Ufficio Stampa Rai)
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Taylor Swift: fuori "Speak Now (Taylor’s Version)"

La popstar multiplatino sarà live in Italia per la prima volta dopo 12 anni con due imperdibili date
Dopo l’annuncio a sorpresa che ha incendiato il web, arriva finalmente “Speak Now (Taylor’s Version)”, di Taylor Swift. Si tratta della terza re-incisione della sua discografia, dopo “Fearless (Taylor’s Version)” e “Red (Taylor’s Version)”, e contiene al suo interno sei tracce inedite, tra cui “Castles Crumbling” (From The Vault) featuring Hayley Williams, “Electric Touch” (From The Vault) featuring Fall Out Boy e “I Can See You” (From The Vault).
L’album è disponibile nei formati CD, triplo vinile e cassetta, oltre che su tutte le piattaforme digitali.
Taylor Swift ha commentato così sul suo profilo IG: “È qui. È tuo, è mio, è nostro. È un album che ho scritto da sola sui capricci, le fantasie, i dolori, i drammi e le tragedie che ho vissuto da giovane donna tra i 18 e i 20 anni. Ricordo di aver stilato una tracklist dopo l'altra, ossessionata dal modo giusto di raccontare la storia. Ho dovuto essere spietata con le mie scelte, e mi sono lasciata alle spalle alcune canzoni di cui sono ancora oggi immancabilmente orgogliosa. Pertanto, avete 6 brani “From The Vault”! Ho ri-registrato questo album quando avevo 32 anni (e sto ancora crescendo) e i ricordi che mi ha riportato alla mente mi hanno riempito di nostalgia e apprezzamento. Per la vita, per voi, per il fatto che posso recuperare il mio lavoro. Grazie un milione di volte, per i ricordi che spezzano la nostra caduta”.
Attualmente in tour con il suo “Eras Tour”, Taylor non smette di stupire i suoi fan, con un live della durata di 3 ore, una scaletta composta da 44 brani che comprende tutti i suoi album tra cui le registrazioni “Taylor’s Version”. Il tour farà tappa anche in Italia, a 12 anni dall’ultima volta, il 13 e 14 luglio 2024 allo Stadio San Siro di Milano, in quelle che si annunciano come le due date evento della prossima estate.
Taylor Swift è reduce dall’incredibile successo di “Midnights”, disco che ha battuto qualsiasi record di vendita e streaming a livello globale, Taylor Swift ha debuttato per la prima volta in Italia alla #1 nelle classifiche Fimi/Gfk degli album e dei vinili più venduti. Ad oggi l’album è certificato disco d’oro in Italia, e il singolo “Anti-Hero” è disco di platino. Fin dal giorno di uscita, “Midnights” ha conquistato il titolo di album più ascoltato di sempre nelle prime 24 ore su Spotify, Amazon Music e Apple Music, debuttando anche tra le 5 migliori release di sempre su Spotify.
(comunicato Words for You a cura di C. Sanvito)
Una Nessuna Centomila in Arena con grandi protagonisti

Martedì 26 settembre le grandi voci della musica insieme contro la violenza sulle donne
È passato un anno da quell’11 giugno 2022 quando, alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo), si teneva “UNA. NESSUNA. CENTOMILA. IL CONCERTO.”, il più grande evento musicale di sempre contro la violenza sulle donne.
E ora, come promesso, l’impegno e la forza della musica a sostegno di questa causa continuano a gran voce… sulla scia di quel live, arriva “UNA NESSUNA CENTOMILA – IN ARENA”, per continuare a dare un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che supportano le vittime di violenza.
L’appuntamento è fissato per martedì 26 settembre all’Arena di Verona e vedrà come protagonisti grandi nomi della musica italiana: ALESSANDRA AMOROSO, ANNALISA, SAMUELE BERSANI, BRUNORI SAS, ELODIE, EMMA, FIORELLA MANNOIA, FRANCESCA MICHIELIN, TANANAI insieme sullo stesso palco, uniti con l’obiettivo di raccogliere fondi destinati ai centri antiviolenza.
Sullo speciale palco dell’anfiteatro veronese, dove già in passato le voci della musica si sono unite contro il femminicidio, sarà quindi un nuovo momento di festa e condivisione per dare un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che sostengono e supportano le donne vittime di violenza.
I proventi del concerto verranno erogati a strutture individuate sulla base di criteri di trasparenza e tracciabilità, grazie al lavoro di selezione effettuato dalla Fondazione Una Nessuna Centomila, nata dall’evento live del 2022, da cui prende il nome, per il contrasto alla violenza sulle donne, grazie alla volontà delle quattro fondatrici: Fiorella Mannoia (Presidente Onoraria), Giulia Minoli (Presidente), Celeste Costantino e Lella Palladino (Vicepresidenti). I proventi andranno a strutture in grado di garantire il proprio empowerment, assicurando la sostenibilità nel tempo delle attività da loro realizzate e fornendo un supporto solido e duraturo alle vittime.
Gli utilizzi di tutte le risorse economiche raccolte nell’ambito di “UNA NESSUNA CENTOMILA – IN ARENA” verranno rendicontati e comunicati nella totale trasparenza.
I biglietti per il concerto, organizzato e prodotto da Friends & Partners, saranno disponibili a partire dalle ore 11.00 di domani martedì 4 luglio, su TicketOne.it e nei punti vendita e prevendite abituali.
Per l’evento del 2022, “UNA. NESSUNA. CENTOMILA. IL CONCERTO.”, il ricavato ottenuto dai biglietti venduti in quell’occasione, al netto dei costi di produzione e organizzativi, ha permesso di destinare i fondi a sette centri antiviolenza italiani (nelle città di Reggio Calabria, Latina, Potenza, Casal di Principe, Conversano, Palermo e Olbia).
(comunicato Parole & Dintorni a cura di S. Bricchi)