Venezia 78: arriva Can Yaman

78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 5 settembre
Una domenica con un susseguirsi di anteprime importanti: la prima da segnalare “Ariaferma”, film fuori concorso del regista Leonardo Di Costanzo, che racconta di un vecchio carcere ottocentesco, situato in una zona impervia in dismissione per problemi burocratici. I trasferimenti si bloccano e una dozzina di detenuti con pochi agenti rimangono in attesa di nuove destinazioni. Il film vede la partecipazione di Silvio Orlando e Toni Servillo.
In seguito troviamo il film “Sundown”, film drammatico diretto da Michel Franco che vede nel cast Tim Roth e Charlotte Gainsbourg. Il film racconta la vicenda di un uomo ricco che tenta di abbandonare la sua vita mentre è in vacanza in una violenta Acapulco.
Terza opera della giornata di rilievo (vista anche la grande attesa per l’arrivo al Lido della star Kate Hudson) è il film americano 'Mona Lisa and the Blood Moon" di Ana Lily Amirpour. La storia di una giovane, interpretata da Jeon Jong-seo, dotata di imprecisati poteri paranormali, che fugge da un manicomio.
Tanti gli eventi correlati al Lido, tra i quali uno ha creato molto scompiglio: il "Filming Italy Best Movie Award" ha visto infatti tra i premiati Can Yaman, attore, modello e personaggio televisivo del momento.
Per le Giornate degli Autori, infine, arriva al Lido Sabina Guzzanti con il suo nuovo documentario da regista 'Spin Time. Che fatica la democrazia!'. Documentario incentrato su un edificio, vicino al quartiere San Giovanni di Roma. Il palazzo, noto come "Spin Time", è occupato da moltissime famiglie povere. È divenuto famoso in tutta la nazione quando l'elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski, è intervenuto per far riavere allo stabile la corrente, dopo che era stata staccata per mancato pagamento.
Questo docufilm mostra una realtà che a volte non rimane visibile dall’esterno ma che, puntando i riflettori tra queste mura, viene messa in luce.
Questo docufilm mostra una realtà che a volte non rimane visibile dall’esterno ma che, puntando i riflettori tra queste mura, viene messa in luce.
(dal nostro inviato Devis Botta)