Luglio 2021
Marco Mengoni conquista la vetta della classifica

Il brano "Ma stasera" è il più trasmesso dalle radio italiane
"Ma stasera" (Epic Records Italy / Sony Music Italy), il singolo di Marco Mengoni che segna il suo ritorno a due anni dall’ultimo progetto discografico ed è certificato disco d’oro, conquista la #1 nella classifica EarOne dei brani più trasmessi in radio.
Il brano è un’immersione nelle sonorità della disco-funk e dell’elettronica degli anni ‘80 rielaborate per renderle contemporanee e portarle alla modernità dei giorni nostri. Un pezzo funk, un incontro tra digitale e analogico, “sintetico” e “suonato” insieme, in grado di unire drum machine, basso synth e batteria elettronica con archi, piano e chitarre suonate.
Il testo di "Ma stasera" (prodotto da Tino Piontek – in arte Purple Disco Machine), scritto dallo stesso Marco con Davide Petrella (Musica di F. Catitti/F. Abbate/D. Petrella), è la fotografia di un rapporto umano vero, complicato, ricco di contraddizioni, con i versi che si susseguono come in contrapposizione l’uno con l’altro per raccontare questa complessità. Una canzone che è anche un invito a concentrarsi sull’attimo che sta per arrivare, un invito a dare il giusto peso e valore ad ogni momento di questa socialità che sta tornando, a riflettere sulla ripartenza dopo un periodo complicato, ripartenza che inizia proprio da “questa sera” e che ci proietta in un futuro nuovo. Tutte suggestioni che si trovano anche nel video, unite da quel sapore estivo pizzicato dal sentimento agrodolce e nostalgico che accompagna le giornate e le sere di questa stagione.
Il videoclip ufficiale è visibile a questo link.
Ed è proprio con"Ma stasera" che Marco ha annunciato i suoi primi live negli stadi per l’estate 2022. Mengoni sarà, infatti, protagonista di due concerti eccezionali, un’esplosione di energia e condivisione con il suo pubblico, in una dimensione per lui fino ad ora inedita: MARCO NEGLI STADI sarà il 19 giugno 2022 allo Stadio San Siro di Milano e il 22 giugno 2022 allo Stadio Olimpico di Roma.
Il tour è organizzato e prodotto da Live Nation, i biglietti per le date di Milano e Roma sono disponibili per gli utenti My Live Nation e la vendita dei biglietti è aperta.
File.41: Borges - intervista

"A cosa serve" è il singolo del giovane artista, con il quale abbiamo realizzato l'ultima intervista di questa stagione
Chiudiamo la stagione delle interviste, che riprenderà a fine settembre, con Borges e il suo primo singolo "A cosa serve" (T-Recs Music).
«Certe canzoni sanno smuovere corde personali. Ti fanno guardare allo specchio per indurti a riflessioni che non sapevi vedere. A me è successo con questo brano. L’ho sentito dentro come un turbine, mi ha spettinato il cuore e fatto entrare nel mio labirinto. Ho trovato nuove uscite, nuovi tormenti ma soprattutto nuove speranze» racconta Borges, specificando: «Ho sempre amato i labirinti. Siamo continuamente dentro labirinti nella nostra vita. Usciamo ed entriamo, rincorsi e liberati dai nostri stessi demoni. La via d’uscita per me è stata la musica, è stata lei ad indicarmi la strada».
Il riferimento infatti è proprio Jorge Luis Borges, il poeta, saggista, narratore e filosofo tra i più alti esponenti della letteratura sudamericana, dallo stile ricco d’ispirazioni letterarie e apparizioni fantastiche. Nelle storie, in cui non si determina mai una trama chiara e netta, Borges conduce il lettore in una dimensione enigmatica, seducente: un labirinto di illusorie digressioni, sottintesi dove rispondenza e confusione fanno prendere forma a qualcosa che si delinea solamente con il tempo, leggendo e interpretando. I concetti che si ripetono sono quelli del tempo, dell’eternità e della memoria, visti a volte come grovigli inestricabili e altre come macigni.
Il riferimento infatti è proprio Jorge Luis Borges, il poeta, saggista, narratore e filosofo tra i più alti esponenti della letteratura sudamericana, dallo stile ricco d’ispirazioni letterarie e apparizioni fantastiche. Nelle storie, in cui non si determina mai una trama chiara e netta, Borges conduce il lettore in una dimensione enigmatica, seducente: un labirinto di illusorie digressioni, sottintesi dove rispondenza e confusione fanno prendere forma a qualcosa che si delinea solamente con il tempo, leggendo e interpretando. I concetti che si ripetono sono quelli del tempo, dell’eternità e della memoria, visti a volte come grovigli inestricabili e altre come macigni.
Borges, all’anagrafe Simone Coppi, a 4 anni inizia a suonare il piano, a 7 si avvicina al canto. Ha avuto modo di collaborare con diversi professori per poi incontrare all’età di 12 Luca Velletri che l’accompagnerà per molti anni. Parallelamente viene ammesso al liceo musicale di Latina “Alessandro Manzoni”, dove ha modo di coltivare la disciplina della musica colta. Da lì innumerevoli concorsi per l’Italia e concerti di beneficenza… un grande tour che tocca Napoli, Ortona, Asti, Viterbo, Roma e molte altre città italiane. Ma è nel giugno 2015 che viene scelto a Treviso, da una giuria e poi su iniziativa della soprano Cristina Franzin come coro secondo in occasione della “Traviata”. A 15 anni viene selezionato dal Maestro Leonardo de Amicis e partecipa all’ultima edizione di “Ti lascio una canzone” condotto da Antonella Clerici. Nel frattempo ha modo di portare in scena, nella scuola “Anfiteatro academy” alcuni musical come “West side story”, “Notre dame de Paris”, “La bella e la bestia”. Ad accompagnare la figura artistica di Borges ha contribuito anche l’attrice Clara Galante, con la quale ha potuto sperimentare e approfondire l’arte recitativa. Nel 2019 si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza scegliendo il corso “Letteratura musica spettacolo”.
La nostra intervista con Borges andrà in onda:
Venerdì 30 luglio alle 16:35 e martedì 3 agosto alle 10:10.
Tags
VxL 2021: grande successo per la finale

Nei prossimi giorni pubblicheremo le interviste che abbiamo realizzato durante la 24ma edizione di Voci per la Libertà
Con la vittoria dei Blindur e la premiazione dei Negramaro, si è chiusa l'edizione numero 24
La 24ma edizione di "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty" si è conclusa con un grande successo di pubblico. La presenza dei Negramaro, nello specifico dei due componenti Giuliano Sangiorgi e Andro Mariano, ha attirato moltissime persone in Piazzale Europa. Nonostante la loro esibizione sia avvenuta in apertura, subito dopo l'opening act della bravissima Agnese Valle, gli spettatori hanno seguito con interesse la gara degli emergenti anche dopo la conclusione del gruppo salentino.
La qualità musicale quest'anno è stata notevole e non è stato semplice per la giuria selezionare i vincitori. A portare a case il Premio Amnesty Emergenti sono stati i Blindur: la loro "3000x" è la canzone che più ha convinto, nonostante le differenze di voti tra i concorrenti fossero veramente risicate.
A chiudere la serata, una sessione di canzoni dell'eclettica Roberta Giallo.
Il Premio della Critica è andato a Donix, quello della Giuria Popolare a Oliviaxx. Il rapper siciliano Picciotto ha ricevuto il Premio Indiediffusione. Il Premio Web, invece, è stato assegnato agli Aftersat.
Tutti i finalisti, pertanto, hanno ottenuto un riconoscimento.
La presenza del portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, ha permesso di tornare più volte a parlare di diritti umani e la presenza sul palco della sagoma di Patrick Zaki è stata emblematica del vero significato di questo festival.
Poche ora prima, in serata, durante una conferenza stampa aperta al pubblico prenotato, il Premio Amnesty è stato ufficialmente consegnato ai Negramaro per il loro brano "Dalle mie parti", un'intensa e struggente canzone dedicata a chi attraversa il mare per cercare una vita migliore. Qui trovate la registrazione della conferenza.
L'appuntamento è tra un anno, per continuare la bellissima avventura di questo festival di musica e diritti umani.
La qualità musicale quest'anno è stata notevole e non è stato semplice per la giuria selezionare i vincitori. A portare a case il Premio Amnesty Emergenti sono stati i Blindur: la loro "3000x" è la canzone che più ha convinto, nonostante le differenze di voti tra i concorrenti fossero veramente risicate.
A chiudere la serata, una sessione di canzoni dell'eclettica Roberta Giallo.
Il Premio della Critica è andato a Donix, quello della Giuria Popolare a Oliviaxx. Il rapper siciliano Picciotto ha ricevuto il Premio Indiediffusione. Il Premio Web, invece, è stato assegnato agli Aftersat.
Tutti i finalisti, pertanto, hanno ottenuto un riconoscimento.
La presenza del portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, ha permesso di tornare più volte a parlare di diritti umani e la presenza sul palco della sagoma di Patrick Zaki è stata emblematica del vero significato di questo festival.
Poche ora prima, in serata, durante una conferenza stampa aperta al pubblico prenotato, il Premio Amnesty è stato ufficialmente consegnato ai Negramaro per il loro brano "Dalle mie parti", un'intensa e struggente canzone dedicata a chi attraversa il mare per cercare una vita migliore. Qui trovate la registrazione della conferenza.
L'appuntamento è tra un anno, per continuare la bellissima avventura di questo festival di musica e diritti umani.

(gm - nelle foto, nell'ordine: i Negramaro, i Blindur, Donix, Oliviaxx, Picciotto, gli Aftersat)
Tags
Vxl 2021: i Blindur trionfano negli emergenti

Premio Amnesty: Blindur vince il premio assoluto, Donix quello della critica. I Negramaro ritirano il Premio Big per "Dalle mie parti"
La 24a edizione del Premio Amnesty nella sezione Emergenti ha visto trionfare Napoli: a Blindur con il brano “3000x” è andato il premio assoluto e a Donix con “Siriana” quello della critica, in una finale che ha visto in gara anche gli Aftersat, pure loro partenopei, con “Sanpapiè”, Olivia xx da Viterbo con “Solo una figlia” (che ha portato a casa il premio del pubblico) e Picciotto da Palermo con “Bimbi” (che si è aggiudicato il Premio Indieffusione).
La finale del contest che premia le canzoni sui diritti umani si è svolta domenica sera, nella giornata conclusiva del festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, iniziato il 17 luglio ad Adria e proseguito dal 22 al 25 luglio a Rosolina mare .
Protagonisti della giornata sono stati anche i Negramaro, che hanno ricevuto il Premio per la sezione Big, grazie alla canzone “Dalle mie parti”, e si sono esibiti sul palco di piazzale Europa.
Nel pomeriggio invece si è svolto un incontro con il portavoce di Amnesty Riccardo Noury, il Sindaco di Rosolina Franco Vitale, il direttore artistico del festival Michele Lionello, la rappresentante del Cospe Alessia Giannoni e due membri dei Negramaro, Giuliano Sangiorgi e Andro Mariano.
Sangiorgi, autore del pezzo vincitore, ha detto: “Avrei forse voluto chiamare questa canzone ‘Dialogo tra un essere umano e un migrante’. Le vite in mare vanno salvate. Stiamo togliendo l’ultimo barlume di umanità a queste persone. La nostra mano tesa verso di loro è questa canzone”.
Sulla vittoria ha aggiunto: “Non mi sembra vero di aver vinto un premio così grande come il Premio Amnesty. Quando ho saputo della vittoria ho detto “ce l’ho fatta”. Ce l’ho fatta non a vincere ma a far arrivare una canzone di questo tipo. Le canzoni per noi sono dei contenitori in cui ognuno mette quel che vuole, possono anche essere travisate e questo è anche giusto, ma le canzoni non sono solo sull’amore a due, dentro può esserci anche l’amore infinito. Questo riconoscimento è importante anche per questo. È l’emblema di un percorso fatto dai Negramaro. È l’aver fatto capire che le canzoni non sono solo canzonette. Abbiamo vinto una scommessa fatta 30 anni fa. Io fra l’altro al liceo avevo il diario di Amnesty International.
Ho sempre sognato di dire la mia ed il mio posto per dirla è una canzone. A chi ci dice che dobbiamo cantare e non fare politica rispondo che è la canzone il nostro posto, il posto dove dire certe cose. Se qualcuno vuole risponderci lo faccia con una canzone”.
Andro Mariano ha da parte sua spiegato che “quando è arrivato questo brano sono rimasto molto colpito, mi sembrava davvero qualcosa di nuovo. Ascoltandolo e cercando di vestirlo in maniera adeguata ogni volta mi emozionavo. E continua ad emozionarmi. Per la prima volta Giuliano ci ha messo davanti a una fotografia bella nitida di due mondi, due mondi che in realtà dovrebbero essere uno solo. Perché oggi purtroppo l’odio è la strada più facile da percorrere”.
Il filo conduttore del festival è stato il sessantesimo anniversario di Amnesty International, mentre media partner ufficiale è stata Rai Radio1, che ha anche proposto vari collegamenti in diretta dal festival.
La conduzione delle serate era affidata a Savino Zaba e Carmen Formenton. Fra gli ospiti di “Voci per la libertà” ci sono stati Yo Yo Mundi, H.E.R., Vallanzaska, Giulio Wilson, Francesca Incudine, Agnese Valle ed il progetto Jonathan Livingston, mentre le finali della sezione Emergenti del Premio Amnesty ha visto in gara anche Innocente, Ozora e Miriam Ricordi. A completare il programma, gli aperitivi pomeridiani fra musica e parole, la proiezione di “Candle in barbed wire“, un docufilm con regia di Fabio Masi sui sessant’anni di battaglie di Amnesty International per la difesa dei diritti umani e due mostre: “60 volti per 60 anni” di Gianluca Costantini e “Free Patrick Zaki: prisoner of conscience”, concorso internazionale.
La prestigiosa e folta giuria tra semifinali e finale era composta da: Claudio Agostoni (Radio popolare), Giò Alajmo (Spettakolo.it), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Cesarotti (Amnesty Italia), Francesca Corbo (Amnesty Italia), Nicola Dalla Pasqua (Amnesty International Veneto), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (giornalista e operatore culturale), Daniela Esposito (ufficio stampa), Roberta Giallo (cantautrice), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Gianluca Mura (Radio41), Riccardo Noury (portavoce Amnesty International Italia), Mattia Pace (manager musicale), Angelo Pangrazio (giornalista), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Irene Pederzini (Ala Bianca), Francesco Pozzato (Voci per la Libertà), Silvia Rotelli (Inalienabile, musica e diritti umani), Adila Salah (Indieffusione/Noise Symphony), Giordano Sangiorgi (MEI e Rete dei festival), Marcella Sullo (Rai Radio1), Agnese Valle (cantautrice e vocal coach).
Un’iniziativa di: Associazione Voci per la Libertà, Amnesty International Italia, Comune di Adria, Comune di Rosolina.
Con il contributo di: CGIL Rovigo, CISL Padova e Rovigo.
Partner tecnici: ARS audio & light, Idee Grafiche, Press4All, Mei - Meeting degli Indipendenti, OPS Group, Rete dei Festival, Studioartax, Pro Loco Rosolina.
Media partner: Rai Radio1, FunnyVegan, ViaVaiNet, Collettiva, Noise Symphony, Indieffusione, Radio Popolare, Radio 41.
(Ufficio stampa: Monferr’Autore)
Tags
VxL 2021: la gara continua

Si esibiscono altri cinque semifinalisti. Ospiti gli Yo Yo Mundi
Seconda semifinale di Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty, iniziata nel tardo pomeriggio con la presentazione del volume "Francesco De Gregori. I testi. La storia delle canzoni", del quale racconta l'autore Enrico Deregibus, intervistato da Duccio Pasqua di Rai Radio 1. I Marmaja, già vincitori del festival qualche anno fa, accompagnano le parole con intermezzi musicali.
Alle 21:30 parte la serata, con l'opening act di Francesca Incudine, cantautrice molto apprezzata, vincitrice del premio Tenco per il miglior album in dialetto.
Alle 21:30 parte la serata, con l'opening act di Francesca Incudine, cantautrice molto apprezzata, vincitrice del premio Tenco per il miglior album in dialetto.
Il primo ad esibirsi è il leccese Innocente, che con la sua "Tempo binario" denuncia le discriminazioni di genere. Segue il deciso rock degli Ozora, band torinese: "Vista mare" parla degli sbarchi. Tutta targata Napoli la tripletta finale: Donix e il suo sound elettronico con "Siriana", gli Aftersat e la loro "Sanpapié", brano con il quale si aggiudicano il Premio Web e, infine, i Blindur con "3000x".
Ancora una volta, negli spazi tra un artista e l'altro, Savino Zaba e Carmen Formenton invitano sul palco i rappresentanti di Amnesty Italia per parlare di temi legati ai diritti umani, il faro di tutta la manifestazione.
La parola passa alla giuria, mentre sul palco arriva la band ospite della serata: sono gli Yo Yo Mundi, gruppo storico e amatissimo, che regalano al pubblico una bella selezione delle loro canzoni.
Al termine, vengono annunciati i cinque finalisti tra i quali sarà scelta la canzone del Premio Amnesty Emergenti: sono Blindur, Olivia xx, Picciotto, Donix e gli Aftersat.
Oggi il gran finale di questa bella edizione 2021, durante la quale sarà consegnato il Premio Amnesty ai Negramaro per la loro "Dalla mia parte".
Ancora una volta, negli spazi tra un artista e l'altro, Savino Zaba e Carmen Formenton invitano sul palco i rappresentanti di Amnesty Italia per parlare di temi legati ai diritti umani, il faro di tutta la manifestazione.
La parola passa alla giuria, mentre sul palco arriva la band ospite della serata: sono gli Yo Yo Mundi, gruppo storico e amatissimo, che regalano al pubblico una bella selezione delle loro canzoni.
Al termine, vengono annunciati i cinque finalisti tra i quali sarà scelta la canzone del Premio Amnesty Emergenti: sono Blindur, Olivia xx, Picciotto, Donix e gli Aftersat.
Oggi il gran finale di questa bella edizione 2021, durante la quale sarà consegnato il Premio Amnesty ai Negramaro per la loro "Dalla mia parte".

(gm)
Tags
File.41: Ivan Comar - intervista

"Sotto il sole" è una canzone estiva, perfetta da ascoltare in questo periodo
Il cantautore udinese Ivan Comar sarà nostro ospite per presentarci il suo nuovo singolo. Un brano estivo che è frutto della voglia e del bisogno di rinascita dopo i lunghi mesi di lockdown. Un inno alla gioia, alla spensieratezza, al ritrovarsi tutti assieme in una vita nuova ma normale.
“Sotto il sole” è una brillante ballad estiva che ispira simpatia al primo ascolto. Tanti gli ingredienti vincenti: la spiaggia, le stories di Instagram, accenti spostati per esigenze metriche che rimandano alle più belle e famose hit degli 883, e un interprete dalla faccia pulita, che sogna in grande vestendo con convincente semplicità i panni di una vita normale.
Il singolo è accompagnato da un videoclip (regia di Angelo Capozzi scorrevole e coinvolgente, in cui Ivan Comar indossa la maglietta del bagnino con su scritto "Salvataggio", per darci una speranza in questa strana estate.
La nostra intervista con Ivan Comar andrà in onda:
Lunedì 26 luglio alle 16:35 e giovedì 29 luglio alle 10:10.
VxL 2021: la prima serata

Iniziata a Rosolina Mare la nuova edizione del Festival dei diritti umani
E' partita ieri a Rosolina Mare la nuova edizione di Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty, condotta come da tradizione da Savino Zaba e Carmen Formenton. Anche quest'anno, sul palco di Piazzale Europa abbiamo assistito alla prima competizione per il Premio Amnesty Emergenti.
Serata calda ma non troppo, fattore che ha contribuito a portare molto pubblico.
Dopo un aperitivo alle 18:30 con la musica della cantautrice Roberta Giallo (che, assieme a Marco Cavalieri, ha presentato il suo libro "Web Love Story"), la serata di è aperta con i giovanissimi Jonathan Livingston, un progetto musicale di alcuni studenti curato dal direttore artistico Michele Lionello.
Quindi la gara: inizia Miriam Ricordi, pescarese. “Siamo sordi davvero” prende come rieferimento l'Albertone nazionale per citare i ben noti vizi degli italiani. Picciotto, rapper siciliano che gode già di una certa notorietà, ha scelto come canzone rappresentativa "Bimbi", sul tema dell'infanzia compromessa. Chiude Olivia xx con "Solo una figlia", denuncia delle violenze domestiche.
Dopo un aperitivo alle 18:30 con la musica della cantautrice Roberta Giallo (che, assieme a Marco Cavalieri, ha presentato il suo libro "Web Love Story"), la serata di è aperta con i giovanissimi Jonathan Livingston, un progetto musicale di alcuni studenti curato dal direttore artistico Michele Lionello.
Quindi la gara: inizia Miriam Ricordi, pescarese. “Siamo sordi davvero” prende come rieferimento l'Albertone nazionale per citare i ben noti vizi degli italiani. Picciotto, rapper siciliano che gode già di una certa notorietà, ha scelto come canzone rappresentativa "Bimbi", sul tema dell'infanzia compromessa. Chiude Olivia xx con "Solo una figlia", denuncia delle violenze domestiche.
Tra una sessione musicale e l'altra, non sono mancati gli spazi dedicati alla sensibilizzazione sui temi dei diritti umani.
Finale con il concerto dell'eclettica H.E.R., vincitrice dell'edizione dell'anno scorso che, con la sua consueta energia, ha portato sul palco alcune delle sue canzoni più significative.
Finale con il concerto dell'eclettica H.E.R., vincitrice dell'edizione dell'anno scorso che, con la sua consueta energia, ha portato sul palco alcune delle sue canzoni più significative.

(gm)
Tags
I Coldplay annunciano Music Of The Spheres

Il nuovo album uscirà il 15 ottobre 2021 e conterrà 12 tracce
I Coldplay annunciano oggi l’uscita del nuovo album, Music Of The Spheres.
Il nono album della band uscirà il 15 ottobre. L’album, prodotto da Max Martin, è stato annunciato dalla band su Instagram con una nota scritta a mano insieme ad un album trailer (disponibile su YouTube) che unisce una sorta di viaggio cosmico animato attraverso i pianeti dell’universo rappresentato sulla copertina dell’album con brevi estratti delle 12 canzoni che lo compongono.
Nel post scritto dalla band c’è anche un ulteriore elemento collegato al mondo sci-fi racchiuso nella frase 'Everyone is an alien somewhere' (ognuno è alieno da qualche parte) e si fa riferimento anche all’uscita, venerdì prossimo, di una traccia dell’album intitolata Coloratura, seguita da un nuovo singolo a settembre.
Lo scorso maggio la band ha pubblicato il singolo Higher Power – il primo estratto da Music Of The Spheres – che ha superato il 160 milioni di stream e che è rimasto al vertice della classifica radiofonica italiana per ben 6 settimane.
La band ha anche rivelato la tracklist dell’album, con 5 delle 12 tracce rappresentate da emoji.
Di seguito gli altri sette titoli della tracklist di Music Of The Spheres, ovvero Higher Power, Humankind, Let Somebody Go, People Of The Pride, Biutyful, My Universe, Coloratura.
(comunicato Warner Music a cura di M.Capitale)
File.41: Senhit - intervista

Con l'energica artista ascolteremo "Adrenalina", il brano dell'ESC 2021 con il featuring di Flo Rida
Torna a trovarci Senhit, reduce dall'energica esibizione sul palco dell'Eurovision Song Contest 2021 a Rotterdam dove, assieme al rapper statunitense Flo Rida ha presentato la sua "Adrenalina" in rappresentanza di San Marino.
Sul palco dell'ESC 2021 con Flo Rida e 4 ballerini (Ilaria Cavola, Stefano Ferrari, Patrizio Ratto, Lucrezia Stopponi), Senhit ha incantato gli spettatori con il brano “Adrenalina” e la scenografia ricercata, composta da ledwall coloratissimi, omaggio al mondo pop di Cattelan, e fuochi d'artificio.
“Adrenalina” ha uno stile internazionale in cui si fondono electro pop, suoni latini e anche strumenti particolari che provengono dall’eritrea, terra di origine di Senhit, ovvero il keberö (tamburo) e il krar (chitarra). Sulle strutture armoniche ricercate si muovono la voce grintosa di Senhit e le barre di Flo Rida, il ritornello rimane in testa e un ritmo coinvolgente fa crescere…l’adrenalina!
Alla guida dello staff artistico di altissimo livello c’è l’eclettico direttore artistico Luca Tomassini, con la consulenza dell’esclusivo stylist Simone Guidarelli.
Senhit è conosciuta dai suoi fan come “Freaky Queen”, dal titolo del suo progetto “Freaky Trip to Rotterdam”, un viaggio virtuale attraverso la storia dei brani più caratteristici delle passate edizioni di Eurovision, narrata con 12 video – tutti con la regia di Luca Tommassini – pubblicati mensilmente a partire dall’annullamento dell’edizione 2020 dell’ESC. Il filo conduttore di questi video è stata la volontà di combattere ogni pregiudizio, mettendo in scena i freaky, i disadattati, le minoranze per testimoniare l’importanza della libertà individuale.
Abbiamo incontrato Senhit per parlare del singolo e di molto altro. L'intervista andrà in onda:
Mercoledì 21 luglio alle 16:35 e sabato 24 luglio alle 10:10. Stay tuned... anche con Senhit!
“Adrenalina” ha uno stile internazionale in cui si fondono electro pop, suoni latini e anche strumenti particolari che provengono dall’eritrea, terra di origine di Senhit, ovvero il keberö (tamburo) e il krar (chitarra). Sulle strutture armoniche ricercate si muovono la voce grintosa di Senhit e le barre di Flo Rida, il ritornello rimane in testa e un ritmo coinvolgente fa crescere…l’adrenalina!
Alla guida dello staff artistico di altissimo livello c’è l’eclettico direttore artistico Luca Tomassini, con la consulenza dell’esclusivo stylist Simone Guidarelli.
Senhit è conosciuta dai suoi fan come “Freaky Queen”, dal titolo del suo progetto “Freaky Trip to Rotterdam”, un viaggio virtuale attraverso la storia dei brani più caratteristici delle passate edizioni di Eurovision, narrata con 12 video – tutti con la regia di Luca Tommassini – pubblicati mensilmente a partire dall’annullamento dell’edizione 2020 dell’ESC. Il filo conduttore di questi video è stata la volontà di combattere ogni pregiudizio, mettendo in scena i freaky, i disadattati, le minoranze per testimoniare l’importanza della libertà individuale.
Abbiamo incontrato Senhit per parlare del singolo e di molto altro. L'intervista andrà in onda:
Mercoledì 21 luglio alle 16:35 e sabato 24 luglio alle 10:10. Stay tuned... anche con Senhit!
Tags
File.41: Lidia Schillaci - intervista

"Ali nuove", un singolo per ballare e un inno alla libertà
"Ali nuove" pronte per il decollo di Lidia Schillaci, che colora l’estate ed il mercato discografico con un brano travolgente, solare e pieno di energia davvero esplosiva. Si tratta del primo lavoro discografico dell’artista distribuito da Artist First, con etichetta Puntoeacapo, prodotto da Gianfaby Production e da Puntoeacapo srl con musica di Lidia Schillaci, testo di Marieva (Enza Cirillo), produzione artistica di Christian Rigano e supervisione al progetto di Pippo Kaballà.
Il brano disegna al meglio le doti interpretative di Lidia e segna un “nuovo inizio” dell’artista. Impossibile ascoltare "Ali nuove" restando fermi: il ritmo incalzante sin dalle prime note porta a ballare, coinvolge e trascina in una ritrovata felicità, attraverso un sound che si ispira alle sonorità delle hit anni Ottanta.
“È una canzone che comunica la voglia di essere totalmente se stessi - commenta Lidia - ma soprattutto parla della forza ritrovata per uscire più forti di prima da situazioni difficili. La nascita di questo brano ha qualcosa di speciale: è stato scritto in un periodo buio e ha trovato la sua realizzazione quando ho incontrato Pippo Kaballà ed Enza Cirillo. Dopo aver scoperto di aver contratto il Covid prima io, poi Pippo ed Enza (con cui ero stata a stretto contatto) abbiamo trascorso un mese uniti dalla preoccupazione della malattia, un momento di inquietudine che non dava spazio a nient’altro se non alla paura, dopo la guarigione Enza mi ha fatto ripensare a quella canzone, alle parole che aveva scritto di getto. In quel testo sembrava esserci qualcosa di magico, quasi una premonizione che raccontava la voglia di correre fuori casa dopo il buio e la chiusura, sentendosi pronti a volare lontano con un paio di ali nuove.
È nata "Ali nuove"che ha per noi (e forse per tutti in un momento come questo) un senso più profondo, un’energia speciale che sentiamo ogni volta che l’ascoltiamo”.
Un inno che racconta una rinnovata libertà, la voglia di ripartire verso mete inesplorate, fuori e dentro di sé, lo stare insieme e sorridere alla vita sentendosi liberi di essere ciò che si è, fortificati dall’aver superato grandi difficoltà. Arriva l’estate che porta la speranza di poter ricominciare a volare verso sogni che sembravano ormai irrealizzabili e impossibili. Il messaggio coinvolge tutti perché, dopo questo lungo tempo buio della pandemia, c’è bisogno di volare verso una nuova vita o più semplicemente verso una nuova spiaggia, un nuovo amore.
Il singolo è accompagnago da un video - diretto dal regista siciliano Claudio Colomba – che vede protagonista Lidia: è un vero e proprio cortometraggio che mostra la bellezza dei paesaggi siciliani e fa respirare il senso di libertà che si prova nel viverli intensamente. Un viaggio tra amiche lungo un percorso che fa scoprire quanto sia bello vivere, godendosi la gioia che nasce da momenti semplici, essenziali, ricchi di sorrisi, amicizia e senso dell’avventura.
Un’auto, le amiche, la strada, il viaggio, il mare e Sicilia vista da altre prospettive. Una solarità che accompagna visivamente il brano in modo trascinante.
Il brano disegna al meglio le doti interpretative di Lidia e segna un “nuovo inizio” dell’artista. Impossibile ascoltare "Ali nuove" restando fermi: il ritmo incalzante sin dalle prime note porta a ballare, coinvolge e trascina in una ritrovata felicità, attraverso un sound che si ispira alle sonorità delle hit anni Ottanta.
“È una canzone che comunica la voglia di essere totalmente se stessi - commenta Lidia - ma soprattutto parla della forza ritrovata per uscire più forti di prima da situazioni difficili. La nascita di questo brano ha qualcosa di speciale: è stato scritto in un periodo buio e ha trovato la sua realizzazione quando ho incontrato Pippo Kaballà ed Enza Cirillo. Dopo aver scoperto di aver contratto il Covid prima io, poi Pippo ed Enza (con cui ero stata a stretto contatto) abbiamo trascorso un mese uniti dalla preoccupazione della malattia, un momento di inquietudine che non dava spazio a nient’altro se non alla paura, dopo la guarigione Enza mi ha fatto ripensare a quella canzone, alle parole che aveva scritto di getto. In quel testo sembrava esserci qualcosa di magico, quasi una premonizione che raccontava la voglia di correre fuori casa dopo il buio e la chiusura, sentendosi pronti a volare lontano con un paio di ali nuove.
È nata "Ali nuove"che ha per noi (e forse per tutti in un momento come questo) un senso più profondo, un’energia speciale che sentiamo ogni volta che l’ascoltiamo”.
Un inno che racconta una rinnovata libertà, la voglia di ripartire verso mete inesplorate, fuori e dentro di sé, lo stare insieme e sorridere alla vita sentendosi liberi di essere ciò che si è, fortificati dall’aver superato grandi difficoltà. Arriva l’estate che porta la speranza di poter ricominciare a volare verso sogni che sembravano ormai irrealizzabili e impossibili. Il messaggio coinvolge tutti perché, dopo questo lungo tempo buio della pandemia, c’è bisogno di volare verso una nuova vita o più semplicemente verso una nuova spiaggia, un nuovo amore.
Il singolo è accompagnago da un video - diretto dal regista siciliano Claudio Colomba – che vede protagonista Lidia: è un vero e proprio cortometraggio che mostra la bellezza dei paesaggi siciliani e fa respirare il senso di libertà che si prova nel viverli intensamente. Un viaggio tra amiche lungo un percorso che fa scoprire quanto sia bello vivere, godendosi la gioia che nasce da momenti semplici, essenziali, ricchi di sorrisi, amicizia e senso dell’avventura.
Un’auto, le amiche, la strada, il viaggio, il mare e Sicilia vista da altre prospettive. Una solarità che accompagna visivamente il brano in modo trascinante.
Vocalist (Ramazzotti, Elisa), protagonista di successi televisivi (Operazione Trionfo, Ballando con le stelle, Tale e quale Show), Lidia Schillaci possiede una voce duttile e potente, della quale il pubblico si è innamorato nel corso degli anni.
La nostra intervista con Lidia andrà in onda:
Martedì 20 luglio alle 16:35 e venerdì 22 luglio alle 10:10. Stay tuned... anche con Lidia Schillaci!