Luglio 2024
Shannen Doherty (1971 - 2024)

L'attrice è scomparsa dopo la lunga battaglia contro il cancro
E' morta a 53 anni Shannen Doherty, star di Beverly Hils 90210. Dal 2015 era malata di cancro al seno. A dare la notizia People, che riporta una dichiarazione esclusiva di Leslie Sloane, collaboratrice di lungo corso dell'attrice: "È con il cuore pesante che confermo la scomparsa dell'attrice Shannen Doherty. Sabato 13 luglio ha perso la sua battaglia contro il cancro dopo molti anni di lotta contro la malattia", ha spiegato Sloane al magazine, sottolineando che Doherty se n'è andata "circondata dall'affetto dei suoi cari e dal suo cane, Bowie. La famiglia chiede privacy in questo momento in modo che possano piangere in pace", ha aggiunto.
Shannen Doherty, celebre per i ruoli di Brenda Walsh in “Beverly Hills 90210” e di Prue Halliwell in “Streghe”, ci ha lasciato sabato 13 luglio dopo una lunga malattia.
I suoi colleghi e amici l’hanno salutata con affetto e ricordi commoventi. Jason Priestley, che interpretava Brandon in “Beverly Hills”, ha dichiarato: “Era una forza della natura e mi mancherà. Mando affetto e luce alla sua famiglia in questo momento oscuro”.
Alyssa Milano, collega di Shannen in “Streghe”, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale: “Il mondo è più povero senza di lei. Le mie condoglianze a chi la amava”.
Brian Krause, altro collega di “Streghe”, ha scritto: “Mi hai insegnato a non aver paura e vivere con uno scopo. Per sempre amata!” .
Anche l’attrice Premio Oscar Viola Davis ha voluto ricordarla: “Il tuo coraggio nel condividere il tuo viaggio col cancro ha lasciato un segno nelle persone. Riposa bene” .
I suoi colleghi e amici l’hanno salutata con affetto e ricordi commoventi. Jason Priestley, che interpretava Brandon in “Beverly Hills”, ha dichiarato: “Era una forza della natura e mi mancherà. Mando affetto e luce alla sua famiglia in questo momento oscuro”.
Alyssa Milano, collega di Shannen in “Streghe”, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale: “Il mondo è più povero senza di lei. Le mie condoglianze a chi la amava”.
Brian Krause, altro collega di “Streghe”, ha scritto: “Mi hai insegnato a non aver paura e vivere con uno scopo. Per sempre amata!” .
Anche l’attrice Premio Oscar Viola Davis ha voluto ricordarla: “Il tuo coraggio nel condividere il tuo viaggio col cancro ha lasciato un segno nelle persone. Riposa bene” .
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Ecco i vincitori della Targhe Tenco 2024!

COMUNICATO STAMPA
Al Teatro Ariston di Sanremo la rassegna della canzone d’autore – 17–18–19 ottobre 2024
Annunciate oggi, lunedì 8 luglio, le opere vincitrici delle Targhe Tenco 2024: Migliore album in assoluto “È inutile parlare d’amore” di PAOLO BENVEGNÙ, Migliore album in dialetto “Assamanù” di SETAK, Migliore album opera prima “Curami l'anima” di ELISA RIDOLFI, Migliore album di interprete “Hasta Siempre Mercedes” di SIMONA MOLINARI, Migliore canzone singola “La Mia Terra” di DIODATO e Migliore album a progetto “Sarò Franco – Canzoni inedite di Califano”.
Risultato record nella fase del ballottaggio con la partecipazione di 239 votanti!
Il prestigioso riconoscimento viene assegnato dal 1984 a “I migliori dischi dell’anno” di canzone d’autore pubblicati nel corso dell’anno, ovvero resi disponibili in qualunque modo al pubblico dal 1° giugno 2023 al 31 maggio 2024.
Le opere degli artisti candidati per le Targhe sono votate da una giuria vasta e competente formata da esperti, giornalisti e addetti ai lavori scelti dal Club Tenco, che esprime i suoi voti nei modi e tempi che vengono comunicati ai giurati dell’associazione.
Le informazioni relative alle Targhe Tenco e il regolamento sono online sul sito del Club Tenco (Targhe assegnate fino a oggi; regolamento).
Di seguito il numero dei voti ottenuti da ciascun finalista delle Targhe Tenco 2024 suddivisi nelle 6 sezioni previste:
Paolo Benvegnù con l’album “È inutile parlare d’amore” (Woodworm, Distribuzione Universal) si aggiudica la targa del MIGLIORE ALBUM IN ASSOLUTO con 62 voti.
Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Vasco Brondi con “Un segno di vita” (50 preferenze); Calcutta con “Relax” (45 preferenze); Daniele Silvestri con “Disco X” (44 preferenze); La Crus con “Proteggimi da ciò che voglio” (35 preferenze).
Per la targa MIGLIORE ALBUM IN DIALETTO (o lingua minoritaria parlata in Italia) l’opera più apprezzata è “Assamanù” di Setak con 74 voti.
Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Davide Van De Sfroos con “Manoglia” (53 preferenze); Eleonora Bordonaro con “Roda” (47 preferenze); Massimo Silverio con “Hrudja” (33 preferenze); Mesudì con “Nodi” (9 preferenze).
Elisa Ridolfi con l’album “Curami l'anima” (Squilibri Editore) si aggiudica la targa MIGLIORE ALBUM OPERA PRIMA con 64 voti.
Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Lamante con “In memoria di” (54 preferenze); Marta Del Grandi con “Selva” (50 preferenze); Andrea Satta con “Niente di nuovo tranne te” (43 preferenze); Coanda con “Le vite altrove” (6 preferenze).
Per la targa MIGLIORE ALBUM DI INTERPRETE l’opera più votata è “Hasta Siempre Mercedes” (BMG) di Simona Molinari con 60 preferenze.
Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Perturbazione con “La Buona Novella (dal vivo)” (56 preferenze); Joe Barbieri con “Vulío” (39 preferenze); Chiara Raggi e Giovanna Famulari con “In punta di corde” (31 preferenze); Agnese Valle con “I miei uomini” (29 preferenze); Alberto Patrucco con “AbBrassens” (19 preferenze).
La targa MIGLIORE CANZONE SINGOLA, che va agli autori del brano, è assegnata a “La mia terra” (Carosello Records) di Diodato con 83 voti.
Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: “L'oceano” di Paolo Benvegnù feat. Brunori Sas (59 preferenze); “L'uomo nel lampo” di Paolo Jannacci e Stefano Massini (40 preferenze); “La promessa della felicità” di Federico Sirianni (31 preferenze); “La fioraia” di Agnese Valle (17 preferenze).
Infine il MIGLIORE ALBUM A PROGETTO, che va al produttore, è “Sarò Franco - Canzoni inedite di Califano” (prodotto da Alberto Zeppieri) con 63 preferenze.
Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: “17 fili rossi + 1 - Ricordando Piazza Fontana” (48 preferenze); “Parole liberate vol. 2” (39 preferenze); “Shahida - Tracce di libertà” (37 preferenze); “Stagioni. Tributo ai Massimo Volume” (30 preferenze).
Il Premio Tenco 2024 si terrà il 17,18 e 19 ottobre 2024 come di consueto presso il Teatro Ariston di Sanremo (Imperia). La rassegna dedicata alla Canzone d’Autore più prestigiosa e rinomata del nostro Paese, che quest’anno celebra l’importante traguardo dei 50 anni, anche in questa edizione premierà uno o più artisti con il Premio Tenco, assegnato dal Club Tenco alla carriera di coloro che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale. Sempre il Club Tenco assegna anche il Premio Tenco all'operatore culturale e il Premio Yorum, istituito in collaborazione con Amnesty International Italia dal 2020 per dare visibilità agli artisti che in tutto il mondo, mettendo spesso a repentaglio la loro vita, lottano per i diritti umani e la libertà d’espressione.
Le prevendite relative agli abbonamenti e ai biglietti delle singole serate sono online su clubtenco.it e aristonsanremo.com oppure presso il botteghino del Teatro Ariston (tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 21.00, sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00, info. 0184 50.60.60).
Il Premio Tenco è un festival di alta qualità artistica, culturale e tecnica, che dal 1974 si tiene nella città del ponente ligure che rappresenta da sempre la musica italiana. Una manifestazione unica in Europa e al mondo alla quale vengono invitati i più interessanti cantanti-autori italiani e stranieri, nonché un’occasione di incontro e confronto fra artisti e operatori del settore musicale.
Main Sponsor SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori.
Media partner Rockol.
L’associazione culturale Club Tenco, fondata a Sanremo nel 1972 da un gruppo di appassionati di musica, con la guida del floricultore ed ex partigiano Amilcare Rambaldi, per promuovere e sostenere la canzone di qualità, è intitolata al grande artista e cantautore italiano Luigi Tenco e opera senza scopo di lucro, in assoluta e riconosciuta autonomia dall’industria musicale. “Lo scopo del Club è quello di riunire tutti coloro che, raccogliendo il messaggio di Luigi Tenco, si propongono di valorizzare la canzone d’autore, ricercando anche nella musica leggera dignità artistica e poetico realismo”.
(comunicato Parole & Dintorni a cura di S. Testori)
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Pino D'Angiò (1952 - 2024)

Il cantautore è scomparso dopo una lunga malattia. A febbraio era stato a Sanremo con i Bnkr44
Pino D’Angiò, noto cantautore italiano, ci ha lasciati all’età di 71 anni.
Nato a Pompei con il nome Giuseppe Chierchia, negli anni '80 ha ottenuto un grande successo con il brano “Ma quale idea”, considerato uno dei primi esempi di rap in lingua italiana. Oltre alla musica, ha lavorato come attore, doppiatore e produttore musicale.
Nonostante le difficoltà legate alla salute, ha partecipato all’ultimo Festival di Sanremo in una performance con i Bnkr44, la cui versione remixata di “Ma quale idea” è stata un successo radiofonico.
Nel 1980, D'Angiò fece il suo debutto ufficiale con l'album "Balla!", che conteneva il singolo "Ma quale idea". Questa canzone non solo divenne un successo immediato in Italia, ma anche a livello internazionale, raggiungendo i primi posti nelle classifiche in molti paesi europei. Con il suo ritmo funky, i testi ironici e la sua voce unica, D'Angiò riuscì a creare un pezzo che combinava il meglio della musica soul, funk e pop in una formula irresistibile.
La canzone rappresenta un perfetto esempio della capacità di D'Angiò di mescolare generi diversi e di creare un sound che, pur essendo profondamente radicato nella tradizione musicale italiana, aveva un appeal universale. Questo successo lo portò ad essere invitato a partecipare a numerose trasmissioni televisive e festival musicali, consolidando la sua fama come uno degli artisti più innovativi e apprezzati del periodo.
Oltre a "Ma quale idea", Pino D'Angiò ha continuato a sperimentare e a innovare nella sua carriera musicale. Negli anni '80 e '90, ha pubblicato diversi album che spaziavano dal pop al funk, dal jazz alla musica elettronica. Brani come "Una notte maledetta" e "E io verrò un giorno là" hanno dimostrato la sua versatilità e la sua capacità di reinventarsi continuamente.
D'Angiò non si è mai accontentato di seguire le mode del momento, ma ha sempre cercato di creare qualcosa di unico e originale. Questo spirito di innovazione è stato riconosciuto non solo dal pubblico, ma anche dalla critica musicale, che ha spesso elogiato la sua capacità di portare nuove influenze e suoni nella scena musicale italiana. La sua eredità artistica rimarrà nel cuore dei fan di tutto il mondo.
Nato a Pompei con il nome Giuseppe Chierchia, negli anni '80 ha ottenuto un grande successo con il brano “Ma quale idea”, considerato uno dei primi esempi di rap in lingua italiana. Oltre alla musica, ha lavorato come attore, doppiatore e produttore musicale.
Nonostante le difficoltà legate alla salute, ha partecipato all’ultimo Festival di Sanremo in una performance con i Bnkr44, la cui versione remixata di “Ma quale idea” è stata un successo radiofonico.
Nel 1980, D'Angiò fece il suo debutto ufficiale con l'album "Balla!", che conteneva il singolo "Ma quale idea". Questa canzone non solo divenne un successo immediato in Italia, ma anche a livello internazionale, raggiungendo i primi posti nelle classifiche in molti paesi europei. Con il suo ritmo funky, i testi ironici e la sua voce unica, D'Angiò riuscì a creare un pezzo che combinava il meglio della musica soul, funk e pop in una formula irresistibile.
La canzone rappresenta un perfetto esempio della capacità di D'Angiò di mescolare generi diversi e di creare un sound che, pur essendo profondamente radicato nella tradizione musicale italiana, aveva un appeal universale. Questo successo lo portò ad essere invitato a partecipare a numerose trasmissioni televisive e festival musicali, consolidando la sua fama come uno degli artisti più innovativi e apprezzati del periodo.
Oltre a "Ma quale idea", Pino D'Angiò ha continuato a sperimentare e a innovare nella sua carriera musicale. Negli anni '80 e '90, ha pubblicato diversi album che spaziavano dal pop al funk, dal jazz alla musica elettronica. Brani come "Una notte maledetta" e "E io verrò un giorno là" hanno dimostrato la sua versatilità e la sua capacità di reinventarsi continuamente.
D'Angiò non si è mai accontentato di seguire le mode del momento, ma ha sempre cercato di creare qualcosa di unico e originale. Questo spirito di innovazione è stato riconosciuto non solo dal pubblico, ma anche dalla critica musicale, che ha spesso elogiato la sua capacità di portare nuove influenze e suoni nella scena musicale italiana. La sua eredità artistica rimarrà nel cuore dei fan di tutto il mondo.
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Ecco la ‘Settimana dei diritti umani’, il festival in programma dal 15 al 21 luglio a Rovigo

“Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty” giunge alla ventisettesima edizione
Dal 15 al 21 luglio tornano nel centro storico di Rovigo i festival “Settimana dei diritti umani” e “Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty”, rispettivamente alla loro seconda e ventisettesima edizione.
Il tema sarà come lo scorso anno “D(i)ritti al futuro”, per continuare a costruire ed immaginare una società più giusta, in cui uguaglianza e rispetto siano al centro delle politiche per il domani.
Oltre cinquanta eventi animeranno per un’intera settimana il comune veneto trasformandolo nella città per la pace e i diritti umani attraverso l’arte e la cultura. Una manifestazione multidisciplinare che nasce dall’impegno e dalla collaborazione di oltre 40 associazioni, cooperative e realtà culturali del territorio, il cui programma è stato svelato venerdì 5 luglio in occasione dell’anteprima del festival stesso e che avrà come clou dal 19 al 21 luglio “Voci per la libertà”.
Il tema sarà come lo scorso anno “D(i)ritti al futuro”, per continuare a costruire ed immaginare una società più giusta, in cui uguaglianza e rispetto siano al centro delle politiche per il domani.
Oltre cinquanta eventi animeranno per un’intera settimana il comune veneto trasformandolo nella città per la pace e i diritti umani attraverso l’arte e la cultura. Una manifestazione multidisciplinare che nasce dall’impegno e dalla collaborazione di oltre 40 associazioni, cooperative e realtà culturali del territorio, il cui programma è stato svelato venerdì 5 luglio in occasione dell’anteprima del festival stesso e che avrà come clou dal 19 al 21 luglio “Voci per la libertà”.
“La manifestazione parte dall’idea di arte come strumento di formazione educativa per una cultura universale dei diritti umani – dichiara Michele Lionello, direttore artistico del festival - ponendo l’attenzione su numerosi temi di scottante attualità. Un festival sempre più necessario, basti considerare ciò che è generato nel mondo dai numerosi conflitti in atto e dalle problematiche ambientali sempre più dirompenti, ma anche dai fenomeni delle discriminazioni di genere e dai temi legati all’immigrazione e alle condizioni delle carceri. Non vanno poi dimenticati i problemi riguardanti gli ambienti di lavoro, quali ad esempio la fast fashion e il caporalato”. “Un grande ringraziamento va a tutti i sostenitori e i partner della manifestazione - aggiunge Lionello - senza di loro tutto questo non sarebbe possibile”.
La “Settimana dei diritti umani” si svolge grazie a Comune di Rovigo, Circoscrizione Veneto – Trentino Alto Adige di Amnesty International Italia, Centro servizi di Volontariato Padova e Rovigo, sindacati CGIL Rovigo, CISL Padova e Rovigo, UIL Rovigo. L’iniziativa è sostenuta da: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con Fondazione Rovigo Cultura e dalle aziende: ASM SET, Coop Alleanza 3.0, Banca Etica e Banca Annia. Media partnership ufficiale Rai Radio1.
“I miei complimenti a tutti coloro che in 27 anni hanno fatto crescere questo festival e lo hanno portato a Rovigo assieme alla Settimana dei diritti umani che è un grande laboratorio di riflessione su temi che permettono alla comunità di crescere dal punto di vista valoriale. È un festival inclusivo già dal fatto che valorizza tutti i "linguaggi" della comunicazione. Il Comune di Rovigo è sicuramente pronto a valorizzare e a sostenere tutta la valorizzazione dell'arte e della cultura. Grazie quindi a Voci per la Libertà e alla Settimana dei diritti umani” afferma Valeria Cittadin, sindaca di Rovigo.
“I miei complimenti a tutti coloro che in 27 anni hanno fatto crescere questo festival e lo hanno portato a Rovigo assieme alla Settimana dei diritti umani che è un grande laboratorio di riflessione su temi che permettono alla comunità di crescere dal punto di vista valoriale. È un festival inclusivo già dal fatto che valorizza tutti i "linguaggi" della comunicazione. Il Comune di Rovigo è sicuramente pronto a valorizzare e a sostenere tutta la valorizzazione dell'arte e della cultura. Grazie quindi a Voci per la Libertà e alla Settimana dei diritti umani” afferma Valeria Cittadin, sindaca di Rovigo.
Un programma corposo che si snoda tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli artistici, teatrali e cinematografici. Tanti saranno i protagonisti del mondo della cultura, dello spettacolo e della società presenti durante la settimana. Dagli artisti Diodato, Erica Mou, Omar Pedrini, Patrizia Laquidara, Laika, Malvax, Gloria Rogato, Giorgia Brandolese, Andrea Zanforlin, Silvia Smaniotto, Daniele Labelli, Babatunde, Matteo Faustini, Isotta, Emanuele Conte, Turbospettro, Capone & BungtBangt, Giulia Mei, Motus, Babele, Enzo Bellettato, Chiara Crepaldi, Luca Brunello, Ciri, Malakiia, La bottega del compensato, Baruffa, I Folletti, Amarti, Maryam Amirfarshi; agli scrittori Alae Al Said, Christian D’Elia, Stefano Galieni, Morena Pedriali Errani, Antonio Mumolo, Giuseppe Baldessarro, Giuseppe Zambon, Paolo De Marchi, Diego Crivellari, Francesco Jori; fino ai testimonial e personaggi del mondo della cultura e del volontariato: Riccardo Noury, Anna Meli, Walter Massa, Alba Bonetti, Nicodemo Gentile, Gabriella Marano, Leonardo Arnau, Gino Cecchettin, Gilda Milani, Elisabetta Ferraro, Annachiara Chemello, Christian Cristalli, Eva Sassi Croce, Elisa Milan, Piergiorgio Boscagin, Enrico Varali, Francesco Bertola, Aldo Zaninello, Daniele Corrain, Deborah Lucchetti e Nogaye Ndiaye.
IL PROGRAMMA COMPLETO
L’inaugurazione del festival, nel centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, si terrà lunedì 15 luglio alle 17 nei giardini delle due torri con performance musicale e letture tratte dal libro “Matteotti nella memoria cantata”. Seguirà alle 18 nella Sala della Gran Guardia il dibattito “Guerre senza regole: i civili pagano il prezzo più alto”, alle 19.30 in Piazza Jerry Masslo “Trame Nere: Narrazioni di Resilienza e Identità”, alle 21.30 in Piazzetta Annonaria lo Spettacolo teatrale “Hotel dei due mondi”.
Martedì 16 luglio si parte alle 17 ai giardini delle due torri con il laboratorio “Il corpo creativo”. Poi alle 18 alla Sala della Gran Guardia “E ‘l modo ancor m’offende”, dialogo sull’amore che non è, alle 19.30 in Piazzetta Annonaria il confronto su “Corpi diversi, stessi diritti” e alle 21.30 sempre in Piazzetta Annonaria lo spettacolo “Quello che le donne… dicono” musiche e poesie per l’empowerment femminile.
Mercoledì 17 luglio alle 17 nella Sala della Gran Guardia “L’attualità del pensiero di Matteotti tra pace e diritti umani”, alle 18 in Piazzetta Annonaria il dibattito “Ban Pfas: una ferita ancora aperta. Storie di acque inquinate”, alle 19.30 nella Sala della Gran Guardia lo spettacolo di Playback Theatre “Confliggiamo? dunque Siamo! ”. Dalle 17.30 alle 24.00 ai Giardini delle Due Torri “Radio Kappa Live”, musica e dibattiti sulla sostenibilità ambientale con la partecipazione del pubblico.
Giovedì 18 luglio alle 17 in Piazzetta Annonaria l’avvio dello “Swap party” e la presentazione del libro “Ismael e gli altri, storie di migrazioni e caporalato”, alle 18 alla Sala della Gran Guardia “Prima che chiudiate gli occhi”, una storia di resistenza, alle 19.30 in Piazzetta Annonaria “I diritti non vanno di moda, istruzioni per liberarsi dalla dittatura della fast fashion” e alle 21.30 ai Giardini delle Due Torri “Dall’altra parte” spettacolo multidisciplinare di giocoleria, danza, canto e recitazione.
Venerdì 19 luglio alle 17 nella Sala della Gran Guardia la presentazione “Un mare davanti - Storie dalla Life Support. Nave SAR di Emergency”, alle 18 in Piazzetta Annonaria “Il carcere in piazza” reading tra musica e parole e alle 19.30 sempre in Piazzetta Annonaria l’aperitivo musicale “Radio Kappa Talks”.
Sabato 20 luglio alle 17 nella Sala della Gran Guardia la presentazione del libro “Non esistono cause perse”, alle 19.30 in Piazzetta Annonaria l’aperitivo musicale “Radio Kappa Talks” e alle 20 in Piazza Vittorio Emanuele II la performance “4 Elementi (Sangue, Acqua, Petrolio, Terra)”.
Domenica 21 luglio la Sala della Gran Guardia ospiterà due presentazioni letterarie: alle 17 “Sconfinate”, la voce delle donne libere, e alle 19.30 “J’accuse” e “Sabun”, nell’incontro “Ciò che non sappiamo sulla Palestina di ieri e di oggi”.
Due sono le novità di questa seconda edizione della “Settimana dei diritti umani”. Ogni giorno alle 18.30 spazio allo sport e inclusione con “Giochi oltre le barriere”. Lunedì, martedì e giovedì in Piazza Vittorio Emanuele II: Baskin con Rhodigium Basket, Aikido con UISP, Ginnastica dolce con UISP. Venerdì e sabato ai giardini delle due torri: Ping Pong con Tennistavolo Rovigo, Giochi da tavolo con Odissea gruppo ludico.
Molte le proiezioni al Cinema Teatro Duomo alle 21. Lunedì 15 il documentario “Male Nostrum” di Fabio Masi, martedì 16 il film “Nezouh, il buco nel cielo” di Soudade Kaadan, mercoledì 17 il film “Afrin nel mondo sommerso” di Angelos Rallis e giovedì 18 il docufilm “Le ali non sono in vendita” di Paolo Campana. Sabato 20 proiezione speciale alle 18 con “Life is (not) a game” di Antonio Valerio Spera e la presenza di Laika, attivista, street artist e protagonista del film.
Martedì 16 luglio si parte alle 17 ai giardini delle due torri con il laboratorio “Il corpo creativo”. Poi alle 18 alla Sala della Gran Guardia “E ‘l modo ancor m’offende”, dialogo sull’amore che non è, alle 19.30 in Piazzetta Annonaria il confronto su “Corpi diversi, stessi diritti” e alle 21.30 sempre in Piazzetta Annonaria lo spettacolo “Quello che le donne… dicono” musiche e poesie per l’empowerment femminile.
Mercoledì 17 luglio alle 17 nella Sala della Gran Guardia “L’attualità del pensiero di Matteotti tra pace e diritti umani”, alle 18 in Piazzetta Annonaria il dibattito “Ban Pfas: una ferita ancora aperta. Storie di acque inquinate”, alle 19.30 nella Sala della Gran Guardia lo spettacolo di Playback Theatre “Confliggiamo? dunque Siamo! ”. Dalle 17.30 alle 24.00 ai Giardini delle Due Torri “Radio Kappa Live”, musica e dibattiti sulla sostenibilità ambientale con la partecipazione del pubblico.
Giovedì 18 luglio alle 17 in Piazzetta Annonaria l’avvio dello “Swap party” e la presentazione del libro “Ismael e gli altri, storie di migrazioni e caporalato”, alle 18 alla Sala della Gran Guardia “Prima che chiudiate gli occhi”, una storia di resistenza, alle 19.30 in Piazzetta Annonaria “I diritti non vanno di moda, istruzioni per liberarsi dalla dittatura della fast fashion” e alle 21.30 ai Giardini delle Due Torri “Dall’altra parte” spettacolo multidisciplinare di giocoleria, danza, canto e recitazione.
Venerdì 19 luglio alle 17 nella Sala della Gran Guardia la presentazione “Un mare davanti - Storie dalla Life Support. Nave SAR di Emergency”, alle 18 in Piazzetta Annonaria “Il carcere in piazza” reading tra musica e parole e alle 19.30 sempre in Piazzetta Annonaria l’aperitivo musicale “Radio Kappa Talks”.
Sabato 20 luglio alle 17 nella Sala della Gran Guardia la presentazione del libro “Non esistono cause perse”, alle 19.30 in Piazzetta Annonaria l’aperitivo musicale “Radio Kappa Talks” e alle 20 in Piazza Vittorio Emanuele II la performance “4 Elementi (Sangue, Acqua, Petrolio, Terra)”.
Domenica 21 luglio la Sala della Gran Guardia ospiterà due presentazioni letterarie: alle 17 “Sconfinate”, la voce delle donne libere, e alle 19.30 “J’accuse” e “Sabun”, nell’incontro “Ciò che non sappiamo sulla Palestina di ieri e di oggi”.
Due sono le novità di questa seconda edizione della “Settimana dei diritti umani”. Ogni giorno alle 18.30 spazio allo sport e inclusione con “Giochi oltre le barriere”. Lunedì, martedì e giovedì in Piazza Vittorio Emanuele II: Baskin con Rhodigium Basket, Aikido con UISP, Ginnastica dolce con UISP. Venerdì e sabato ai giardini delle due torri: Ping Pong con Tennistavolo Rovigo, Giochi da tavolo con Odissea gruppo ludico.
Molte le proiezioni al Cinema Teatro Duomo alle 21. Lunedì 15 il documentario “Male Nostrum” di Fabio Masi, martedì 16 il film “Nezouh, il buco nel cielo” di Soudade Kaadan, mercoledì 17 il film “Afrin nel mondo sommerso” di Angelos Rallis e giovedì 18 il docufilm “Le ali non sono in vendita” di Paolo Campana. Sabato 20 proiezione speciale alle 18 con “Life is (not) a game” di Antonio Valerio Spera e la presenza di Laika, attivista, street artist e protagonista del film.
Negli ultimi tre giorni della “Settimana” grande spazio avrà la 27a edizione di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” sul palco principale di Piazza Vittorio Emanuele II, con la conduzione di Savino Zaba, Carmen Formenton e Manola Borgato. Si parte venerdì 19 con i primi semifinalisti del Premio Amnesty nella sezione Emergenti con Matteo Faustini, Isotta, Emanuele Conte e Turbospettro e, come ospiti, due delle più apprezzate cantautrici italiane: Erica Mou e Patrizia Laquidara. Sabato 20 la seconda semifinale degli emergenti con Capone & BungtBangt, Giulia Mei, Motus e Babele e come ospiti la giovanissima band dei Malvax e il rocker Omar Pedrini.
Domenica 21 la finale fra i cinque migliori artisti emergenti, seguiti dalla giovane rodigina Gloria Rogato. E infine Diodato, che si esibirà e sarà premiato come vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione Big, con “La mia terra”. Ad accompagnarlo, Rodrigo d’Erasmo. Come da tradizione nel pomeriggio di domenica 21 al Cinema Teatro Duomo alle 18 si terrà l’atteso incontro con Diodato, che dialogherà con pubblico e giornalisti assieme a Francesca Corbo, di Amnesty International Italia, e Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà.
Tutti gli eventi del festival sono ad ingresso libero.
Domenica 21 la finale fra i cinque migliori artisti emergenti, seguiti dalla giovane rodigina Gloria Rogato. E infine Diodato, che si esibirà e sarà premiato come vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione Big, con “La mia terra”. Ad accompagnarlo, Rodrigo d’Erasmo. Come da tradizione nel pomeriggio di domenica 21 al Cinema Teatro Duomo alle 18 si terrà l’atteso incontro con Diodato, che dialogherà con pubblico e giornalisti assieme a Francesca Corbo, di Amnesty International Italia, e Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà.
Tutti gli eventi del festival sono ad ingresso libero.
Per maggiori informazioni: www.settimanadeidirittiumani.it/
Taylor Swift: in radio "I Can Do It With a Broken Heart"

Il singolo è estratto dall’album dei record “The Tortured Poets Department”. Live in Italia con l’Eras Tour a San Siro il 13 e 14 luglio 2024 in 2 date evento completamente sold out
È disponibile per la rotazione radiofonica “I Can Do It With a Broken Heart”, il singolo di Taylor Swift estratto dal suo ultimo album “The Tortured Poets Department” (disco d’oro in Italia), uscito il 19 aprile.
In attesa delle due date evento già completamente sold out il 13 e il 14 luglio allo Stadio San Siro di Milano, i fan dell’artista internazionale potranno ascoltare in radio “I Can Do It With a Broken Heart”. Il brano, da subito divenuto uno dei più amati dal pubblico, è stato aggiunto nel segmento del Taylor Swift | The Eras Tour dedicato all’ultimo progetto discografico della popstar americana in occasione dell’arrivo in Europa della tournée.
“The Tortured Poets Department” ha totalizzato globalmente oltre un miliardo di stream in una sola settimana, raggiungendo numerosi record, tra cui album più streammato in un solo giorno nella storia di Spotify e primo album nella storia di Spotify a totalizzare più di 300M stream in un giorno solo. Taylor Swift è così diventata l’artista più ascoltata in un solo giorno nella storia di Spotify. Su Apple Music, inoltre, è l’album pop che ha totalizzato più stream nel primo giorno d’uscita, confermandosi anche su Amazon Music l’album con più stream al debutto.
(comunicato Universal Music a cura di G. Mompellio)