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Venezia 79: l'eleganza di Penelope

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79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Diario da Venezia - 4 settembre

La bella ed elegante Coppa Volpi dello scorso anno, Penelope Cruz, è sbarcata al Lido. A dirigerla Emanuele Crialese ne "L'Immensità", ambientato a Roma negli anni 70, dove si sono appena trasferiti Clara e Felice. Il loro matrimonio è finito, non si amano più, ma non riescono a lasciarsi, a tenerli uniti sono i figli su cui Clara riversa tutto il suo desiderio di libertà; Apriana la figlia più grande (12anni) è la testimone degli stati d’animo e le tensioni dei due genitori, e a sua volta rifiuta il suo nome, la sua identità e vuole convincere tutti di essere un maschio: questa sua ostinazione porta il già fragile rapporto ad una rottura. Nella Sezione Orizzonti, concorso parallelo, la cantante Elodie esordisce come attrice diretta da Pippo Mezzapesa in "Ti mangio il cuore". Un amore proibito, impossibile, tra Andrea e Marilena, in quanto appartenenti alle due casate che si contendono il territorio tra gli altopiani del Gargano (Malatesta e Camporeale). Quest'organizzazione poco conosciuta è chiamata "Quarta mafia". 
Dopo 5 anni torna nel concorso veneziano Darren Aronofsky, che porta “The Whale” con protagonisti Brendan Fraser, Sadie Sink Samantha Morton. Qui Fraser lo troviamo nel ruolo di un professore d’inglese, Charlie, che dopo la perdita del suo compagno inizia a mangiare in modo compulsivo e cercherà un ultima possibilità di riscatto cercando di  riallacciare i rapporti con la figlia allontanatasi a causa della sua omosessualità.
Nei Red Carpet di questa serata, già incantati da due regine come Penelope ed Elodie, non poteva mancare una super top come Irina Shayk. Hanno anche sfilato Drusilla Foer (in un vestito giallo molto appariscente) e il direttore d’orchestra Beatrice Venezi.
(dal nostro inviato Devis Botta)