2023
Rovigo dal 17 al 23 luglio capitale dell’arte e della cultura per i diritti umani

Ai nastri di partenza la prima edizione della “Settimana dei Diritti Umani” e la 26a di “Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty”
Quasi al via “La Settimana dei diritti umani”, un grande festival multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura, che invaderà Rovigo da lunedì 17 a domenica 23 luglio 2023, con una anteprima ad Adria il 15 luglio. Oltre 60 eventi, tutti ad ingresso libero, in 6 diverse location, con il coinvolgimento di più di 40 associazioni e realtà del territorio.
Clou della manifestazione sarà la 26a edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, la tre giorni di musica e diritti umani a fianco di Amnesty International Italia.
Il parterre degli ospiti che arriverà a Rovigo durante la settimana sarà di alto livello: dal Cardinale Matteo Maria Zuppi ad Alba Bonetti, da Manuel Agnelli alla Banda Rulli Frulli, da Moni Ovadia a Lisa Clark, da Marco Mascia a Laura Marmorale, da Giorgio Canali & Rossofuoco al Dipartimento Pop Rock del Conservatorio di Rovigo…. E ancora Marino Bellini, Sandro Fracasso, Alessandra Annoni, Alessandro Orsetti, RomAraBeat, Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato, Sevilay Tufekci, Ciro Grandi, Guido Pietropoli, Paolo Guolo, Erica Boschiero, Lorenzo Monguzzi, Nevruz e tantissimi altri protagonisti del mondo dell’arte, della cultura e del volontariato per un cartellone davvero unico.
Un percorso emozionante tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli artistici, teatrali e cinematografici. “D(i)ritti al futuro”: questo è il filo rosso della manifestazione, che ha dato vita ad una collaborazione tra associazioni ed enti del territorio senza precedenti.
ll festival, patrocinato e sostenuto dal Comune di Rovigo e dal Comune di Adria, nasce dalla forza creativa di ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ e dall’unione delle esperienze di decine di associazioni del territorio impegnate nella promozione dei diritti umani, della cultura e dell’arte. È questo il valore fondante che il festival vuole promuovere attraverso le diverse forme artistiche e non solo. Consapevoli che le arti sono uno strumento di formazione e crescita di consapevolezza, un vero e proprio mezzo educativo per la realizzazione di una cultura universale dei diritti umani.
Si comincia con una anteprima ad Adria. Sabato 15 luglio alle 21.30 in Piazza Cavour ci sarà il concerto di Nevruz con la sua band. In apertura si esibiranno le artiste: Rosie, Giulia, LaFrAncy, Milena Mingotti e Nora. Una serata dedicata alla musica, la solidarietà e l’inclusione.
L’apertura del festival vero e proprio sarà lunedì 17 luglio alle 18, alla presenza di tutti i volontari e associazioni coinvolte, con l’inaugurazione delle location (Sala della Gran Guardia, Piazzetta Annonaria e Pescheria Nuova) e di mostre e installazioni artistiche che saranno visitabili tutta la settimana. Durante tutti i giorni ci saranno anche la “Caccia ai diritti umani”, una vera e propria caccia al tesoro in tutto il centro cittadino, e i laboratori didattici per bambini che animeranno i Giardini delle Due Torri tutti i pomeriggi attraverso attività educative e ludico-creative. Nella giornata di inaugurazione, alle 19.30 all’Auditorium del Conservatorio è in programma la proiezione del docufilm “La pace non è il suo nome”, con il racconto della storia dei 40 anni di vita del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova alla presenza del Presidente Marco Mascia. In chiusura di giornata, alle 21.30 ai Giardini delle due Torri, andrà in scena una produzione realizzata appositamente per il festival, uno spettacolo multidisciplinare di giocoleria, danza e canto: “Una luce di protesta”.
Molti saranno gli incontri sui temi del festival con nomi prestigiosi del panorama culturale italiano, tutti previsti ogni giorno alle 18. Si parte martedì 18 alla Pescheria Nuova con Moni Ovadia, Lisa Clark e Alessandra Annoni che si confronteranno su “La Palestina nel quadro dei conflitti mondiali”. Mercoledì 19 all’Auditorium del Conservatorio uno dei momenti più attesi: “Lavoro dignitoso e giustizia sociale”, un incontro con il Cardinale Matteo Maria Zuppi (presidente della Conferenza Episcopale Italiana) e i segretari generali di Cgil,Cisl e Uil Rovigo. Giovedì 20 alla Pescheria Nuova sarà la volta di “La pioggia non ha frontiere: cambiamento climatico e migrazioni” con Chiara Camporese ed Eugenio Alfano. Nello stesso luogo venerdì 21 toccherà a “Il carcere in crisi: le origini e le alternative, tra schizofrenia legislativa e populismo penale”, con Ciro Grandi e Guido Pietropoli, e sabato 22 “Non è abbastanza? Diritti LGBTI+ in Italia” con Angelica Polmonari, Manuela Macario, Roberta Cusin e Matteo Mammini.
Uno dei luoghi focali della “Settimana dei diritti umani” sarà Piazza Annonaria, che ospiterà numerose mostre ed installazioni così come i banchetti informativi delle associazioni. Inoltre sarà animata tutti i giorni da numerosi incontri e performance artistiche, con un vero melting pot culturale sulla promozione dei diritti umani attraverso laboratori di pittura, scultura, yoga e danza; presentazioni di libri e realtà del volontariato; letture dibattiti. E, nel tardo pomeriggio, un aperitivo della bottega del commercio equo solidale “La Fionda di Davide”.
I Giardini delle Due Torri, in Piazza Matteotti, per tre giorni alle 21.30 ospiteranno alcuni momenti di spettacolo: martedì 18 l'atteso concerto di Moni Ovadia con la RomAraBeat, mercoledì 19 lo spettacolo teatrale “Lo straordinario viaggio di Atalanta” e giovedì 20 la proiezione del film “Flee”.
Non mancheranno eventi nelle frazioni di Rovigo. Mercoledì 19 e giovedì 20 al Prolife Park di Roverdicrè sono previsti due appuntamenti. Il primo sarà una serata tra cinema, animazione e pic-nic sotto le stelle. Il secondo una serata/concerto intitolata “Equality”, con le esibizioni di Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato e, a chiudere, Giorgio Canali & Rossofuoco. Venerdì 21, al Campo della parrocchia di Granzette a partire dalle 18.30 ci sarà “D(i)ritti in campo” , torneo di calcio a 5 aperto a tutte e tutti senza esclusione di nazionalità, genere o capacità sportive.
Clou del festival sarà la ventiseiesima edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” che giunge a Rovigo per la prima volta e che darà vita dal 21 al 23 luglio a tre giorni di musica e diritti umani, come sempre a fianco di Amnesty International Italia. Le tre giornate prenderanno il via con degli appuntamenti pomeridiani. Venerdì 21 alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ci sarà il concerto di Effemme, progetto nato dall’incontro di due amici di Voci per la Libertà, Francesco Fry Moneti e Michele Mud. Sabato 22 sempre alle 19.30 alla Sala della Gran Guardia la proiezione docufilm “Rumore - Human Vibes", l’incontro tra musica e diritti umani narrato attraverso le canzoni che negli ultimi 20 anni hanno ricevuto il Premio Amnesty nella sezione Big all’interno di Voci per la Libertà. Saranno presenti la regista Simona Cocozza e la presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti. Domenica 23 si parte alle 18 nella Sala della Gran Guardia con l’incontro con il pubblico di Manuel Agnelli, vincitore del Premio Amnesty International Italia sezione Big, con Francesca Corbo (Ufficio arte e diritti umani di Amnesty International Italia). Alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ci sarà la presentazione/concerto di “Shahida - Tracce di libertà”, un triplo CD a sostegno delle donne rifugiate. Con Stefano Canestrini del Centro Astalli, Simone Veronelli di Appaloosa Records/I.R.D. e le esibizioni di Erica Boschiero e Lorenzo Monguzzi. Conduce Enrico Deregibus.
Il palco principale del festival sarà in Piazza Vittorio Emanuele II, con tre serate previste alle 21.30, nelle quali ci saranno otto artisti (fra band e cantautori) provenienti da tutta Italia in lizza per il Premio Amnesty International nella sezione Emergenti. Nella prima semifinale di venerdì 21 luglio si fronteggeranno: Buva da Cerignola/Roma con “Sud”, Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?”, Da Quagga da Verona con “Casa mia” e Pankhurst da Ferrara con “Watch him bleed”. Nella seconda, sabato 22 luglio, toccherà a: Candeo da Milano con “Le tue stesse gambe”, Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra”, La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo”, Obi da Torino con “Attimo”. I migliori cinque saranno protagonisti nella finale di domenica 23.
In ciascuna serata un ospite prestigioso. Si parte venerdì 21 con il concerto della Banda Rulli Frulli, uno dei più bei progetti italiani di musica e inclusione, che per l’occasione vedrà come ospiti due amici di Voci per la Libertà: Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e Michele Mud Negrini. Sabato 22 sarà la volta di un altro progetto collettivo, quello degli studenti del dipartimento Pop Rock del Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo che proporranno dal vivo alcuni dei brani vincitori delle passate edizioni del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big, appositamente riarrangiati. Domenica 23 il gran finale con la premiazione di Manuel Agnelli come vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione Big con il brano "Severodonetsk", una canzone che mette l’essere umano al centro, rendendolo il vero protagonista al di sopra della geopolitica e delle ragioni di stato. A condurre le tre serate sul palco principale di Piazza Vittorio Emanuele II ci saranno gli storici presentatori del festival Savino Zaba e Carmen Formenton.
Una Nessuna Centomila in Arena con grandi protagonisti

Martedì 26 settembre le grandi voci della musica insieme contro la violenza sulle donne
È passato un anno da quell’11 giugno 2022 quando, alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo), si teneva “UNA. NESSUNA. CENTOMILA. IL CONCERTO.”, il più grande evento musicale di sempre contro la violenza sulle donne.
E ora, come promesso, l’impegno e la forza della musica a sostegno di questa causa continuano a gran voce… sulla scia di quel live, arriva “UNA NESSUNA CENTOMILA – IN ARENA”, per continuare a dare un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che supportano le vittime di violenza.
L’appuntamento è fissato per martedì 26 settembre all’Arena di Verona e vedrà come protagonisti grandi nomi della musica italiana: ALESSANDRA AMOROSO, ANNALISA, SAMUELE BERSANI, BRUNORI SAS, ELODIE, EMMA, FIORELLA MANNOIA, FRANCESCA MICHIELIN, TANANAI insieme sullo stesso palco, uniti con l’obiettivo di raccogliere fondi destinati ai centri antiviolenza.
Sullo speciale palco dell’anfiteatro veronese, dove già in passato le voci della musica si sono unite contro il femminicidio, sarà quindi un nuovo momento di festa e condivisione per dare un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che sostengono e supportano le donne vittime di violenza.
I proventi del concerto verranno erogati a strutture individuate sulla base di criteri di trasparenza e tracciabilità, grazie al lavoro di selezione effettuato dalla Fondazione Una Nessuna Centomila, nata dall’evento live del 2022, da cui prende il nome, per il contrasto alla violenza sulle donne, grazie alla volontà delle quattro fondatrici: Fiorella Mannoia (Presidente Onoraria), Giulia Minoli (Presidente), Celeste Costantino e Lella Palladino (Vicepresidenti). I proventi andranno a strutture in grado di garantire il proprio empowerment, assicurando la sostenibilità nel tempo delle attività da loro realizzate e fornendo un supporto solido e duraturo alle vittime.
Gli utilizzi di tutte le risorse economiche raccolte nell’ambito di “UNA NESSUNA CENTOMILA – IN ARENA” verranno rendicontati e comunicati nella totale trasparenza.
I biglietti per il concerto, organizzato e prodotto da Friends & Partners, saranno disponibili a partire dalle ore 11.00 di domani martedì 4 luglio, su TicketOne.it e nei punti vendita e prevendite abituali.
Per l’evento del 2022, “UNA. NESSUNA. CENTOMILA. IL CONCERTO.”, il ricavato ottenuto dai biglietti venduti in quell’occasione, al netto dei costi di produzione e organizzativi, ha permesso di destinare i fondi a sette centri antiviolenza italiani (nelle città di Reggio Calabria, Latina, Potenza, Casal di Principe, Conversano, Palermo e Olbia).
(comunicato Parole & Dintorni a cura di S. Bricchi)
A Manuel Agnelli il Premio Amnesty International Italia Big per "Severodonetsk"

La premiazione nella serata finale del Festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” in programma dal 21 al 23 luglio a Rovigo
“Severodonetsk” di Manuel Agnelli è il brano vincitore del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big, assegnato da una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, rappresentanti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.
La canzone "Severodonetsk", tratta dall’album “Ama il prossimo tuo come te stesso” del 2022, mette l’essere umano al centro, rendendolo il vero protagonista al di sopra della geopolitica e delle ragioni di stato.
“Sono estremamente onorato – ha detto Agnelli - di ricevere questo prestigioso premio. Ho sempre creduto che gli artisti dovessero avere un ruolo fondamentale nel trasmettere messaggi significativi. Ho scritto questa canzone per dare voce alle persone, vittime di violenza e sofferenza. Il mio obiettivo era di comunicare un messaggio che mettesse l'umanità al centro. Sono davvero felice che questa visione sia stata riconosciuta. Ricevere questo premio mi dà la sensazione di aver suscitato la reazione che speravo, corrispondente a ciò che desideravo raccontare”.
“Amnesty International Italia ha scelto di premiare questa canzone perché affronta in modo profondo il tema della guerra e fornisce uno spunto universale sui diritti umani, mettendo al centro le persone e sottolineando l'importanza della vita”, ha dichiarato Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia.
Il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, giunto alla sua 21ª edizione, è stato creato nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente da un solista o una band di spicco nel panorama della musica italiana.
In lizza per il premio di quest’anno c’erano anche Chiara Civello con “Sono come sono”; Dargen D’Amico con “Gaza”; Grazia Di Michele con “Dall’altra parte”; Dolcenera con “Mediterraneo”; Marlene Kuntz con “Bastasse”; Nada con “In mezzo al mare”; Rancore con “Lontano 2036”; Massimo Ranieri con “Lettera di là dal mare” e The Zen Circus ft. Claudio Santamaria con “118”.
La premiazione di Manuel Agnelli avverrà nell'ambito della 26ª edizione del festival Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty che si terrà per la prima volta a Rovigo dal 21 al 23 luglio 2023 e che assieme a tante altre iniziative, a partire da lunedì 17 luglio, andrà a costruire la Settimana dei diritti umani, una grande manifestazione multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura, con un ricco calendario di appuntamenti, sia pomeridiani che serali, ad ingresso gratuito.
"L’edizione di quest’anno– ha spiegato Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà – è molto importante perché dopo venticinque anni di storia rilanciamo il festival in una nuova location e con un nuovo progetto artistico che si amplia fino a diventare una Settimana dei diritti umani, con il coinvolgimento di molte realtà rodigine”.
Anche quest’anno il festival Voci per la libertà, includerà il contest che assegnerà il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti.
Sarà una tre giorni per ribadire attraverso l’arte e la musica che “Sui diritti umani non si torna indietro”. Si parte venerdì 21 luglio con il concerto di EffeEmme, progetto nato dall’incontro di Francesco Fry Moneti (violinista e polistrumentista di Modena City Ramblers, Casa del Vento e molti altri) e il cantautore Michele Mud (Premio Amnesty International Italia sezione Emergenti nel 2014). A seguire la prima semifinale del contest per emergenti con Buva da Cerignola/Roma con “Sud”, Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?”, Da Quagga da Verona con “Casa mia” e Pankhurst da Ferrara con “Watch him bleed”; a chiudere la serata il concerto della Banda Rulli Frulli, uno dei più bei progetti italiani di musica e inclusione
Sabato 22 luglio proiezione del docufilm “Rumore - Human Vibes", l’incontro tra musica e diritti umani narrato attraverso le canzoni che negli ultimi 20 anni hanno ricevuto il Premio Amnesty nella sezione Big all’interno di Voci per la Libertà. Poi la seconda semifinale del concorso con Candeo da Milano con “Le tue stesse gambe”, Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra”, La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo”, Obi da Torino con “Attimo”; ospiti della serata gli studenti del dipartimento Pop Rock del Conservatorio Statale di Musica Francesco Venezze di Rovigo che suoneranno e canteranno dal vivo una selezione dei brani vincitori delle passate edizioni del Premio Amnesty Big, riarrangiati per l'occasione.
La serata di domenica 23 luglio prende avvio con la presentazione della raccolta “Shahida - Tracce di libertà” del Centro Astalli. Ci sarà poi la finale del Premio Amnesty Emergenti tra i migliori cinque artisti delle serate precedenti, fino al gran finale con l’assegnazione del Premio Amnesty International Italia a Manuel Agnelli.
“L'Amministrazione Comunale è davvero orgogliosa e onorata di poter ospitare questo importante evento - ha dichiarato il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo - che si inserisce nel nostro calendario degli eventi e va ad arricchire il panorama culturale e non solo della città”.
A condurre le tre serate sul palco principale di Piazza Vittorio Emanuele II a Rovigo ci saranno gli storici presentatori Savino Zaba e Carmen Formenton. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.
L’intero programma della Settimana dei diritti umani sarà comunicato nelle prossime settimane.
(Ender Comunicazione)

Musica: i semifinalisti del Premio Amnesty Emergenti

Dal 17 al 23 luglio a Rovigo la ‘Settimana dei Diritti Umani’ che culminerà nella 26a edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”
“Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, lo storico festival che affianca musica e diritti umani, quest’anno allargherà i suoi spazi. La 26a edizione del festival vero e proprio, che si terrà a Rovigo da venerdì 21 a domenica 23 luglio, sarà infatti anticipata da altri appuntamenti a partire da lunedì 17, a costituire una “Settimana dei diritti umani”, distribuita in vari luoghi della città tutti i giorni dal pomeriggio alla sera. Una grande manifestazione multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura.
Nel frattempo sono stati definiti gli otto semifinalisti del Premio Amnesty International nella sezione Emergenti, che si esibiranno nel palco principale di “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, in Piazza Vittorio Emanuele II a Rovigo.
Nella prima semifinale di venerdì 21 luglio ci saranno: Buva da Cerignola/Roma con “Sud”, Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?”, Da Quagga da Verona con “Casa mia” e Pankhurst da Ferrara con “Watch him bleed”. Nella seconda, sabato 22 luglio, toccherà a: Candeo da Milano con “Le tue stesse gambe”, Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra”, La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo”, Obi da Torino con “Attimo”. I migliori cinque accederanno alla finale, che si terrà il 23 luglio, quando è in programma anche la premiazione e l’esibizione del Premio Amnesty International nella sezione Big, giunto alla 21a edizione, che va ad un brano pubblicato nell’anno precedente da un protagonista della musica italiana.
Il vincitore di questa sezione viene scelto da una prestigiosa giuria fra dieci finalisti, che sono stati comunicati nelle scorse settimane. Si tratta di:
Manuel Agnelli con “Severodonetsk” (Manuel Agnelli),
Chiara Civello con “Sono come sono” (Kaballà / Chiara Civello /Macau),
Dargen D’Amico con “Gaza” (Dargen D’Amico),
Grazia Di Michele con “Dall’altra parte” (Grazia Di Michele /Mario Rosini),
Dolcenera con “Mediterraneo” (Dolcenera / Francesco Sighieri),
Marlene Kuntz con “Bastasse”(Cristiano Godano / Davide Arneodo / Taketo Gohara / Riccardo Tesio / Cristiano Godano),
Nada con “In mezzo al mare” (Nada),
Rancore con “Lontano 2036” (Rancore / Mattia Crescini / Cristiano Campana),
Massimo Ranieri con “Lettera di là dal mare” (Fabio Ilacqua),
The Zen Circus ft. Claudio Santamaria con “118” (Andrea Appino, Karim Qqru, Massimiliano "Ufo" Schiavelli).
Il vincitore sarà annunciato prossimamente insieme all’intero programma di Voci per la libertà e della Settimana dei diritti umani.
La Settimana dei diritti umani nasce dall’impegno e dalla collaborazione di molte associazioni e realtà culturali rodigine. Sarà un percorso tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli artistici, teatrali e cinematografici. Un corposo cartellone che avrà come filo rosso “D(i)ritti al futuro” e che come ospiti vedrà musicisti, scrittori, attori e intellettuali, con l’intento di avvicinare pubblici e generazioni differenti.
L’elenco delle realtà coinvolte è in continuo divenire. Al momento hanno aderito: Voci per la libertà, Amnesty International, Libera Rovigo, Centro di Documentazione Polesano, Emergency, Sportello Avvocato di Strada di Rovigo, Legambiente Rovigo, Circolo Arci 2 giugno, Arci Rovigo, Spazio T, Rete Kurdistan, Vivi Rovigo, UISP, FIAB, A.I.T.Sa.M., REM, Mille e una notte, Politropia Arcigay Rovigo, Il Manto di Martino, Centro Francescano Ascolto, Artinstrada, Commissione Pari Opportunità Comune di Rovigo, Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo, Caritas Adria Rovigo, Consorzio Università Rovigo, Conservatorio Rovigo, Porto Alegre, Zico, CGIL, CISL, UIL.
Tutti gli aggiornamenti su www.vociperlaliberta.it e www.amnesty.it
(Ufficio Stampa: Ender Comunicazione)
Tags
File.41: Valentina Casalena (Premio Andrea Parodi)

Nostra ospite la presidente del concorso, moglie dell'indimenticabile cantante
Come comunicato giorni fa, sta per scadere il termine per iscriversi alla 16a edizione del “Premio Andrea Parodi”, il prestigioso contest dedicato alla world music e aperto ad artisti di tutto il mondo. Il bando di concorso, disponibile qui, scadrà infatti il 31 maggio.
Le finali si terranno a Cagliari dal 12 al 14 ottobre 2023. Per il vincitore e per alcuni dei finalisti sono previsti importanti premi e bonus, a partire da una serie di concerti e di partecipazioni ad alcuni importanti festival italiani di musica di qualità.
Le finali si terranno a Cagliari dal 12 al 14 ottobre 2023. Per il vincitore e per alcuni dei finalisti sono previsti importanti premi e bonus, a partire da una serie di concerti e di partecipazioni ad alcuni importanti festival italiani di musica di qualità.
Per parlare del Premio Andrea Parodi, avremo nostra ospite la Presidente Valentina Casalena, che è stata la moglie del cantante. Oltre a fornire ulteriori dettagli sul Premio, avremo anche occasione di ricordare il grande Andrea.
Le iscrizioni devono essere effettuate tramite il format presente sul sito (per informazioni scrivere qui).
Il Premio è nato per rendere omaggio a Andrea Parodi, musicista sardo di grande rilievo prima con i Tazenda e poi nell’ambito della world music, ed è realizzato dall'omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda.
Per visionare il bando e avere maggiori informazioni:
www.premioandreaparodi.it
fondazione.andreaparodi@gmail.com
Considerando la scadenza imminente, la nostra intervista con Valentina Casalena, Presidente del Premio Andrea Parodi andrà in onda:
Le iscrizioni devono essere effettuate tramite il format presente sul sito (per informazioni scrivere qui).
Il Premio è nato per rendere omaggio a Andrea Parodi, musicista sardo di grande rilievo prima con i Tazenda e poi nell’ambito della world music, ed è realizzato dall'omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda.
Per visionare il bando e avere maggiori informazioni:
www.premioandreaparodi.it
fondazione.andreaparodi@gmail.com
Considerando la scadenza imminente, la nostra intervista con Valentina Casalena, Presidente del Premio Andrea Parodi andrà in onda:
Lunedì 29 maggio alle 10:10 e in replica lo stesso lunedì 29 maggio alle 16:35 e, infine, mercoledì 31 maggio alle 10:10.
Premio Andrea Parodi per la world music: ancora aperte le iscrizioni

Le finali della nuova edizione a Cagliari dal 12 al 14 ottobre 2023
Ultimi giorni per iscriversi alla 16a edizione del “Premio Andrea Parodi”, il prestigioso contest dedicato alla world music e aperto ad artisti di tutto il mondo. Il bando di concorso, disponibile qui, scadrà infatti il 31 maggio. L’iscrizione è gratuita.
Le finali si terranno a Cagliari dal 12 al 14 ottobre 2023. Per il vincitore e per alcuni dei finalisti sono previsti importanti premi e bonus, a partire da una serie di concerti e di partecipazioni ad alcuni importanti festival italiani di musica di qualità.
Le iscrizioni devono essere effettuate tramite il format presente sul sito (per informazioni scrivere qui).
Dovranno contenere:
- 2 brani, di cui uno in concorso (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive, anche già edite; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare); i brani non possono essere solo strumentali e devono essere identificativi di un intero progetto artistico legato alla world music.
- testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;
- curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo).
Il Premio è nato per rendere omaggio a Andrea Parodi, musicista sardo di grande rilievo prima con i Tazenda e poi nell’ambito della world music, ed è realizzato dall'omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda.
Per l’edizione 2022 sono giunte circa 300 iscrizioni, di cui quasi metà provenienti dall’estero.
Anche per il 2023 tra tutti gli iscritti una commissione artistica scelta dall’organizzazione selezionerà, in maniera anonima, i finalisti, che si esibiranno dal vivo nella fase finale davanti ad ampie giurie composte da autorevoli addetti ai lavori, come cantanti, autori, musicisti, responsabili di festival, manager, discografici, uffici stampa, giornalisti, critici musicali, sia italiani che internazionali.
Il vincitore assoluto avrà diritto ad una borsa di studio di € 2.500, oltre alla possibilità di esibirsi in alcuni festival partner del Parodi nel 2024, come l’European Jazz Expo (Sardegna) e Folkest (Friuli), oltre che nello stesso Premio Andrea Parodi.
Il vincitore del Premio della Critica potrà invece realizzare un videoclip professionale di un brano, prodotto dalla Fondazione Andrea Parodi.
Per alcuni dei finalisti del Premio ci sarà inoltre la possibilità di essere invitati da alcuni dei festival partner (come Mare e Miniere, Premio Bianca d’Aponte, Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana, Mo'l'estate Spirit Festival, Musiconnect-italy).
Le precedenti edizioni del Premio sono state vinte: nel 2022 da Ual-la (Catalogna, Spagna), nel 2021 da Matteo Leone (Sardegna), nel 2020 da Still Life (Sicilia/Portogallo), nel 2019 da Fanfara Station (Tunisia, Stati Uniti, Piemonte), nel 2018 da La Maschera (Campania), nel 2017 da Daniela Pes (Sardegna), nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).
Per visionare il bando e avere maggiori informazioni:
www.premioandreaparodi.it
fondazione.andreaparodi@gmail.com
(Ufficio Stampa: Ender Comunicazione)
Le finali si terranno a Cagliari dal 12 al 14 ottobre 2023. Per il vincitore e per alcuni dei finalisti sono previsti importanti premi e bonus, a partire da una serie di concerti e di partecipazioni ad alcuni importanti festival italiani di musica di qualità.
Le iscrizioni devono essere effettuate tramite il format presente sul sito (per informazioni scrivere qui).
Dovranno contenere:
- 2 brani, di cui uno in concorso (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive, anche già edite; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare); i brani non possono essere solo strumentali e devono essere identificativi di un intero progetto artistico legato alla world music.
- testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;
- curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo).
Il Premio è nato per rendere omaggio a Andrea Parodi, musicista sardo di grande rilievo prima con i Tazenda e poi nell’ambito della world music, ed è realizzato dall'omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda.
Per l’edizione 2022 sono giunte circa 300 iscrizioni, di cui quasi metà provenienti dall’estero.
Anche per il 2023 tra tutti gli iscritti una commissione artistica scelta dall’organizzazione selezionerà, in maniera anonima, i finalisti, che si esibiranno dal vivo nella fase finale davanti ad ampie giurie composte da autorevoli addetti ai lavori, come cantanti, autori, musicisti, responsabili di festival, manager, discografici, uffici stampa, giornalisti, critici musicali, sia italiani che internazionali.
Il vincitore assoluto avrà diritto ad una borsa di studio di € 2.500, oltre alla possibilità di esibirsi in alcuni festival partner del Parodi nel 2024, come l’European Jazz Expo (Sardegna) e Folkest (Friuli), oltre che nello stesso Premio Andrea Parodi.
Il vincitore del Premio della Critica potrà invece realizzare un videoclip professionale di un brano, prodotto dalla Fondazione Andrea Parodi.
Per alcuni dei finalisti del Premio ci sarà inoltre la possibilità di essere invitati da alcuni dei festival partner (come Mare e Miniere, Premio Bianca d’Aponte, Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana, Mo'l'estate Spirit Festival, Musiconnect-italy).
Le precedenti edizioni del Premio sono state vinte: nel 2022 da Ual-la (Catalogna, Spagna), nel 2021 da Matteo Leone (Sardegna), nel 2020 da Still Life (Sicilia/Portogallo), nel 2019 da Fanfara Station (Tunisia, Stati Uniti, Piemonte), nel 2018 da La Maschera (Campania), nel 2017 da Daniela Pes (Sardegna), nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).
Per visionare il bando e avere maggiori informazioni:
www.premioandreaparodi.it
fondazione.andreaparodi@gmail.com
(Ufficio Stampa: Ender Comunicazione)
Tags
Arriva il Concerto del Primo Maggio 2023

Oltre 50 artisti al Concertone. Ligabue torna sul palco di Roma dopo 17 anni
Il maestoso palco di Piazza San Giovanni in Laterano è pronto per la trentatreesima edizione del CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO di ROMA, promosso da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany, con la regia di Fabrizio Guttuso. Alla line up del Concertone si aggiunge il nome di LUCIANO LIGABUE che, a 17 anni di distanza dalla sua ultima partecipazione (2006), torna sul palco del Primo Maggio di Roma, sulla scia del nuovo singolo “Riderai” che anticipa il nuovo album in uscita in autunno e in attesa dei due eventi negli stadi il 5 luglio allo Stadio San Siro di Milano e il 14 luglio allo Stadio Olimpico di Roma.
Nove ore di musica dal vivo e parole con circa 50 artisti rappresentativi della musica italiana attuale e futura: un appuntamento imperdibile trasmesso in diretta su Rai 3 (dalle ore 15.15 alle 00.15 con una pausa dalle 19.00 alle 20.00 per le edizioni dei Telegiornali), Rai Radio 2, RaiPlay e Rai Italia.
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” è lo slogan che CGIL, CISL e UIL hanno scelto per la Festa dei lavoratori 2023. Cosi i tre sindacati confederali hanno deciso di rendere omaggio alla nostra Carta costituzionale, in occasione dei 75 anni dalla sua entrata in vigore, dedicandole l’edizione del Primo Maggio 2023. Il lavoro viene riconosciuto come il primo principio fondamentale della Repubblica italiana, un diritto personale e un dovere sociale che deve essere garantito e valorizzato. La città di Potenza è stata scelta per ospitare il Primo Maggio 2023, come città simbolo della difficile situazione del meridione ma anche come luogo dal quale può partire una nuova stagione di rilancio e crescita del Sud.
La linea artistica del CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO 2023 si sviluppa attorno al concept “Generazione #1M2023” segnando una nuova importante tappa nella narrazione musicale che il Concertone porta avanti da tempo. Un evento transgenerazionale che, negli ultimi anni, ha saputo intercettare e raccontare la musica che sta per arrivare alle orecchie del pubblico nazionale.
Un palco, una piazza e una platea che, annualmente, mettono in vetrina l’emporio della musica italiana.
Ecco la line up: AURORA, unica ospite internazionale, LUCIANO LIGABUE, EMMA, LAZZA, COMA_COSE, GEOLIER, CARL BRAVE, TANANAI, FRANCESCO GABBANI, ARIETE, MR.RAIN, PIERO PELÙ con ALBOROSIE, MATTEO PAOLILLO, JOHNSON RIGHEIRA, MARA SATTEI, IL TRE, BAUSTELLE, LEVANTE, AIELLO, ROCCO HUNT, BNKR44, GAIA, ALFA, GIUSE THE LIZIA, FULMINACCI, MILLE, NEIMA EZZA, ROSE VILLAIN, WAYNE, CILIARI, TROPEA, NAPOLEONE, UZI LVKE, L'ORCHESTRACCIA, EPOQUE, GINEVRA, SERENDIPITY, PAOLO BENVEGNÙ a cui si aggiungono i vincitori del Contest 1MNEXT ETTA, MANINNI, STILL CHARLES e il vincitore del contest “Sicurezza stradale in musica” HERMES. Opening act dalle ore 14.00 con LEO GASSMANN, ISIDE, SAVANA FUNK, CAMILLA MAGLI, WEPRO.
Alle voce degli artisti che si esibiranno sul palco del Primo Maggio si uniscono gli interventi del divulgatore scientifico CARLO ROVELLI, dello scrittore e drammaturgo STEFANO MASSINI e del cantautore AVINCOLA.
Per la sesta edizione consecutiva, sarà AMBRA ANGIOLINI a condurre il Concertone. Nella storia dell’evento, mai nessuno lo ha condotto così a lungo.
A supportarla ci sarà BIGGIO, attore e conduttore televisivo, membro del duo comico I soliti idioti e accanto a Fiorello nel programma Viva Rai 2 attualmente in onda.
L’edizione 2023 del Concerto del Primo Maggio si arricchisce quindi anche di un pre-show che, intorno alle ore 14.00, darà il benvenuto al pubblico di Piazza San Giovanni ospitando le esibizioni di Leo Gassmann, Iside, Savana funk e Camilla Magli.
Nella prima parte del Concertone si esibiranno anche i 3 vincitori di 1MNEXT, il Contest del Primo Maggio dedicato agli artisti emergenti. Su più di mille iscritti, la giuria di qualità composta da Massimo Bonelli (direttore artistico del Concerto del Primo Maggio, presidente giuria), Anna Rampinelli (Senior PM Warner Music Italy), Irma Ciccarelli (Rockol), Lucia Stacchiotti (iCompany) ed Enrico Capuano (Cantautore), ha scelto Etta, Maninni e Still Charles. Il vincitore assoluto sarà proclamato sul palco del Concertone. Inoltre, classificatosi quarto a solo un punto dai primi tre, Wepro aprirà alle ore 14.00 il pre-show del Concertone 2023.
Tags
Le canzoni in finale nel Premio Amnesty di "Voci per la Libertà" 2023

In lizza Manuel Agnelli, Chiara Civello, Dargen D’amico, Grazia Di Michele, Dolcenera, Marlene Kuntz, Nada, Rancore, Massimo Ranieri, Zen Circus
Voci per la libertà e Amnesty International Italia annunciano le dieci canzoni finaliste della 21a edizione del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big, lo storico riconoscimento che va a brani sui diritti umani pubblicati da nomi affermati della musica italiana nell'anno precedente.
Nella rosa delle canzoni selezionate si affiancano tematiche e stili musicali diversi, così come artisti di differenti generazioni; tra i temi trattati: immigrazione, integrazione, guerra, disagio, libertà di essere ed amare, umanità, ecologia.
Ecco i finalisti (in ordine alfabetico per interprete):
Manuel Agnelli, “Severodonetsk” (Manuel Agnelli),
Chiara Civello, “Sono come sono” (Kaballà / Chiara Civello /Macau),
Dargen D’Amico, “Gaza” (Dargen D’Amico),
Grazia Di Michele, “Dall’altra parte” (Grazia Di Michele /Mario Rosini),
Dolcenera, “Mediterraneo” (Dolcenera / Francesco Sighieri),
Marlene Kuntz, “Bastasse”(Cristiano Godano / Davide Arneodo / Taketo Gohara / Riccardo Tesio / Cristiano Godano),
Nada, “In mezzo al mare” (Nada),
Rancore, “Lontano 2036” (Rancore / Mattia Crescini / Cristiano Campana),
Massimo Ranieri, “Lettera di là dal mare” (Fabio Ilacqua),
The Zen Circus ft. Claudio Santamaria, “118” (Andrea Appino, Karim Qqru, Massimiliano "Ufo" Schiavelli).
Il premio viene assegnato da una giuria, che sarà annunciata prossimamente, composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori del settore musicale, referenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.
Il vincitore sarà premiato durante la prossima edizione, la 26a, di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 21 al 23 luglio a Rovigo.
Nel frattempo, sono ancora aperte le iscrizioni per il Premio Amnesty International nella sezione Emergenti, con scadenza fissata al 22 aprile 2023.
Il bando è disponibile qui.
Possono partecipare cantautori e band con un brano sui diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e di qualsiasi genere musicale.
Fra tutti gli iscritti saranno selezionati otto semifinalisti. Di questi, quattro si esibiranno a Rovigo in “Voci per la Libertà” venerdì 21 luglio e quattro il giorno successivo. I migliori cinque accederanno alla finale del 23. Gli artisti (a cui saranno assicurati vitto e alloggio) saranno valutati da una giuria composta da importanti addetti ai lavori e giornalisti.
Il vincitore avrà diritto a molti bonus, come la produzione di un videoclip e, insieme agli altri finalisti, l’inserimento in un album o playlist assieme ai big. Altri bonus saranno man mano definiti.
Uno degli otto semifinalisti è già stato prescelto, ed è OBI con il brano “Attimo”, in qualità di vincitore del “Premio dei giovani di Amnesty”. Si tratta di un premio riservato alle iscrizioni arrivate entro il 20 marzo e votate dai giovani (under 35) di Amnesty International.
Mattia Strafile, in arte OBI, nasce a Torino il 31 maggio 2001 e già dal 2014 inizia una lunga e faticosa gavetta nei contest di freestyle rap. Nel brano “Attimo” affronta il tema della libertà attraverso i giovani occhi di una studentessa afgana che, tra le pagine un libro, bandito dal regime talebano, trova il suo piccolo grande angolo di serenità.
Mattia Strafile, in arte OBI, nasce a Torino il 31 maggio 2001 e già dal 2014 inizia una lunga e faticosa gavetta nei contest di freestyle rap. Nel brano “Attimo” affronta il tema della libertà attraverso i giovani occhi di una studentessa afgana che, tra le pagine un libro, bandito dal regime talebano, trova il suo piccolo grande angolo di serenità.
Tutti gli aggiornamenti su www.vociperlaliberta.it e www.amnesty.it.
(Ufficio Stampa: Ender Comunicazione)
Marco Mengoni a Liverpool con "Due Vite" per ESC 2023

Esce nel 2023 l’ultimo capitolo della trilogia musicale "Materia"
È DUE VITE la canzone scelta da Marco Mengoni per rappresentare l’Italia al prossimo Eurovision Song Contest 2023, in programma a maggio a Liverpool che vede coinvolti cantanti da 37 paesi diversi, con la finale il 13 maggio che sarà trasmessa in diretta su Rai1.
Dopo la vittoria alla 73esima edizione del Festival di Sanremo, Mengoni – attualmente impegnato in studio per la realizzazione del prossimo disco in uscita prima dell’estate – ha scelto di affrontare l’avventura dell’Eurovision con questo brano che continua ad essere tra i più amati del pubblico ad oltre un mese della fine del Festival della Canzone Italiana. DUE VITE ha, infatti, raggiunto in pochissimo tempo il disco di platino e, ad oggi, sono oltre 30 milioni le visualizzazioni del videoclip ufficiale. Dopo aver debuttato al primo posto di tutte le classifiche streaming e download italiane, al 49# nella classifica global di Spotify e aver totalizzato oltre 70 milioni di stream audio/video, rimane stabile anche ai vertici delle top chart dei singoli più scaricati in Italia. Nella settimana di lancio, il brano è anche entrato in 54 classifiche di iTunes: al primo posto in Italia, Svizzera, Slovenia e Lussemburgo e in top10 in Belgio, Francia, Germania, Romania, Spagna e Slovacchia. Due Vite è inoltre al vertice delle classifiche di Shazam e dei brani di Sanremo più popolari su TikTok, oltre ad essere stato decretato da EarOne come il brano più radiofonico tra le canzoni in gara al Festival di Sanremo.
«Sono orgoglioso di rappresentare nuovamente il mio paese e non vedo l’ora di essere a Liverpool. Intraprendo questa nuova avventura con lo stesso spirito con cui ho deciso di affrontare Sanremo: mi voglio divertire e godermi il momento, voglio portare su quel palco tutto me stesso e il mio mondo. Con il mio team siamo al lavoro per preparare la performance al meglio».
A dieci anni dalla prima partecipazione all’Eurovision Song Contest a Malmö nel 2013 con “L’essenziale” - brano certificato quattro volte disco di platino - Marco Mengoni è pronto a tornare su quel palco e a condividere l’energia e la forza di DUE VITE (in una versione riarrangiata per questa occasione unica).
«Non vedo l’ora di rivivere l’atmosfera dell’Eurovision Song Contest, è il ricordo più forte che ho di quella esperienza: incontrare artisti di tutto il mondo, scoprire sonorità nuove e vivere questa esperienza di comunione e grande energia creativa, tutto facendo parlare la nostra musica, un mezzo di comunicazione potentissimo capace di esprimersi e farsi comprendere in tutte le lingue».
Due Vite (Epic Records Italy / Sony Music Italy) parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, quella con se stessi. Un invito ad affrontare la vita con onestà, senza rimpianti e senza pensare a cosa dovremmo o vorremmo essere, ad accettare anche gli errori come momenti di crescita. Un racconto molto serrato con due livelli di lettura: un racconto onirico, ricco di immagini e figure legate all'inconscio, che si mischia a scene e dettagli molto realistici, autobiografici. Questo brano rappresenta una riflessione sulla necessità di affrontare la vita godendosi realmente ogni attimo, da quelli di noia anche solo apparente ai sentimenti più accesi, perché tutti sono parte della nostra esistenza.
“Ho scelto Due vite perché voglio portare me stesso su quel palco, e questo brano è una riflessione a cui tengo molto e mi piace l’idea che arrivi a così tante persone, anche con un background culturale e musicale così diverso dal mio, non vedo l’ora. E’ un viaggio intimo, un invito rivolto a tutti noi ad accettare quello che la vita ci offre perché tutto quello che viviamo ci serve per crescere e va accettato, senza ripensamenti, rimpianti, senza se e senza ma.”
Il brano è scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta; la produzione del brano è di E.D.D. e Simonetta.
Al via i lavori per i Premi Amnesty 2023 alle migliori canzoni sui diritti umani

Ai nastri di partenza la 26a edizione di ‘Voci per la Libertà’, per la prima volta a Rovigo
Il 2023 porta una novità importante per “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”. Il festival che unisce musica e diritti umani, giunto alla sua 26a edizione, infatti da quest’anno si trasferisce nella città di Rovigo, il capoluogo del Polesine, che già aveva ospitato eventi del festival negli anni precedenti ma che ora sarà il clou della manifestazione.
L’appuntamento è dal 21 al 23 luglio, ma ci saranno come sempre momenti precedenti e successivi che quest’anno saranno particolarmente significativi e che verranno annunciati prossimamente.
Partono intanto i lavori per le prime fasi dei due ormai storici Premi Amnesty International Italia sulle migliori canzoni, ospitati dal festival: quello per la sezione emergenti e quello per la sezione big.
Per la sezione emergenti è on line il bando di concorso per la nuova edizione, a cui possono partecipare cantautori e band con un brano sui diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e di qualsiasi genere musicale. La scadenza del bando è fissata per sabato 22 aprile, con in più l’opportunità del “Premio dei giovani di Amnesty” per le iscrizioni che arriveranno entro lunedì 20 marzo, tra cui sarà selezionato uno degli otto semifinalisti.
Di questi, quattro si esibiranno a Rovigo venerdì 21 luglio e quattro il giorno successivo. I migliori cinque accederanno alla finale del 23. Gli artisti (a cui saranno assicurati vitto e alloggio) saranno valutati da una giuria composta da importanti addetti ai lavori e giornalisti, che assegnerà il Premio Amnesty International Italia per la sezione Emergenti.
Il vincitore avrà diritto a molti bonus, come la produzione di un videoclip e, insieme agli altri finalisti, l’inserimento in un album o playlist assieme ai big. Altri bonus saranno man mano definiti. Ad esempio per alcuni dei finalisti degli scorsi anni ci sono state decine di concerti e di laboratori musicali, un tour realizzato grazie a NUOVO IMAIE e una comunicazione costante delle varie iniziative.
Il bando e ulteriori informazioni sono disponibili qui.
Per la sezione Big, si possono invece semplicemente segnalare all’indirizzo info@vociperlaliberta.it, entro il 20 marzo, brani che siano stati pubblicati tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022, che siano interpretati da un artista italiano noto e che trattino appunto temi legati alla Dichiarazione universale dei diritti umani. Una commissione composta da esponenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà ne selezionerà dieci. Le nomination verranno quindi sottoposte a una giuria di importanti addetti ai lavori (giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, docenti universitari, studiosi, intellettuali, referenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà), che eleggerà tra le canzoni candidate il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, 2023. Negli anni hanno vinto questo premio: Daniele Silvestri, Ivano Fossati, Modena City Ramblers, Paola Turci, Samuele Bersani, Subsonica, Vinicio Capossela, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Fiorella Mannoia e Frankie hi-nrg mc, Enzo Avitabile e Francesco Guccini, Max e Francesco Gazzè, Mannarino, Edoardo Bennato, Nada Malanima, Brunori Sas, Roy Paci, Niccolò Fabi, Negramaro e nuovamente Carmen Consoli.
La storia del premio e altre informazioni a questo link.