Aprile 2021
Svelata la line up del concerto del Primo Maggio 2021

Oltre 6 ore di musica dal vivo per uno show imprevedibile e ricco di colpi di scena che esalterà la dimensione live
Promosso da CGIL, CISL e UIL, prodotto e organizzato da iCompany, torna l’atteso appuntamento con il CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO di ROMA che verrà trasmesso in diretta su RAI 3 e Rai Radio2, sabato 1 maggio dalle ore 16.30 alle ore 19.00 e dalle ore 20.00 alle ore 24.00. L’intero evento sarà disponibile anche su RaiPlay, sia in diretta che on demand.
Oltre 6 ore di musica dal vivo, testimonianze e riflessioni per uno show imprevedibile e ricco di colpi di scena che vedrà la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma come location principale per le esibizioni degli artisti e punterà a premiare al massimo la dimensione live.
“L’Italia Si Cura Con Il Lavoro” è lo slogan che CGIL, CISL e UIL hanno scelto per il Primo Maggio 2021, con il quale intendono affermare che la ripartenza nel nostro Paese è possibile attraverso il lavoro e una campagna vaccinale nazionale diffusa.
Il Concertone ospiterà le riflessioni dei segretari generali dei Sindacati e le testimonianze di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati.
Particolarmente ricca e eterogenea, la line up del Concerto del Primo Maggio 2021 avrà il compito di tratteggiare emozioni e storie di un evento che proverà a raccontare lo stato d’animo di un’intera nazione alle prese con uno dei suoi momenti più difficili di sempre.
Primo Maggio 2021 non sarà dunque solo un concerto, ma una sorta di gala della musica italiana osservata attraverso un grandangolo che proverà a raccontarla in quasi tutti i suoi aspetti. Di seguito la line up: NOEL GALLAGHER, ALEX BRITTI & FLAVIO BOLTRO, APRÈS LA CLASSE & SUD SOUND SYSTEM, BALTHAZAR, EDOARDO BENNATO, BUGO, CHADIA RODRIGUEZ ft. FEDERICA CARTA, COLAPESCE DIMARTINO, COMA_COSE, ENRICO RUGGERI, ERMAL META, EXTRALISCIO, FABRIZIO MORO con Vinicio Marchionni e Giacomo Ferrara, FASMA, FAST ANIMALS AND SLOW KIDS & WILLIE PEYOTE, FEDEZ, FOLCAST, FRANCESCA MICHIELIN, FRANCESCO RENGA, GAIA, GHEMON, GIANNA NANNINI e CLAUDIO CAPÉO, GINEVRA, GIO EVAN, IL TRE, L'ORCHESTRACCIA, LA RAPPRESENTANTE DI LISTA, LP, MADAME, MARA SATTEI, MAX GAZZÈ & the Magical Mystery Band, MICHELE BRAVI, MODENA CITY RAMBLERS, MOTTA, NAYT, NOEMI, ORCHESTRA MULTIETNICA DI AREZZO con MAGHERITA VICARIO, PIERO PELÙ, THE ZEN CIRCUS, TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, VASCO BRONDI e WRONGONYOU.
Sul palco del Concerto 2021 si esibiranno anche CARGO (Roma), MARTE MARASCO (Milano) e NENO (Torino), ovvero gli artisti vincitori del contest 1MNEXT, la cui finale si è svolta allo Spazio Rossellini di Roma, Polo Culturale Multidisciplinare Regionale. Tra questi, durante la diretta Rai, verrà proclamato il vincitore assoluto. Sul palco anche il giovane Y-Not, vincitore del contest della campagna sulla sicurezza stradale di Anas "Guida e Basta".
“#1M2021, è il PRIMO!” valorizzerà la dimensione live, da tempo penalizzata dall’emergenza sanitaria, riportando artisti e maestranze sul palco e rappresentando un momento di snodo tra la realtà che speriamo di lasciarci alle spalle e il futuro che si sta delineando.
La direzione artistica del concerto del Primo Maggio di Roma è curata da Massimo Bonelli che è anche l’organizzatore generale dell’evento. La regia di Rai 3 è a cura di Fabrizio Guttuso Alaimo, mentre l’autore capo-progetto è Massimo Cinque.
Su Rai Radio2, radio ufficiale del concerto del primo maggio, il racconto avrà inizio alle 16.35, per il primo anno anche in Visual su RaiPlay: in diretta dal backstage della Cavea con Silvia Boschero e Diletta Parlangeli e dalle 20.00 con Ema Stokholma e Gino Castaldo. A Radio2 le incursioni di tanti amici, interviste a caldo agli artisti appena scesi dal palco e tutta la musica direttamente dal Concertone. Backstage, extra e contenuti speciali sui social della rete.
La manifestazione sarà trasmessa in simulcast anche da Rai Radio2 Indie, disponibile nel bouquet Dab+ di Radio Rai, sul Digitale Terrestre Tv e su web e app RaiPlayRadio.
Il concerto del Primo Maggio è promosso da CGIL, CISL, UIL, prodotto e organizzato da iCompany con la direzione artistica e l’organizzazione a cura di Massimo Bonelli.
(comunicato Parole & Dintorni a cura di M. Falcon)
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File.41: Giulio Wilson - intervista

Torna con noi il cantautore fiorentino per presentarci "I ricordi"
“Storie vere tra alberi e gatti” è il nuovo disco del cantautore Giulio Wilson (per l’etichetta discografica Maninalto! e distribuito da Believe), mentre il primo singolo estratto, dal titolo “I ricordi”, è in airplay e sulle piattaforme streaming.
Come le fotografie hanno vita in un album di ricordi, in “Storie vere tra alberi e gatti” le canzoni vivono nell’animo di chi ascolta e negli occhi di chi le immagina. Sono musiche di esistenza e resistenza.
Nel disco, in cui si alternano ballad, tracce che hanno la struttura classica della canzone d’autore a intermezzi strumentali, si percepisce la cura stilistica, testuale, melodica, di un cantautore che regala esperienze di vita, emozioni in musica. Come accade ne “I ricordi”: piano e voce danno forza ai frammenti del passato, quelli che prendono forma, diventano ricordi che tornano alla mente come tracce di strade già percorse.
Giulio Wilson presenta 13 tracce che si rivelano atti d’amore verso l’ascoltatore, ponendo attenzione alle storie dimenticate, “perse” nella memoria di molti. Vicende che si ripetono o potrebbero ripresentarsi in contesti diversi anche oggi, domani; che mettono in luce la vera umanità, quella dell’amore di uomini che sono salvezza per altri uomini.
Tante le collaborazioni con nomi illustri del panorama artistico nazionale ed internazionale, nel nuovo progetto di Wilson. Insieme, per tingere storie con pennellate diverse, per dar forza alle sfumature dei racconti: gli Inti illimani in Vale la pena; Roy Paci in Finale all’italiana; i Musici di Francesco Guccini in Romanzo epistolare; la scrittrice e saggista Sandra Landi in Ottavia.
Giulio Wilson è tornato a trovarci per ascoltare con noi la struggente "I ricordi" in un'intervista che andrà in onda:
Martedì 27 aprile alle 16:35 e venerdì 30 aprile alle 10:10.
File.41: Fulvio Effe - intervista

Il nuovo singolo del cantautore è "Splendido"
Chiaro, luminoso, munifico: è “Splendido” il nuovo singolo di Fulvio Effe tratto dall’album “Punto” pubblicato a settembre 2020.
Dopo l’esperienza festivaliera a Casa Sanremo, Fulvio Effe torna in pista con una canzone dalle sonorità pop, che strizza l'occhio alla musica elettronica. Un brano fresco e primaverile, che profuma di nuovo. Un sound energico e moderno, che ti entra dentro al primo ascolto.
Il testo racconta di tutte quelle volte che suonano “vorrei ma non posso”, delle occasioni che arrivano quando non siamo pronti a coglierle, dei desideri che sfumano davanti a scelte difficili. Un pianoforte a coda, la magia di una sala riecheggiante le bellezze del passato, il sapore del classico che si fonde col moderno.
Dopo l’esperienza festivaliera a Casa Sanremo, Fulvio Effe torna in pista con una canzone dalle sonorità pop, che strizza l'occhio alla musica elettronica. Un brano fresco e primaverile, che profuma di nuovo. Un sound energico e moderno, che ti entra dentro al primo ascolto.
Il testo racconta di tutte quelle volte che suonano “vorrei ma non posso”, delle occasioni che arrivano quando non siamo pronti a coglierle, dei desideri che sfumano davanti a scelte difficili. Un pianoforte a coda, la magia di una sala riecheggiante le bellezze del passato, il sapore del classico che si fonde col moderno.
Il video di "Splendido" è stato girato tra le mura medievali del Castello dei Conti Amico, suggestiva location situata a Castell’Alfero (AT).
Lo storico edificio, che è anche sede comunale, fu costruito nel 1290 e trasformato nel ‘700 nell'attuale sede barocca.
Abbiamo incontrato Fulvio Effe per un'intervista che andrà in onda:
Lunedì 26 aprile alle 16:35 e giovedì 29 aprile alle 10:10.
Milva (1939-2021)

La Pantera di Goro è scomparsa a 81 anni dopo una lunga malattia. Si era ritirata dalle scene nel 2010
"Milva è stata una delle interpreti più intense della canzone italiana. La sua voce ha suscitato profonde emozioni in intere generazioni. Una grande italiana, un'artista che, partita dalla sua amata terra, ha calcato i palcoscenici internazionali, rendendo globale il suo successo e portando alto il nome del suo Paese. Addio alla pantera di Goro". Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, ricorda Milva nel giorno della sua scomparsa.
Popolare in Italia e all'estero, ha trionfato sui palcoscenici di gran parte del globo, ottenendo particolari consensi, oltre che in Italia, soprattutto in Germania, dove ha partecipato in molte occasioni a eventi e a spettacoli musicali sui principali canali televisivi. Ha pubblicato con successo dischi anche in Francia, Giappone (26ª tournée più redditizia nel 2008), Corea del Sud, Grecia, Spagna e Sudamerica.
Milva (all'anagrafe Maria Ilva Biolcati) durante la sua oltre cinquantennale carriera ha registrato un grande numero di brani, passando per generi musicali anche molto distanti fra loro con grande carisma interpretativo e vendendo oltre 80 milioni di dischi in tutto il mondo; rimane ad oggi l'artista italiana con il maggior numero di album realizzati, ben 173 tra album in studio, album live e raccolte.
La sua statura artistica è stata ufficialmente riconosciuta dalle repubbliche italiana, francese e tedesca, che le hanno conferito alcune tra le più alte onorificenze; è l'unica artista italiana ad essere contemporaneamente: Ufficiale dell'Ordre des arts et des lettres (Parigi, 1995), Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania (Berlino, 2006), Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Roma, 2 giugno 2007) e Cavaliere della Legion d'onore della Repubblica Francese (Parigi, 2009).
Dotata di una voce da contralto molto duttile, capace di sonorità timbriche peculiari, nonché di un solido vibrato e di un melisma preciso e personalissimo, era soprannominata la Pantera di Goro: la cantante faceva infatti parte del quartetto delle grandi voci femminili italiane degli anni sessanta e settanta, con Mina, la Tigre di Cremona, Iva Zanicchi, l'Aquila di Ligonchio e Orietta Berti, l'Usignolo di Cavriago.
Per il colore dei suoi capelli era anche nota come La Rossa (titolo di una famosa canzone scritta per lei da Enzo Jannacci, al quale dedicò l'omonimo album La Rossa del 1980); il colore caratterizzava anche la sua fede politica di sinistra, rivendicata in numerose esternazioni.
Nella sua lunga carriera Milva è passata dalla canzone popolare al teatro di Giorgio Strelher, passando per la musica di Franco Battiato, di Ennio Morricone, di Astor Piazzolla, le canzoni dei grandi compositori greci, francesi, tedeschi e tanto altro ma anche quelli sui palcoscenici di tutto il mondo.
(fonte: Wikipedia)
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In bocca al lupo, Laura!

La Pausini si esibirà a L.A. con «Io sì (Seen)», il brano con cui è candidata alla statuetta per la miglior canzone originale
Laura Pausini si esibirà a Los Angeles durante la cerimonia degli Oscar 2021, cantando «Io sì (Seen)», cioè il brano con cui è candidata alla statuetta per la miglior canzone originale.
I premi Oscar verranno consegnati in quella che in Italia sarà la notte fra il 25 e il 26 Aprile con una cerimonia in presenza, ma ridisegnata in base alle restrizioni dovute alla pandemia.
Laura Pausini è candidata al premio Oscar per il brano «Io sì (Seen)» scritto con Diane Warren e Niccolò Agliardi che fa parte della colonna sonora del film «La vita davanti a sé» di Edoardo Ponti con protagonista Sophia Loren.
Laura Pausini è candidata al premio Oscar per il brano «Io sì (Seen)» scritto con Diane Warren e Niccolò Agliardi che fa parte della colonna sonora del film «La vita davanti a sé» di Edoardo Ponti con protagonista Sophia Loren.
La cantante è già stata premiata con un Golden Globe per la canzone, prima volta che un brano interamente in italiano ha ricevuto un riconoscimento del genere. L'esibizione degli Oscar si terrà alla Dolby Family Terrace dell'Academy Museum of Motion Pictures in Los Angeles.
I remixes sono stati realizzati da Dave Audè, produttore discografico Statunitense, DJ di musica house e remixer.
Ha collaborato per artisti quali U2, Korn, Coldplay, will.i.am, One Direction, Katy Perry, Rihanna, Sting, Lady Gaga, Madonna, Britney Spears, Jennifer LOpez, Beyoncè e molti altri.
Ha collaborato per artisti quali U2, Korn, Coldplay, will.i.am, One Direction, Katy Perry, Rihanna, Sting, Lady Gaga, Madonna, Britney Spears, Jennifer LOpez, Beyoncè e molti altri.
Domenica 25 aprlle le radio faranno un "In bocca al lupo a Laura" suonando il singolo nella versione originale o nelle versioni remixes.
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File.41: Jaboni - intervista

“Love comes back to me” è il primo singolo del cantautore
Simone Iaboni, in arte Jaboni, classe 1982, cantautore, interprete, architetto.
Nato a Frosinone, si trasferisce a Roma all’età di 20 anni. Qui frequenta l’Accademia di musica Scarlatti, partecipa a diversi concorsi locali e nazionali, tra cui il Tour Music Fest nel 2017, anno in cui partecipa al Music Camp presso il CET di Mogol.
Nel 2018 entra a far parte del coro romano gospel “All Over Gospel Choir” con il quale si esibisce nei teatri e palcoscenici della capitale.
Lo stesso anno diventa membro del coro “Le Mani Avanti” diretto dal maestro Gabriele D’Angelo, con cui partecipa a diverse manifestazioni canore a Roma e in Italia, come il “Vokal Fest” all’Auditorium Parco della Musica. Con loro, durante il lockdown, partecipa alla realizzazione di una cover a cappella del brano di Des’ree “You gotta be” andato in onda su Rai1 nel programma “Musica che unisce”.Scrive testi in italiano e in inglese e collabora attivamente alla composizione di brani con la GIL produzioni, del produttore artistico Giorgio Lorito.
Nato a Frosinone, si trasferisce a Roma all’età di 20 anni. Qui frequenta l’Accademia di musica Scarlatti, partecipa a diversi concorsi locali e nazionali, tra cui il Tour Music Fest nel 2017, anno in cui partecipa al Music Camp presso il CET di Mogol.
Nel 2018 entra a far parte del coro romano gospel “All Over Gospel Choir” con il quale si esibisce nei teatri e palcoscenici della capitale.
Lo stesso anno diventa membro del coro “Le Mani Avanti” diretto dal maestro Gabriele D’Angelo, con cui partecipa a diverse manifestazioni canore a Roma e in Italia, come il “Vokal Fest” all’Auditorium Parco della Musica. Con loro, durante il lockdown, partecipa alla realizzazione di una cover a cappella del brano di Des’ree “You gotta be” andato in onda su Rai1 nel programma “Musica che unisce”.Scrive testi in italiano e in inglese e collabora attivamente alla composizione di brani con la GIL produzioni, del produttore artistico Giorgio Lorito.
Il suo primo singolo, che asolteremo con lui, è "Love comes back to me". Il brano, prodotto da Giorgio Lorito per GIL produzioni, racconta un amore fatto di attese e distanze ma anche capace di fiorire nella lontananza e fortificarsi a ogni nuovo incontro. Racconta un amore che libera dalle costrizioni, trae in salvo e fuori dal buio. Un amore che dona e nel suo donarsi senza riserve pretende di essere ricambiato. Pretende che l’amore donato torni indietro, dove sarà accolto, ogni volta come sempre. É un amore che sa aspettare perché é un amore che conosce. Sa che anche se costretto in case e città diverse verrà sempre riconosciuto e sempre gli verrà aperta la porta.
Il videoclip, diretto da Stefano Teofili, che accompagna il singolo vede la scelta stilistica del bianco e nero. Ambientato in parte nella Riserva Naturale della Marcigliana (Roma), Jaboni emerge dall’oscurità che lo avvolge, racconta il suo amore che lo illumina e che in un crescendo lo porta a viaggiare con l’anima verso terre aperte, un viaggio di ritorno verso quell’amore che lo salverà dal buio.
Il videoclip, diretto da Stefano Teofili, che accompagna il singolo vede la scelta stilistica del bianco e nero. Ambientato in parte nella Riserva Naturale della Marcigliana (Roma), Jaboni emerge dall’oscurità che lo avvolge, racconta il suo amore che lo illumina e che in un crescendo lo porta a viaggiare con l’anima verso terre aperte, un viaggio di ritorno verso quell’amore che lo salverà dal buio.
La nostra intervista con Jaboni andrà in onda:
Venerdì 23 aprile alle 16:35 e martedì 27 aprile alle 10:10.
I Negramaro vincono il Premio Amnesty

La miglior canzone sui diritti umani è "Dalle mie parti". A luglio la premiazione durante "Voci per la Libertà"
“Dalle mie parti” dei Negramaro è la canzone vincitrice per il 2021 del Premio Amnesty International Italia nella sezione riservata ai big della canzone italiana, sezione creata nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione Voci per la Libertà per premiare il miglior brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente. La canzone, scritta da Giuliano Sangiorgi, parla di immigrazione ed è all’interno dell’album “Contatto”, pubblicato a novembre 2020 da Sugar.
La premiazione avverrà il 25 luglio durante la serata finale della 24a edizione di “Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty”, quest’anno legata al 60° anniversario di Amnesty International. Il festival si terrà dal 23 al 25 luglio a Rosolina Mare (Rovigo) con vari ospiti musicali, che saranno annunciati prossimamente, e con le semifinali e finali della sezione emergenti del Premio Amnesty, il cui bando rimane aperto fino al 3 maggio ed è reperibile sul sito. Nel frattempo è già stato annunciato il primo semifinalista: è la band napoletana degli Aftersat che con il brano “Sanpapiè” si è aggiudicata il Premio Web 2021 di Voci per la Libertà, assegnato tra i 64 artisti che si sono iscritti entro il 15 marzo.
Ecco le parole di Giuliano Sangiorgi all’annuncio del Premio: “Grazie! Grazie a tutti quelli che hanno compreso fino in fondo il testo di questa canzone e non sono caduti nella tentazione, comune a molti in questi periodi bui, di dirmi: ‘sei un cantante, canta!’. Sì, sono un cantante e canto quello che penso e penso quello che canto, e quando si tratta di diritti umani, non c’è silenzio che tenga”.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha invece affermato: “’Dalle mie parti’ è un inno a un mondo senza discriminazioni e senza confini, un appello a porre fine alla contrapposizione mio/tuo in favore di un'appartenenza e di un'esistenza comuni e condivise. Abbiamo deciso di premiare un brano che a partire dal titolo dell'album di cui fa parte, ‘Contatto’, invita a superare le divisioni, acuite da un anno e mezzo di pandemia che ha isolato molte persone e ha incattivito e fatto sprofondare nel rancore tante altre, convinte che per difendere i propri diritti sia necessario toglierli ad altri. Ripartiamo dall'arte e dagli artisti, trascurati come produzione non essenziale e che invece da sempre dimostrano quanto siano fondamentali, anche per promuovere i diritti umani".
In lizza per il Premio c’erano anche: Eugenio Bennato con “W chi non conta niente” (Bennato); Samuele Bersani con “Le Abbagnale” (Bersani); Coma_Cose feat. Stabber con “La rabbia” (Mesiano / Zanardelli / Tartaglini); Fulminacci con “Un fatto tuo personale” (Uttinacci / Dezi / Mungai / Uttinacci); J-Ax feat. Paola Turci con “Siamesi” (Aleotti / Anania / Del Pace / Turci / Bonomo / Chiaravalli / Garifo); Levante con “Tikibombom” (Lagona); Francesca Michielin e Måneskin con “Stato di natura” (Michielin / Levy / Michielin ); Chadia Rodriguez feat. Federica Carta con “Bella così” (Crdarnakh / Ettorre / Gianclaudio / Fracchiolla / Dagani); Yo Yo Mundi con “Il silenzio che si sente” (Archetti Maestri).
File.41: Arianna Trivelli - intervista

Intervista con la giovane interprete per ascoltare "Sottosopra"
L’amore è la cosa più normale del mondo e si nutre di cose normali. Spesso le canzoni sono piene di amori tormentati mentre la cosa più comune è fare insieme tutte quelle cose semplici che riempiono la vita e le giornate di una coppia. E per coppia qui intendiamo due persone unite dall’amore, non importa quale sia il loro sesso, la loro razza, l’età o qualunque cosa li distingua. Due persone che si amano, all’interno di una vita normale. Banale? E perché? La normalità non è mai banale finché vive di emozioni.
Arianna Trivelli nasce a Roma in un caldo giorno di luglio del 1995. All’età di 14 anni inizia a studiare canto. Non contenta, e spinta da una forte passione per il musical, studia recitazione e partecipa a vari stages formativi sia nel settore musicale che in quello teatrale.
Partecipa a vari concorsi canori a livello regionale, facendosi presto notare dagli addetti ai lavori per la sua voce e la grinta con la quale affronta il repertorio blues, soul e pop nazionale e internazionale.
Da qualche anno studia con la vocal coach Jacqueline Maria Ferry. Dal 2020 Arianna entra nel rooster di PF Music con un progetto molto interessante che la porterà a realizzare un CD , la cui uscita è prevista per il 2021, che le consentirà di mettere in mostra le sue capacità interpretative.
"Sottosopra" è il suo secondo singolo, che ci presenterà in un'intervista che andrà in onda:
Arianna Trivelli nasce a Roma in un caldo giorno di luglio del 1995. All’età di 14 anni inizia a studiare canto. Non contenta, e spinta da una forte passione per il musical, studia recitazione e partecipa a vari stages formativi sia nel settore musicale che in quello teatrale.
Partecipa a vari concorsi canori a livello regionale, facendosi presto notare dagli addetti ai lavori per la sua voce e la grinta con la quale affronta il repertorio blues, soul e pop nazionale e internazionale.
Da qualche anno studia con la vocal coach Jacqueline Maria Ferry. Dal 2020 Arianna entra nel rooster di PF Music con un progetto molto interessante che la porterà a realizzare un CD , la cui uscita è prevista per il 2021, che le consentirà di mettere in mostra le sue capacità interpretative.
"Sottosopra" è il suo secondo singolo, che ci presenterà in un'intervista che andrà in onda:
Mercoledì 21 aprile alle 16:35 e sabato 24 aprile alle 10:10.
File.41: Noveis - intervista

Il singolo della band indie è "Mille figure di plastica"
"Mille figure di Plastica" è il nuovo singolo dei Noveis. Il pezzo fa parte di una manciata di canzoni nate nelle lunghe giornate casalinghe di quest’anno scandito dai lockdown ed è stato scritto quasi di getto. In un mondo musicale votato all’omologazione, che sforna pezzi in serie come una catena di montaggio, la sfida del musicista è quella di riscoprire la propria unicità, cercando tra i colleghi chi ha deciso di fare la stessa scelta. Il videoclip che accompagna il brano è stato diretto da Massimiliano Brunoro e vede, a contrasto delle maschere musicali di cui parla la traccia, i volti veri, senza filtri, dei componenti della band.
Noveis, rock indie italiano, nascono alla fine dell’estate 2001 nella provincia di Vercelli. Propongono brani originali in italiano, ispirandosi al sound britannico che contamina le varie anime musicali dei componenti, portando alla fine nelle sonorità dei loro brani influenze che spaziano dal rock-pop italiano, al blues, fino ad arrivare al noise contemporaneo e alla musica elettronica.
Noveis, rock indie italiano, nascono alla fine dell’estate 2001 nella provincia di Vercelli. Propongono brani originali in italiano, ispirandosi al sound britannico che contamina le varie anime musicali dei componenti, portando alla fine nelle sonorità dei loro brani influenze che spaziano dal rock-pop italiano, al blues, fino ad arrivare al noise contemporaneo e alla musica elettronica.
Nel 2005 esce un EP di 5 brani “Tutto bene casualmente” e nel 2007 uno di 7 chiamato “Echi di giorni strani”. Nel 2012 la band pubblica un concept album dal titolo “Dall’una alle due” che contiene 13 tracce in cui si racconta la storia del protagonista Pier, e diventato successivamente anche uno spettacolo teatrale. L’ultimo album “Il mondo non è un posto silenzioso”, uscito il 22 febbraio 2019, è stato anticipato dal singolo “E’ solo un sogno”. La band è stata inoltre opener di band di fama nazionale come i Super Elastic Bubble Plastic e ha avuto il piacere di esibirsi su alcuni dei più prestigiosi palchi italiani e internazionali. A dicembre 2019 entrano a far parte del roster di Sorry Mom! e Be NEXT Music e nel marzo 2021 esce il nuovo singolo “Mille Figure di Plastica”
I Noveis sono Massimo Benedetti (Voce), Andrea Deregibus (Voce/Chitarra Ritmica), Lorenza Ronza (Basso), Fabio Badano (Batteria/percussioni) e Matteo Sarasso (Tastiera/Pianoforte).
La nostra intervista con Andrea Deregibus dei Noveis andrà in onda:
Martedì 20 aprile alle 16:35 e venerdì 23 aprile alle 10:10.
File.41: Ianez - intervista

"Minerva", l'onirico singolo che ascolteremo con il cantautore
"Minerva", Dea della saggezza, nasce da un mal di testa di Giove. Ianez usa la stessa metafora per descrivere un amore finito, una delusione e l’ossessione del ricordo. Una presenza che continua a vivere in un ambiente condiviso dove ogni elemento rievoca, attraverso le immagini, “ciò che è stato” rendendo ancora più desolante la fine della storia.
Un brano a suo modo dolce, semplice, una sirena di sottofondo a sottolineare l’assillante desiderio di provarci ancora perché forse sarebbe potuta andare meglio. Un desiderio che dovrebbe sfociare nella rassegnazione ma, per farlo, è necessario che tu,“ la mia Dea”, esca dalla mia testa per liberarmi e permettermi di mettere un punto senza il quale non è possibile ricominciare.
Il videoclip ideato e realizzato da Antonella Giuliano è stato girato nel “Piccolo circolo garibaldino” un B&B all’interno di una palazzina signorile nel quale dopo un minuzioso restauro sono state riportate alla luce tutte le fasi della sua costruzione, dal periodo romano, passando per il medievale fino al novecento. Arianna Giampietro è l’attrice che assieme a Ianez interpreta, in una trasposizione d’immagine, la poetica del brano e il suo significato. Lei: “Minerva” è solo un ricordo, ma è così intenso da risultare tangibile, un ricordo del quale liberarsi per ricominciare da capo.
La base del brano è interamente realizzata da Fabio Tumini ex chitarrista della Differenza (Sanremo 2005 con il brano “Che farò”), tour manager, fonico e produttore della Satellite Rec. Le linee di basso sono di Lorenzo D’Annunzio, testi e voce sono di Ianez. Prodotto e mixato negli studi della Satellite Rec.
Il videoclip ideato e realizzato da Antonella Giuliano è stato girato nel “Piccolo circolo garibaldino” un B&B all’interno di una palazzina signorile nel quale dopo un minuzioso restauro sono state riportate alla luce tutte le fasi della sua costruzione, dal periodo romano, passando per il medievale fino al novecento. Arianna Giampietro è l’attrice che assieme a Ianez interpreta, in una trasposizione d’immagine, la poetica del brano e il suo significato. Lei: “Minerva” è solo un ricordo, ma è così intenso da risultare tangibile, un ricordo del quale liberarsi per ricominciare da capo.
La base del brano è interamente realizzata da Fabio Tumini ex chitarrista della Differenza (Sanremo 2005 con il brano “Che farò”), tour manager, fonico e produttore della Satellite Rec. Le linee di basso sono di Lorenzo D’Annunzio, testi e voce sono di Ianez. Prodotto e mixato negli studi della Satellite Rec.
Abbiamo incontrato Ianez per un'intervista che andrà in onda:
Lunedì 19 aprile alle 16:35 e giovedì 22 aprile alle 10:10.