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Maggio 2021

File.41: Azzurra - intervista

Azzurra - Tropicale

E' in rotazione radiofonica “Tropicale”, il brano che ascolteremo con la cantautrice

Voce calda e decisa, immagini crude e groove coinvolgente arrivano dritto al cuore di chi ha un ricordo che non scorda: questo è “Tropicale”, nuova release di Azzurra, un brano introspettivo e viscerale immerso in un sound neo-soul. Il titolo da una parte fa riferimento ad una pioggia intensa sotto alla quale siamo impotenti come di fronte ad un forte dolore; dall’altra parte, indica anche un sole equatoriale che scalda anche le ferite più profonde. Così come un temporale non può essere fermato, la sofferenza non va evitata. Non vale la pena lottare contro una tempesta di emozioni, ma ha senso trovare riparo in se stessi e prendersi cura delle proprie ferite.
«“Tropicale” è un’operazione a cuore aperto: trasformare in musica un momento di buio mi ha aiutato a riscoprire me stessa – spiega Azzurra a proposito del nuovo brano – Infatti, anche se parlo di dolore, sono un’ottimista di natura e inconsciamente ho aggiunto una nota positiva alla fine del brano. Anche se non è facile accettare la fine, credo che ogni viaggio si chiuda perché è arrivato il momento del capolinea, anche se in quel momento ci rifiutiamo di vederlo. Come dico nel bridge, non mi vergogno delle lacrime perché vuol dire che ho dato rispetto e importanza al tempo passato insieme. Tutti noi abbiamo una ferita da custodire e per quanto ci abbia fatto male è anche la nostra prova di forza e resilienza».
Abbiamo incontrato Azzurra per un'intervista che andrà in onda:
Martedì 1 giugno alle 16:35 e venerdì 4 giugno alle 10:10.
 

File.41: Gheri - intervista

Gheri - Lulluby

“Lullaby”, il nuovo singolo con il feat. di Nesy, scritto con Lorenzo Santangelo

"Lullaby" è una ballata dai sapori Midwest e racconta dei rapporti umani che con i loro affetti ci danno la forza di attraversare questo momento buio e finalmente vedere una nuova luce. Torna con noi Gheri per presentarcelo.
Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito: «Il titolo del brano letteralmente vuol dire "Ninna Nanna" in inglese. Come tutte le Ninna Nanna nell' 800 si cantava ai bambini per farli stare tranquilli quando fuori imperversava un temporale. Poi nel tempo il termine ha cambiato accezione fino a significare una ballata dai toni concilianti, confortanti, consolatori. Ho usato questo titolo, questa veste di arrangiamento con il suo portamento ritmico per conferire sotto traccia nell'ascolto questa sensazione di conforto. Il duetto con Nesy presente nel brano è fortemente voluto a rimarcare il bisogno di ritornare a stringersi, amarsi, abbracciarsi, prendersi per mano l'uno con l'altro (gesti oggi clandestini). Essi sono il rifugio, la forza, il salvacondotto per attraversare questa tempesta. Il brano è un augurio a tornare a vivere».
Gheri inizia a suonare la batteria e il pianoforte in giovane età e a 18 anni si avvicina alla chitarra acustica e alla scrittura. Si trasferisce a New York dove per un anno fa esperienze in campo musicale e l'anno successivo parte per Dublino come musicista di strada.
Da un incontro fortunato con Paul Mooran (maestro di batteria di Lawrance "Larry" Mullen batterista degli U2) nasce una collaborazione formativa che lo fa avvicinare al folk.
L’anno dopo si trasferisce in Colorado dove inizia il suo amore per il Southern Rock. Tornato a casa continua a scrivere.
Successivamente viene chiamato da Zucchero con cui inizia una forte collaborazione nella realizzazione dell'album "Fly" ed è co-autore del brano "Quanti anni ho". Collabora con Guido Elmi (produttore di Vasco Rossi Collabora nell’ Album "Chocabeck" di Zucchero di cui è autore del brano "Oltre le rive". Nel frattempo si trasferisce a Roma dove frequenta per tre anni, grazie ad una borsa di studio, la scuola di recitazione per il cinema “Actor ‘s Studio"
Nel 2016 ha realizzato il suo primo album “Generazione 0” prodotto da Luciano Luisi (Zucchero e Ligabue).  Nel 2017 apre i 12 concerti all’Arena di Verona di Zucchero “Black Cat World Tour” e nel 2018 riconferma la presenza come “Openig Tour“  nelle 10 date nei Palasport  del Tour Mondiale “Wanted Tour”. A dicembre 2019 inizia  come produttore e arrangiatore al suo nuovo progetto con sonorita’ folk insieme a Lorenzo Santangelo C/O autore e Sandro Paoli C/O arrangiatore Max Marcolini  Supervisione artistica mix.
Nell’ aprile 2020 la regista spagnola Sonia Madrid ha realizzato un docufilm sulla pandemia Covid 19 dal titolo “Nuestras Voces” ed ha scelto come colonna sonora il brano “La Radio” scritto di Gheri. Il 23 Novembre 2020 esce in tutte le piattaforme il video del brano “Settembre” primo singolo di questo  nuovo progetto artistico.
La nostra intervista con Gheri andrà in onda:
Lunedì 31 maggio alle 16:35 e giovedì 3 giugno alle 10:10.
 

Ron: “Abitante di un corpo celeste” è il singolo del ritorno

Ron - Abitante di un corpo celeste

Il singolo anticipa il nuovo album (in uscita a fine anno)

Abitante di un corpo celeste” è la nuova canzone di Ron, uno dei protagonisti della nostra musica d’autore, tra i più sensibili, apprezzato dal pubblico e stimato da colleghi e addetti ai lavori.
In radio e sulle piattaforme digitali, il singolo è accompagnato da un videoclip diretto da Gianluca Calu Montesano.
Letteralmente “solare” fin dalle prime battute, “Abitante di un corpo celeste” è firmata dallo stesso Ron e da Guido Morra (autore di testi entrati nell’immaginario della gente, come I migliori anni della nostra vita, Storie di tutti i giorni, Che fantastica storia è la vita, solo per citarne tre). La canzone è stata prodotta da Ron e Maurizio Parafioriti, e realizzata in studio da Ron (chitarra acustica e voce) con Elio Rivagli (batteria), Roberto Gallinelli (basso), Nicola Costa (chitarra elettrica e 12 corde) e Alessandro Valle (pedal steel).
“Abitante di un corpo celeste” anticipa il nuovo album di inediti (in uscita per la fine di quest’anno), che è parte del progetto artistico legato ai 50 anni di attività di Ron, artista raffinato che vanta un repertorio vastissimo e tra i più belli della nostra musica cantautorale. Con il suo talento ed intuizioni compositive ha firmato molti successi (tuttora tra i più programmate nelle hit radio) inclusi quelli da lui scritti per grandi artisti, e stretto prestigiose collaborazioni.
(comunicato Red & Blue a cura di M. Stanzani)
 

File.41: Ivan Francesco Ballerini - intervista

Ivan Francesco Ballerini

Dall'album "Ancora libero", il nuovo singolo "Se sei triste"

Ivan Francesco Ballerini è tornato in scena dopo un esordio nel 2019 con un lavoro in bilico tra canzone e storia immersa nelle trame umane dei nativi americani. Questo nuovo lavoro, "Ancora libero", si stacca da quel mood e si ricopre di delicata raffinatezza cantautorale.
Questa volta la narrazione si sposta nel quotidiano, disamina personale e sociale, tra quel che è il mondo che ci vive attorno, ci misura, ci condiziona e quelle che sono ancora le nostre libertà. L'amore diviene cardine e punto di riferimento per tanta parte dell'ispirazione lirica del disco.
Numerose le mani e le voci narranti di questo suono pulito e di semplice umiltà, dagli arrangiamenti guidati da Alberto Checcacci alle visioni di Nedo Baglioni che torna anche a firmare la produzione video di questo disco.
Si riconferma anche la squadra della RadiciMusic Records di Firenze che darà vita anche a diverse preziose release in vinile, edizioni limitate e arricchite anche da inserti a sorpresa che l'artista e la produzione sveleranno strada facendo.
La canzone d'autore leggera, impegnata di parole quotidiane e al tempo stesso scanzonata di un romantico appeal con cui affrontare la vita quotidiana. Questo suono di grande pop è inevitabilmente figlio di ascolti classici, decisamente in contro tendenza rispetto alle trasgressioni digitali dei tanti scenari indie di oggi.
Il terzo singolo estratto dal nuovo album “Ancora libero” è "Se sei triste", una canzone estrapolata da una filastrocca decisamente toccante. Narra di una nonna che raccomanda alla sua giovane nipote, di legare i suoi lunghi capelli. Così facendo la tristezza resterà intrappolata tra le lunghe trecce. Potrà scogliere i capelli soltanto quando “il vento del Nord soffia con forza”, in modo che sciogliendoli, la tristezza possa essere spazzata via dal vento… lontana.
La nostra intervista con Ivan Francesco Ballerini andrà in onda:
Mercoledì 26 maggio alle 16:35 e sabato 29 maggio alle 10:10.
 

Buon Compleanno Amnesty con “Jonathan Livingston Evolution”

Jonathan Livingston Evolution

Il 28 maggio per i 60 anni dell'organizzazione internazionale uno spettacolo nato da un progetto biennale su arte e diritti umani

Venerdì 28 maggio, giorno del 60° Anniversario della fondazione di Amnesty International, alle 18 sarà presentato il progetto artistico “Jonathan Livingston Evolution” dell’Istituto Primo Levi di Badia Polesine (Rovigo) con uno spettacolo tra musica, canto e danza, dedicato ai diritti umani.
Il progetto è frutto di un lavoro di due anni portato avanti da cento ragazzi dell’Istituto grazie al sostegno del Mibac e di SIAE, nell’ambito del programma “Per chi crea” e alla collaborazione con l’Associazione Voci per la Libertà. Il Primo Levi di Badia Polesine è stato l’unico istituto in provincia di Rovigo a vincere questo bando nazionale, che finanzia progetti volti al rafforzamento della formazione e della promozione culturale nelle scuole pubbliche italiane. In questo caso si è focalizzata l’attenzione degli studenti sulla comprensione, sulla fruizione e sulla sensibilizzazione alla musica come strumento di valorizzazione dell’amicizia tra i popoli e del dialogo interculturale.
Costituito da cinque moduli formativi e da diversi momenti di promozione culturale, il progetto ha avvicinato gli studenti alla musica facendo sì che fossero proprio loro i protagonisti, promotori e realizzatori di alcuni brani, spettacoli ed esibizioni.
Il lavoro ha dato vita ad un cd con quattro brani: un inedito, “Tutta questa libertà”, e tre cover: “Knockin’ On Heaven’s Door” di Bob Dylan, “Oronero” di Giorgia (scritta da Emanuel Lo Iacono), “Zombie” dei Cranberries (scritta da Dolores O'Riordan). Il cd è accompagnato dal videoclip, realizzato da Andrea Artosi, di “Tutta questa libertà”, la canzone composta dagli studenti.
Grazie al bando vinto, i ragazzi si sono recati a Sermide allo studio di registrazione Sonic Design di Marco Malavasi per registrare i brani: un’esperienza unica che li ha resi dei veri e propri artisti. Coadiuvati dai maestri della scuola musicale Lab 105 e coordinati dall’associazione Voci per la Libertà, oltre che proporre delle cover i ragazzi hanno appunto composto un vero e proprio brano inedito, imparando le basi di come si scrive un testo, una melodia, un giro di accordi, un ritmo per una canzone.
Fare del bene divertendosi”: questo il motto che accompagna i ragazzi la cui soddisfazione raddoppia, pensando che il loro impegno e il loro sacrificio sono destinati non solo al puro divertimento, ma possono aiutare le persone meno fortunate di loro. “Jonathan Livingston Evolution” è dedicato infatti ad Amnesty International e ai valori promossi nella Dichiarazione universale dei diritti umani.
Venerdì 28 maggio lo spettacolo dal vivo, intitolato “Buon compleanno Amnesty”, verrà trasmesso in streaming sulle pagina Facebook e sui canali YouTube dell'Istituto e di Voci per la Libertà. Durante l’evento si alterneranno le performance dal vivo degli studenti e gli interventi del Dirigente Scolastico, di Amnesty International Italia e dell’associazione Voci per la Libertà.
 

File.41: Daniel Cosmic - intervista

Daniel Cosmic

Il singolo che ascolteremo con lui è "Marì"

Daniel Cosmic è pronto a tornare con nuova musica. Il nuovo singolo dal titolo “Marì”, uscito per The Akkademia (sempre parte della famiglia Visory Records) è tutto ciò che una traccia di Daniel possa offrire: un ritmo latino travolgente, con un tema passionale che riscalda l’ambiente e fa sognare. Il brano è dedicato ad una persona speciale (“Marì” per l’appunto) che conserverà sempre un posto nel cuore dell’artista, per la passione coinvolgente che ha caratterizzato il loro rapporto.
La produzione è affidata a Sedd, new entry nel roster della label romana, producer emergente con tendenza a utilizzare sound latini (da qui il perfetto connubio tra i due).
Daniel Piccirillo, classe 2001, ha iniziato a scrivere i primi testi a 13 anni tra le mura della sua cameretta. Il desiderio di far sentire la sua musica ad un pubblico più ampio lo porta ad esibirsi su palchi come quello di Tú sí que vales, catturando l’attenzione di Rudy Zerbi. Musicista e autore, scrive i suoi testi e suona la chitarra. Nel 2018 conquista il banco all’interno della scuola di Amici di Maria de Filippi, diventando ben presto idolo di molte teenager. Insieme ad Astol ha dato vita al duo di successo Dastol.
La sua carriera da solista lo porta a sviluppare un percorso reggaeton e a pubblicare diversi singoli di successo, con i quali colleziona decine di milioni tra streams e views sulle piattaforme digitali. Il suo profilo Instagram conta 200 mila follower ed è seguitassimo dagli ascoltatori dell’artista.
La nostra intervista con Daniel Cosmic andrà in onda:
Martedì 25 maggio alle 16:35 e venerdì 28 maggio alle 10:10.
 

Il trionfo a Rotterdam dei Måneskin

ESC 2021
COMUNICATO STAMPA

Vincono l’Eurovision Song Contest 2021 con il brano “Zitti e Buoni”. L'Italia vince dopo 31 anni

23 maggio 2021 - Trionfo Måneskin!!! Dopo aver portato sul podio del Festival di Sanremo la loro rivoluzione rock, vincono l’Eurovision Song Contest 2021 con il brano “Zitti e Buoni”.
Una vittoria memorabile e meritata che rimette l’Italia in testa con 524 voti al festival che vede 39 artisti in gara, dopo ben 31 anni dall’ultima volta, nel 1990.
Con “Zitti e Buoni”, vincitore del Festival di Sanremo e canzone più ascoltata al mondo su Spotify fra i brani in gara tra marzo e maggio 2021, i Måneskin con la loro energia hanno trasmesso il loro messaggio, semplice e diretto, senza fronzoli, ma molto incisivo, di grande libertà e voglia di lasciare il segno, anche in Europa. “Zitti e buoni” è uno statement, un pezzo che parla principalmente di redenzione e voglia di spaccare il mondo con la musica, una sfida contro i pregiudizi, tema centrale nelle produzioni del gruppo.
In questi giorni in cui si guarda al futuro della ripartenza dei live, da Rotterdam arriva un gran segnale per la musica. Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan sul palco dell’Ahoy Arena hanno mandato in visibilio il pubblico internazionale: primo gruppo italiano ad esibirsi, dopo oltre un anno di fermo, davanti a una platea in presenza, oltre che milioni di utenti collegati da tutto il mondo (in Italia la finale è stata trasmessa in diretta su Rai Uno).
La partecipazione e la vittoria all’Eurovision non solo sono un ulteriore riconoscimento per la band, ma dopo quest’anno così duro per la musica dal vivo, anche un grandissimo privilegio poiché ha permesso loro di tornare alla dimensione live,  quella per cui si sono fatti riconoscere a partire dagli inizi del loro percorso dalle strade di Roma fino al tour che li ha portati in tutta Italia e in Europa.
La direzione creativa dello staging dei Måneskin è stata dello studio milanese Giò Forma di Claudio Santucci, Cristiana Picco e Florian Boje, tra i più importanti esponenti del design di set e produzioni concertistiche e di eventi a livello internazionale. Insieme ai Måneskin, hanno immaginato una messa in scena in cui l’energia della band fosse al centro di tutto, con un gioco di luci, video e movimenti ad esaltare le peculiarità dei quattro componenti per esplodere poi sul finale con giochi pirotecnici ad amplificare la carica rock della performance.
Il look dei Måneskin è stato ancora una volta firmato Etro con outfit custom made studiati ad hoc per l’esibizione ad Eurovision, nati da un ormai consolidato dialogo e confronto tra la band con Veronica e Kean Etro.
Scritto e composto interamente dalla band“Zitti e Buoni” già doppio disco di platino con oltre 52 milioni di streaming, ha portato all’Eurovision l’attitudine del gruppo che con questo brano carico e le loro sonorità crude e distorte si sono distinti nella gara.
Il pezzo è accompagnato dal videoclip, diretto da Simone Peluso, vede Damiano, Victoria, Thomas e Ethan alternarsi sulla scena  interpretando con un’energia vigorosa il brano, tutto girato in un set minimal dove a risaltare è la musica attraverso la performance di ogni membro della band.
“Zitti e Buoni” fa parte dell’album “Teatro d’ira – Vol. I” (disco d’oro), il primo volume di un progetto più ampio che si svilupperà nel corso dell’anno e che racconterà in tempo quasi reale gli sviluppi creativi della band insieme alle prossime importanti esperienze, fra le quali anche questa dell’Eurovision. Un percorso ambizioso e in continuo divenire, partito con il primo singolo “Vent’anni” certificato disco di platino.  “Teatro d’ira - Vol. I”, che conta già oltre 113 milioni di streaming,  è stato registrato in presa diretta al Mulino Recording Studio di Acquapendente (VT), rimandando alle atmosfere analogiche dei bootleg anni ’70, con l’idea e la voglia di ricreare la dimensione live vissuta dal gruppo in Italia e in Europa nel loro primo lungo tour di 70 date sold out. Un disco tutto suonato, crudo, contemporaneo, capace di rappresentare lo stile e il sound della band.
Arrivato a distanza di due anni dalla pubblicazione de “Il ballo della vita”, doppio disco di platino, “Teatro d’ira - Vol. I” ha conquistato la posizione #6 nella Top 10 Global Album Debuts di Spotify, dopo aver debuttato in posizione #1 nella classifica album FIMI/Gfk e #1 nella classifica dei vinili più venduti ad una settimana dall’uscita.
I Måneskin il prossimo dicembre suoneranno dal vivo per la prima volta sui palchi dei più importanti palazzetti italiani, dove presenteranno il loro secondo album “Teatro d’ira - Vol. I” in un tour di 11 dateorganizzato e prodotto da Vivo Concerti. La band ha mandato sold out in pochissimo i concerti previsti al Palazzetto dello Sport di Roma (14 e 15 dicembre 2021) e del Mediolanum Forum di Assago (18 e 19 dicembre), a cui si è aggiunto un terzo show al palazzetto di Milano, previsto per il 22 marzo 2022. La tournée farà tappa il 20 marzo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO), il 26 marzo al PalaPartenope di Napoli, il 31 marzo al Nelson Mandela Forum di Firenze, il 3 aprile al Pala Alpitour di Torino, l’8 aprile al PalaFlorio di Bari e si concluderà nell’iconica Arena di Verona il 23 aprile 2022. Questo sarà un live evento che vedrà i Måneskin aprire la stagione dei grandi concerti 2022 dell’Arena.
Con 18 dischi di platino e 6 dischi d’oro i Måneskin oltre alle certificazioni discografiche, al successo nei live, questa sera aggiungono un tassello importante al loro percorso artistico e un riconoscimento internazionale con l’indimenticabile vittoria a Eurovision, rimettendo la musica italiana al centro attraverso il loro stile: una grande soddisfazione che il gruppo porta a casa senza scendere a compromessi con un brano che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo.
(comunicato stampa Words For You a cura di B. Mannelli)
 

I Måneskin vincono l'Eurovision Song Contest 2021!

Måneskin ESC

All'Ahoy Arena di Rotterdam, l'Italia torna a vincere il prestigioso contest europeo

Una finale con il fiato sospeso fino all'ultimo voto ma, alla fine, la vittoria è dei Måneskin. Seconda la Francia e terza la Svizzera.
Dopo il trionfo sanremese, la rock band italiana conquista anche l'Eurovision Song Contest con la loro "Zitti e buoni", portando a casa la manifestazione. Fondamentale il voto del pubblico, che ha ribaltato a favore dell'Italia il risultato.
Damiano, il carismatico frontman dei Maneskin, ha commentato a la vittoria all'Eurovision Song Contest urlando "Rock'n'roll never die". Il rock and roll non morirà mai. I Måneskin riportano l'Eurovision in Italia dopo 31 anni: sono i terzi artisti italiani a vincere la competizione europea dopo Gigliola Cinquetti nel 1964 e Toto Cutugno nel 1990.
 
Classifica ESC
 

File.41: Jack Jaselli - intervista

Jack Jaselli

"Se non ora quando" è il singolo tratto da "Torno a casa a piedi sessions”

Nostro ospite sarà Jack Jaselli, cantante, chitarrista e autore nato a Milano e cresciuto girando il mondo. Il singolo che ci presenterà è "Se non ora quando".Dopo la recente uscita del suo libro “Torno a casa a piedi”, accompagnato da un ep in digitale, Jack Jaselli torna con un inedito in italiano dal sound moderno dalle influenze elettro pop
"Se non ora quando" è un inno a trovare nel momento presente tutta la libertà di cui abbiamo bisogno. In un mondo sottosopra, in cui molte generazioni non riconoscono ciò che era stato promesso loro, “adesso” diventa il tempo perfetto per agire.
La metafora del viaggio e la partenza sono quelle dell’iniziare, del dare principio a un’idea o ad un percorso. "Non c’è momento migliore di ora per cambiare ciò che non sentiamo come giusto per noi" - dice Jack Jaselli.
Il 27 aprile è uscito per INRI l'EP di dal titolo “Torno a casa a piedi sessions” che prende il nome dal primo libro in uscita lo stesso giorno per DeAgostini. “Torno a casa a piedi”: il racconto di quaranta giorni, 800 chilometri, fatti da Jack con la chitarra in spalla, lungo la Via Francigena, da Pavia a Roma.
A chiusura del libro c'è un’appendice che parla del rapporto tra musica e cammino e un QR code con cui si può accedere a una playlist dove, oltre a trovare le canzoni citate nelle pagine, sono presenti tre nuove cover suonate e registrate da Jack e una nuova edizione di un suo brano dal titolo “Nonostante tutto”. Questi quattro brani costituiscono l’ Ep distribuito su tutte le piattaforme digitali.
La nostra intervista con Jack Jaselli andrà in onda:
Lunedì 24 maggio alle 16:35 e giovedì 27 maggio alle 10:10.
 

Levante in radio con “Dall’alba al tramonto”

Levante

A sorpresa, esce il nuovo brano che accompagna il terzo romanzo “E questo cuore non mente” in uscita l’8 Giugno

Due nuove produzioni artistiche per Levante, entrambe ruotano intorno ai grandi temi della fine e dell’inizio. Esce il nuovo brano “Dall’alba al tramonto”, una ballad ipnotica che ruota intorno a quelli che comunemente vengono ritenuti "poli opposti", come appunto, l'alba e il tramonto, il giorno e la notte, l’inizio e la fine, e tutti quegli estremi che in realtà implicano per loro natura una condizione di reciprocità e dipendenza.
“Come il giorno e la notte, anche molte relazioni umane si fondano su una polarità che si rivela solo apparente. Il tema è il timore della fine e la confidenza con l’inizio, per ritrovarsi nella tenera sentenza che quei due opposti sono due volti dello stesso momento” - dice la cantautrice.
Una riflessione che si lega necessariamente anche al terzo romanzo di Levante “E questo cuore non mente”, in uscita l’8 giugno per Rizzoli, in cui il lettore segue la protagonista Anita nel suo viaggio introspettivo attraverso un percorso di psicoterapia che parte dalla fine (di una storia d’amore di Anita, in questo caso), per tornare all’inizio, curare l’anima dalle ferite del passato e abbracciare finalmente la scatola nera delle proprie emozioni.
Il brano “Dall’alba al tramonto” è concepito come un dialogo tra due persone che si risolve nel ritornello, esplodendo in una gioiosa riflessione sulla fine delle cose e sulla potenza di rinascita che portano con sé.
È online anche il video, un omaggio all’immaginario degli anni 60, con Levante assoluta protagonista. Ampliando la tematica del principio come inizio e come rinascita, il videoclip di “Dall’alba al tramonto” è concepito come un omaggio essenziale agli anni 60 in Italia e al loro immaginario visivo dal punto di vista di una artista in preparazione per uno show. Un tributo all’estetica di quel periodo di velocissima trasformazione socio-economica e di rinascita anche culturale, in cui la percezione della “fine” di un periodo buio si affiancava all’entusiasmo collettivo e alla fiducia nel domani come foriero di nuove opportunità.
Levante ritorna con un nuovo progetto dopo “Vertigine”, colonna sonora della serie tv “Baby”, la hit radiofonica “Sirene” e il successo di "Tikibombom" certificata oro per le vendite. Il suo ultimo album "Magmamemoria" ha raggiunto la certificazione ore per le vendite.
(comunicato Warner Music a cura di M.Recine)