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Mahmood vince Sanremo 2019

DIARIO DA SANREMO
Secondo Ultimo e terzi Il Volo

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Sanremo 2019: la finale

DIARIO DA SANREMO
In diretta l'ultima serata del 69° Festival

5 - Simone Cristicchi
6 - Daniele Silvestri
7 - Irama
8 - Arisa
9 - Achille Lauro
10 - Enrico Nigiotti
11 - Boomdabash
12 - Ghemon
13 - Ex-Otago
14 - Motta
15 - Francesco Renga
16 - Paola Turci
17 - The Zen Circus
18 - Federica Carta e Shade
19 - Nek
20 - Negrita
21 - Patty Pravo con Briga
22 - Anna Tatangelo
23 - Einar
24 - Nino D'Angelo e Livio Cori
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Sanremo 2019: Quarta serata - i duetti

DIARIO DA SANREMO
Il premio del miglio duetto va a Motta con Nada
- Federica Carta e Shade con Cristina D’Avena
- Motta con Nada
- Irama con Noemi
- Patty Pravo e Briga con Giovanni Caccamo
- Negrita con Enrico Ruggeri e Roy Paci
- Il Volo con Alessandro Quarta
- Arisa con Tony Hadley e Kataklò
- Mahmood con Gué Pequeno
- Ghemon con Diodato e Calibro 35
- Francesco Renga con Bungaro, Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel
- Ultimo con Fabrizio Moro
- Nek con Neri Marcorè
- Boomdabash con Rocco Hunt e i musici cantori di Milano
- The Zen Circus con Brunori Sas
- Paola Turci con Beppe Fiorello
- Anna Tatangelo con Syria
- Ex-Otago con Jack Savoretti
- Enrico Nigiotti con Paolo Jannacci e Massimo Ottoni
- Loredana Bertè con Irene Grandi
- Daniele Silvestri con Manuel Agnelli e Rancore
- Einar con Biondo e Sergio Sylvestre
- Simone Cristicchi con Ermal Meta
- Nino D’Angelo e Livio Cori con i Sottotono
- Achille Lauro con Morgan

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Sanremo 2019: Terza serata

DIARIO DA SANREMO
Cantano i restanti 12 in gara. Venditti, Amoroso e Raf e Tozzi tra gli ospiti
- Mahmood – Ritmo, ritmo, ritmo. Bravo (7)
- Anna Tatangelo – Bella voce, messa in evidenza da un brano che le calza perfettamente (6/7)
- Enrico Nigiotti – Si rivela una delle canzoni più emozionanti ed evocative (7.5)
- Ultimo – Grandi aspettative ma non è un capolavoro (6+)
- Francesco Renga – Sa di già sentito. Nulla da ridire sulla voce, ma un po’ di rinnovamento ci vorrebbe (6)
- Irama – Al riscolto, compreso il coro gospel, è un piccolo gioiello (7.5)
- Patty Pravo con Briga – La canzone è bella, con un grande arrangiamento (7)
- Simone Cristicchi – Emozionante, toccante. Un pezzo teatrale. (7)
- Boombadash – Allegria, tanto desiderata: la platea dell’Ariston muove le mani a tempo. Funziona già molto in radio (8)
- Motta – Canzone complessa, pregna di significato (7.5)
- The Zen Circus – Altra canzone complessa, con un testo elaboratissimo (6.5)
- Nino D’Angelo e Livio Cori – Intensa, malinconica (7)
Poi si passa dal divertimento alla commozione: sul palco Fabio Rovazzi, a suo agio nel cantare i suoi successi, anche con la complicità di Baglioni e di Fausto Leali. Subito dopo, arriva Serena Rossi a promuovere il film tv "Io sono Mia", sulla vita di Mia Martini. La sua interpretazione di "Almeno tu nell'universo" è favolosa (e, anche in questo caso, un passo indietro di Baglioni doveva esserci).
In finale la classifica della sala stampa: Cristicchi, Mahmood, Irama e Ultimo in zona blu. Motta, Renga, Nigiotti e Zen Circus in gialla. Pravo-Briga, Boomdabsh, D'Angelo-Cori, Tatangelo in rossa.
Domani la tanto attesa serata dei duetti, con molti degli artisti che si uniranno ai concorrenti già sbarcati a Sanremo.
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Sanremo 2019: Seconda serata

DIARIO DA SANREMO
Una serata dove la componente comica trova spazio
- Achille Lauro: il pezzo è fuori dagli schemi classici e, nella sua incongruenza, non possiamo che apprezzarlo (7);
- Einar: canzone d’amore senza particolari lodi né infamie. Ad uso e consumo dei suoi fan (6+);
- Il Volo: dominano il palco. Se tifi contro è perché non ami il genere, ma bravi sono bravi (7) ;
- Nek: pezzo radiofonico, molto efficace per portarlo in alto nelle classifiche dell’airplay (7);
- Daniele Silvestri: bel brano, ottima interpretazione. Una delle cose migliori di questo festival (8);
- Ex-Otago: bel pezzo per la band indie, che alla prima partecipazione convince (7+);
- Ghemon: al secondo ascolto, inizia a convincere. Canta molto bene (6/7);
- Loredana Berté: standing ovation per un festival per lei riuscitissimo. Forse si avvicina al podio (9-);
- Paola Turci: il pezzo forse non è adattissimo al suo registro. Non bissa la performance della sua penultima partecipazione (6+);
- Negrita: fanno i Negrita. Il pezzo è buono (7+);
- Federica Carta e Shade: canzoncina leggera, colorata e carina (6.5)

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Sanremo 2019: Prima serata

DIARIO DA SANREMO
Buona la partenza, ma la serata è troppo lunga
Vedere il Festival dalla galleria dell'Ariston è una bellissima esperienza. La cosa che più colpisce è il suono, che arriva diretto e non riprodotto da un sistema di trasmissione: la sensazione è quella di trovarsi ad un concerto.
Il Festival parte e, come l'anno scorso, la conduzione appare prova di sbavature, semplicemente perfetta. Bravissima Virginia Raffaele, un po' ingessato ma comunque efficace Claudio Bisio. E Claudio Baglioni, gran cerimoniere, ripete la formula precedente: fare un passo indietro, lasciare ai colleghi il lavoro ed intervenire solo in particolari situazioni.
Le canzoni da ascoltare sono tante, ben 24, ed inevitabilmente l'attenzione via via sfuma. Ora capisco le facce attonite che notavo tra il pubblico, quanto vedevo la trasmissione dalla TV. Sul divano puoi anche stendere le gambe...
24 canzoni ma qualche siparietto non manca: l'ospitata di Pierfrancesco Favino e l'omaggio al Quartetto Cetra con Claudio Santamaria.
I superospiti, categoria molto ricca quest'anno, sono Andrea e Matteo Bocelli e Giorgia.
Ma veniamo alle canzoni. Questa, fortunatamente, non è una delle edizioni dove stenti a trovare qualcosa di passabile. Ci sono brani più belli di altri ma, in generale, la qualità tende al medio-alto.
- Francesco Renga: come sempre grande lavoro vocale, ma il brano non aggiunge nulla di nuovo al suo percorso (6+)
- Nino D'Angelo e Livio Cori: è un riuscito impasto di voci e sentimento (7)
- Nek: pezzo pop-rock già buono per essere un successo radiofonico (7.5)
- Zen Circus: canzone non sanremese, che merita un riascolto più attento (6.5)
- Il Volo: che sono dei fenomeni lo sapevamo. Esibizione da standing ovation (7.5)
- Loredana Bertè: veramente una grande sorpresa. Bella la canzone, bravissima lei: precisa, graffiante. Bentornata, Loredana (9)
- Daniele Silvestri: pezzo difficile ma molto originale, come suo stile (7/8)
- Federica Carta e Shade: hanno portato freschezza e disimpegno (6/7)
- Ultimo: il vincitore annunciato convince, ma non del tutto (7-)
- Paola Turci: grande classe, grande maturità artistica. Bella canzone (8)
- Motta: pezzo cantautorale, di non facile presa. Da riascoltare (7-)
- Boomdabash: finalmente l'allegria, la vera canzonetta da doccia (8-)
- Patty Pravo e Briga: veramente una bella canzone. Sorprendente (8+)
- Simone Cristicchi: una poesia toccante, un grande testo. Sfodera anche delle sfumature vocali inedite (7.5)
- Achille Lauro: un rock misto a trap, una cosa nuova. Bravo (7/8)
- Negrita: anche per loro nulla di nuovo, ma la classe non è acqua e la canzone è bella. (8)
- Ghemon: pezzo molto interessante, di non immediata presa. Va riascoltato (7+)
- Einar: canzone d'amore, piuttosto scontata (6+)
- Ex-Otago: buona questa loro prima esperienza (7)
- Anna Tatangelo: un pop gradevole (7)
- Irama: una storia tenera per una bella interpretazione (7.5)
- Arisa: pezzo geniale, da musical. Lei voce pazzesca. (8.5)
- Enrico Nigiotti: uno dei pezzi migliori. Maturo, intenso, Bella voce (8)
- Mahmood: ci regala un botta di energia proprio quando le forze sono allo stremo (7+)
La classifica parziale, che non commentermo, palesa però un aspetto: quasi tutti i volti nuovi per il Festival finiscono in zona rossa. In zona blu abbiamo gli artisti più affermati, che se va male sono in gialla. Qualcosa significherà.
La serata termina ben oltre l'una di notte e anch'io mi unisco al gruppo che esce dall'Ariston. Anch'io con una faccia attonita: bello spettacolo, ma la prova del teatro è incredibilmente più complicata del divano o della sala stampa. Dove tornerò domani.
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Sanremo 2019, la vigilia

DIARIO DA SANREMO
Tutto pronto per la partenza del Festival
Nel pomeriggio si tengono le prove dei 24 artisti e per molti di noi inizia il bivacco nelle gallerie degli alberghi per strappare un' intervista al volo. Inoltre non mancano i ripetuti tentativi di concordarne altre.
Sono tutti Big, bellezza, e le interviste non le regaliamo a nessuno.
In serata, terminate le prove, di fronte all'Ariston si tiene il "red carpet "con tutti gli artisti in gara, ossia la tradizionale sfilata che parte dalla postazione mobile di Radio2 e termina, in un turbinio di coriandoli argentati, in via Matteotti, di fronte al celebre teatro.
Subito dopo parte la festa di un famoso settimanale (si entra solo con invito) al Palafiori, che viene svuotato da quasi tutto il resto per l'occasione. La sala stampa "Lucio Dalla" viene infatti chiusa anzitempo.
Questa giornata si consuma così, aspettando l'evento che tra poche ore inizierà.
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Sanremo 2019: conferenza stampa di apertura

DIARIO DA SANREMO
Il festival parte ufficialmente con il primo incontro con la stampa
Sanremo, ci siamo!

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La domenica prima del Festival è il giorno degli arrivi
La domenica è il giorno in cui iniziano ad arrivare gli operatori del settore (televisioni, radio e carta stampata) e Sanremo inizia a manifestare i primi sintomi di questa follia collettiva che per una settimana non ci porterà a parlare d'altro, a scrivere d'altro. Addirittura a pensare ad altro. Quando ti trovi qui, in questa città che ha quasi sempre, nonostante sia febbraio, un clima tiepido che ti induce ad aprire il giaccone con il quale arrivi, vieni subito assalito dalla straordinaria febbre dell'inviato. La più grande preoccupazione è quella di mancare qualche evento, di perdere qualche vip che ti passa a pochi metri di distanza: una follia, come detto.
Oggi è una giornata relativamente tranquilla: si insediano le sale stampa, dopo aver ritirato il prezioso pass, e si partecipa a qualche brindisi inaugurale. La stanchezza che ci prenderà tutti giorno dopo giorno per poi farci arrivare esausti alla finale è ancora lontana.
Siamo qui, per il quinto anno consecutivo, a testimoniare questo Festival numero sessantanove, il secondo dell'era Baglioni, che si palesa come un'edizione di rottura. Molti artisti nuovi e contemporanei, ben lontani dal rito sanremese che tanto piaceva ad un pubblico maturo. Un festival che non strizza l'occhio ai più giovani: è spudoratamente votato ad un pubblico giovane e di questo bisogna dar merito a Baglioni. Sanremo è sempre Sanremo ma, da grande carrozzone che presentava troppo spesso un pane raffermo buono solo per un pubblico che voleva la canzonetta della vecchia gloria, si è ora trasformato in un evento che si è tuffato nel presente. Al punto che, se qualcuno cambierà canale, potrebbe essere un adulto di mezza età.
Ma siamo convinti che questo non succederà: anche se qualche artista in gara non sarà appetibile per questa fascia, il numero di superospiti è talmente ghiotto che sarà difficile non rimanere sintonizzati, fosse solo per loro.
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Ecco Sanremo 2019

VERSO SANREMO - COMUNICATO STAMPA
Presentata in conferenza stampa la 69ma edizione del Festival
A presentare la kermesse sanremese dal Teatro del Casinò, assieme ai tre conduttori, Teresa De Santis, nuovo direttore di Rai 1 ed il vice-direttore della prima rete della Rai Claudio Fasulo, Alberto Biancheri, sindaco di Sanremo e Olmo Romeo, consigliere di amministrazione del Casinò.