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La situazione dei player streaming nel 2025: un panorama in evoluzione

Streaming 2025

Anche in Italia competizione, contenuti locali e nuove sfide

Nel 2025, il mercato dei player streaming in Italia continua a crescere e trasformarsi, riflettendo le abitudini dei consumatori, le innovazioni tecnologiche e le strategie delle piattaforme. Con servizi come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, DAZN e RAI Play che dominano la scena, il panorama audiovisivo italiano si trova in una fase di maturità, caratterizzata da competizione feroce e adattamenti alle esigenze locali. Ecco un’analisi della situazione attuale, focalizzata esclusivamente sull’Italia.

I leader del mercato italiano

Netflix mantiene la sua posizione di leader nel settore dello streaming video in Italia, con una quota di mercato stimata intorno al 30% a inizio 2025. La piattaforma ha consolidato il suo successo grazie a un ricco catalogo di contenuti internazionali e a produzioni italiane come Mare Fuori e La legge di Lidia Poët, che rispondono al gusto locale. Tuttavia, l’introduzione del piano con pubblicità e l’aumento dei prezzi hanno generato qualche malcontento, spingendo una parte degli utenti a considerare alternative.
Amazon Prime Video segue da vicino, con circa il 27% del mercato. Integrato nell’abbonamento Prime, offre un ottimo rapporto qualità-prezzo, attirando un pubblico che apprezza la combinazione di film, serie TV e benefici extra come la spedizione gratuita. Produzioni italiane come LOL: Chi ride è fuori e Vita da Carlo hanno rafforzato la sua presenza, anche se l’interfaccia caotica e i contenuti a pagamento aggiuntivi restano punti critici.
Disney+ si posiziona al terzo posto, con una quota del 15%. La piattaforma punta su un pubblico familiare e sugli appassionati di franchise globali (Marvel, Star Wars), ma si distingue anche per il canale Star, che include serie come The Bear. Nel 2025, Disney+ ha annunciato il ritorno di Italia’s Got Talent come produzione originale, un segnale della sua volontà di investire nel mercato locale.

Player locali e specializzati

DAZN si è affermato come il punto di riferimento per lo streaming sportivo, con i diritti esclusivi della Serie A fino al 2029 e un’offerta che include Europa League e altri eventi. Con oltre 2 milioni di abbonati in Italia, la piattaforma ha beneficiato di miglioramenti nella qualità dello streaming, ma il costo e la frammentazione dell’offerta sportiva con Sky restano sfide significative.
RAI Play rappresenta un’eccezione nel panorama italiano: gratuito e accessibile senza abbonamento, offre film, serie TV e dirette dei canali RAI. Produzioni come Il Gattopardo (in arrivo nel 2025) e il catalogo on-demand lo rendono un’opzione valida per chi cerca contenuti italiani di qualità senza costi aggiuntivi.
Altri player come NOW (Sky), Paramount+ e TIM Vision si rivolgono a nicchie specifiche. NOW offre pacchetti flessibili per sport e intrattenimento, mentre TIM Vision si distingue per i bundle con Netflix e Disney+, appealing per chi cerca un’offerta integrata.

Tendenze chiave nel 2025

  1. Frammentazione e Bundle: La proliferazione di piattaforme ha portato a una frammentazione dell’offerta, spingendo i consumatori a preferire pacchetti combinati. Operatori come TIM e Sky stanno capitalizzando su questa tendenza, proponendo soluzioni che uniscono streaming video, sport e connettività.

  2. Crescita del FAST: I servizi gratuiti con pubblicità (FAST), come Pluto TV, stanno guadagnando terreno, rappresentando circa il 10% del tempo di visione totale. Questi canali attirano un pubblico sensibile ai costi, con contenuti che spaziano dai film classici alle trasmissioni sportive.

  3. Investimenti Locali: I player streaming stanno aumentando gli investimenti in produzioni italiane. Netflix e Disney+ puntano su serie e film locali, mentre Amazon Prime Video si concentra su show di intrattenimento, rispondendo alla domanda di contenuti culturalmente rilevanti.

  4. Sensibilità al Prezzo: Con un costo medio degli abbonamenti in aumento, il 45% degli italiani considera l’abbandono di almeno un servizio per motivi economici. Piani con pubblicità e abbonamenti annuali sono strategie per trattenere gli utenti.

Sfide e opportunità

La principale sfida per i player streaming in Italia è la "subscription fatigue". Con un tempo medio di visione giornaliero di 3 ore e 24 minuti (il più alto tra i grandi mercati europei), gli italiani amano i contenuti digitali, ma la moltiplicazione delle piattaforme li spinge a scegliere con attenzione. La pirateria resta un problema, con siti illegali che sfruttano la domanda di eventi sportivi e film recenti, nonostante le nuove leggi (fino a 5.000 euro di multa per gli utenti).
Dall’altro lato, le opportunità sono legate alla digitalizzazione: a inizio 2025, si contano 20,7 milioni di TV connesse, un aumento di 2,4 milioni rispetto al 2024. Questo favorisce i consumi on-demand (+41% tra 2023 e 2024), aprendo spazio per servizi personalizzati e interattivi.

Conclusione

Nel 2025, il mercato dello streaming italiano è un mix di resilienza e competizione. Netflix, Amazon Prime Video e Disney+ guidano la corsa, ma player locali come DAZN e RAI Play tengono testa grazie a offerte mirate. La chiave per il successo sarà bilanciare costi, contenuti locali e innovazione, in un contesto dove la TV tradizionale si ibrida sempre più con lo streaming.

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