Giugno 2020
Irene Grandi, il nuovo singolo è "Devi volerti bene"

Il nuovo singolo da venerdì 19 giugno in radio
Irene Grandi torna il 19 giugno con un nuovo singolo e video, “Devi volerti bene”, una canzone che chiude il cerchio aperto al Festival di Sanremo con “Finalmente io”, brano scritto per lei da Vasco Rossi (insieme a Roberto Casini, Gaetano Curreri e Andrea Righi) che affrontava gli errori, i limiti, le mancanze, guidando una riscossa, attraverso l’invito a fare ciò che sentiamo giusto per noi, alla consapevolezza.
In “Devi volerti bene” (brano che la stessa Irene ha firmato con Curreri, Romitelli, Casini e Pulli) la ricerca del bene dentro e fuori di noi diventa un imperativo di rinascita.
“Devi volerti bene / anche quando non ti senti mai abbastanza / prova a dirtelo tu / prova a dirtelo in faccia / devi volerti bene / prima di volerne tu dagli altri / e per volerti bene / non è mai troppo tardi”
Irene parla del tema di questo brano in termini sinceri e profondi, come ogni cosa che ha affrontato nella sua venticinquennale carriera di rocker:
“‘Devi volerti bene’. Me l’ha detto anche in questi giorni una mia amica. Ma perché è così difficile volersi davvero bene? Quante volte ci consumiamo dietro a qualche desiderio che non ci rende davvero felici? E quante volte ciò che scegliamo o decidiamo non va verso il nostro vero bene?
In questo strano periodo in cui a causa del Covid-19 ci siamo dovuti tutti fermare mettendo in discussione molti aspetti della nostra vita, abbiamo avuto anche modo di fermarci a riflettere su noi stessi e i nostri affetti, le nostre abitudini, il nostro lavoro, i nostri sogni e le nostre risorse interiori. Ne stiamo uscendo un po' pestati ma anche più consapevoli di ciò che è importante, come l'amicizia, la solidarietà, la condivisione, la coscienza di essere tutti collegati e che ognuno di noi può fare delle scelte più responsabili per costruire un nuovo percorso.
Partendo da questi pensieri si deve lavorare ad una rinascita, un progetto di futuro più sostenibile, con idee che rimettano al centro l'uomo e l'ambiente. Credo che tutto ciò sia "volersi bene"; quel bene personale che coincide con quello comune e con il desiderio di costruire un mondo migliore.”
“Devi volerti bene” e “Finalmente io” sono stati inseriti nella tracklist della speciale edizione del doppio album “Grandissimo” uscita lo scorso 14 febbraio. Grandissimo (2019 - Cose da Grandi / Artist First) rappresenta i primi 25 anni di questa straordinaria artista, la sua anima plurale – rockettara ma anche cantautrice e interprete raffinata - in sedici brani di cui quattro inediti, sei hit riarrangiate live e sei classici riproposti nelle collaborazioni in duetto con Sananda Maitreya (Terence Trent D’arby), Loredana Bertè, Levante, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Stefano Bollani.
In “Devi volerti bene” (brano che la stessa Irene ha firmato con Curreri, Romitelli, Casini e Pulli) la ricerca del bene dentro e fuori di noi diventa un imperativo di rinascita.
“Devi volerti bene / anche quando non ti senti mai abbastanza / prova a dirtelo tu / prova a dirtelo in faccia / devi volerti bene / prima di volerne tu dagli altri / e per volerti bene / non è mai troppo tardi”
Irene parla del tema di questo brano in termini sinceri e profondi, come ogni cosa che ha affrontato nella sua venticinquennale carriera di rocker:
“‘Devi volerti bene’. Me l’ha detto anche in questi giorni una mia amica. Ma perché è così difficile volersi davvero bene? Quante volte ci consumiamo dietro a qualche desiderio che non ci rende davvero felici? E quante volte ciò che scegliamo o decidiamo non va verso il nostro vero bene?
In questo strano periodo in cui a causa del Covid-19 ci siamo dovuti tutti fermare mettendo in discussione molti aspetti della nostra vita, abbiamo avuto anche modo di fermarci a riflettere su noi stessi e i nostri affetti, le nostre abitudini, il nostro lavoro, i nostri sogni e le nostre risorse interiori. Ne stiamo uscendo un po' pestati ma anche più consapevoli di ciò che è importante, come l'amicizia, la solidarietà, la condivisione, la coscienza di essere tutti collegati e che ognuno di noi può fare delle scelte più responsabili per costruire un nuovo percorso.
Partendo da questi pensieri si deve lavorare ad una rinascita, un progetto di futuro più sostenibile, con idee che rimettano al centro l'uomo e l'ambiente. Credo che tutto ciò sia "volersi bene"; quel bene personale che coincide con quello comune e con il desiderio di costruire un mondo migliore.”
“Devi volerti bene” e “Finalmente io” sono stati inseriti nella tracklist della speciale edizione del doppio album “Grandissimo” uscita lo scorso 14 febbraio. Grandissimo (2019 - Cose da Grandi / Artist First) rappresenta i primi 25 anni di questa straordinaria artista, la sua anima plurale – rockettara ma anche cantautrice e interprete raffinata - in sedici brani di cui quattro inediti, sei hit riarrangiate live e sei classici riproposti nelle collaborazioni in duetto con Sananda Maitreya (Terence Trent D’arby), Loredana Bertè, Levante, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Stefano Bollani.
(comunicato Red&Blue a cura di M.Stanzani)
File.41: Emanuele Aloia - intervista

"Il bacio di Klimt", un brano da otto milioni di streaming complessivi
“Il bacio di Klimt” (Sunflower/Artist First), è il singolo del cantautore torinese Emanuele Aloia che sta spopolando sul web.
Il brano, già disponibile su tutti gli store digitali, ha raggiunto importanti risultati in termini di ascolti e classifiche: ha infatti superato gli otto milioni di streaming complessivi, raggiungendo su Spotify la vetta della classifica Top 50 Viral – Italia e classificandosi al #6 nella Top 50 – Italia e alla #32 della Viral 50 Globale. Su Apple Music, invece, si è classificato 7° nella classifica Top Brani. “Il bacio di Klimt” è, inoltre, il brano italiano più condiviso sulla piattaforma social del momento TikTok, con oltre 150.000 video realizzati sulle sue note. Inoltre, il singolo ha anche raggiunto la #12 della classifica FIMI dei singoli più venduti in Italia.
Scritto e composto dallo stesso Emanuele Aloia, con la produzione di Steve Tarta, “Il bacio di Klimt” è il racconto di un amore su un filo sottile che non riesce a stare in equilibrio ed è reso reale dall’accostamento all’arte e alla letteratura.
Classe 1998, torinese, diplomato al Liceo Linguistico, Emanuele Aloia suona e compone dall’età di 13 anni. Il suo primo singolo, pubblicato nel 2018, si intitola “Trasparente”. Seguono “Ricomincerai a ridere”, “Esisti solo tu”, “Oui oui”, “Abbronzatinstagram” fino ad arrivare a “Girasoli”, brano con cui nel 2019 raggiunge ottimi risultati sul web: 9 milioni di streaming complessivi, 5 milioni di visualizzazioni su YouTube e 200.000 video su TikTok.
La nostra intervista con Emanuele Aloia andrà in onda:
Mercoledì 17 giugno alle 16:35 e sabato 20 giugno alle 10:10. Stay tuned!
File.41: Pierdavide Carone - intervista

"Forza e coraggio!", un inno alla resilienza per il ritorno del cantautore
A un anno e mezzo di distanza dal grande successo del singolo “Caramelle” con i Dear Jack, il cantautore Pierdavide Carone è tornato sulle scene della musica italiana con l’inedito “Forza e coraggio!” (Artist First).
Scritta e composta da Pierdavide, “Forza e coraggio!” è un inno alla resilienza che nasce dall’urgenza del cantautore di parlare di un momento di grande difficoltà che ha segnato la sua vita più recente, costringendolo ad un periodo di silenzio artistico.
L’invito del brano alla ripartenza è un messaggio che il cantautore lancia non solo a se stesso ma al Paese intero, ferito, in questo momento storico, dalla profonda crisi sanitaria, economica e sociale.
Un omaggio non solo simbolico: parte dei proventi ricavati dal singolo “Forza e coraggio!”, infatti, sarà devoluta ad Humanitas e Fondazione Humanitas per la Ricerca a sostegno del loro impegno quotidiano per la diagnosi, la cura e la ricerca contro il Covid-19.
«La mia scelta di donare questa canzone ad Humanitas – dichiara Pierdavide Carone – nasce dalla gratitudine, personale e non solo, nei confronti di una struttura che mi ha dato tanto, in un periodo molto particolare della mia vita».
«Ringraziamo davvero di cuore Pierdavide per questa iniziativa che sostiene tutti i nostri medici e ricercatori in un momento molto particolare come quello che stiamo vivendo ora – spiega Walter Bruno, Direttore Comunicazione Humanitas – La musica è l’espressione artistica della comunicazione, e il titolo di questo brano, così come il suo messaggio, fotografa l’intensità delle sensazioni condivise da tutti i professionisti di Humanitas in questi mesi difficili. La forza ed il coraggio, così come la solidarietà, hanno sostenuto medici e ricercatori in prima linea in questa emergenza, ed ora in questo momento di nuovo inizio e di speranza».
«Ringraziamo davvero di cuore Pierdavide per questa iniziativa che sostiene tutti i nostri medici e ricercatori in un momento molto particolare come quello che stiamo vivendo ora – spiega Walter Bruno, Direttore Comunicazione Humanitas – La musica è l’espressione artistica della comunicazione, e il titolo di questo brano, così come il suo messaggio, fotografa l’intensità delle sensazioni condivise da tutti i professionisti di Humanitas in questi mesi difficili. La forza ed il coraggio, così come la solidarietà, hanno sostenuto medici e ricercatori in prima linea in questa emergenza, ed ora in questo momento di nuovo inizio e di speranza».
L'intervista con Pierdavide Carone andrà in onda:
Martedì 16 giugno alle 16:35 e venerdì 19 giugno alle 10:10. Stay tuned!
File.41: Cioffi - intervista

Il singolo di debutto che presenteremo è "Anima fragile"
Andrea Cioffi, in arte Cioffi, nasce a Galatina (Lecce) nel 1996. Cantautore salentino di 23 anni, si affaccia allo studio della chitarra fin da adolescente. La passione per la musica lo spinge, altresì, a prendere lezioni di canto e ad approcciarsi, da autodidatta, allo studio di uno secondo strumento musicale, il pianoforte. Portatore di uno stile, una combinazione tra pop e cantautorato classico italiano, senza disdegnare qualche sfumatura rap, Cioffi è autore e compositore delle sue canzoni. Notato e apprezzato da alcuni Artisti, Cioffi ha la possibilità di salire sul palco, in qualità di opening-act di nomi quali Fabrizio Moro (Parole rumori e anni Tour, Figli di Nessuno Tour); Le Vibrazioni (Cosi Sbagliato Tour); Antonio Maggio e Pierdavide Carone (Diamoci del Tour). Attualmente Cioffi sta lavorando alla stesura del suo primo album.
"Con “Anima fragile” cerco di parlare e rivolgermi ai ragazzi, ai miei coetanei ai giovani della mia generazione. Quelli che definisco come i ragazzi della gente. Noi, anime fragili: dei ragazzi forti e consapevoli dei loro mezzi ma allo stesso tempo, pieni di bisogni e di incertezze. Ci troviamo ad affrontare i dilemmi sul senso della vita stessa, su ciò che ci riserva il destino, cercando di dare un senso a tutto ciò che ci capita e ci circonda" – racconta Cioffi.
"Con “Anima fragile” cerco di parlare e rivolgermi ai ragazzi, ai miei coetanei ai giovani della mia generazione. Quelli che definisco come i ragazzi della gente. Noi, anime fragili: dei ragazzi forti e consapevoli dei loro mezzi ma allo stesso tempo, pieni di bisogni e di incertezze. Ci troviamo ad affrontare i dilemmi sul senso della vita stessa, su ciò che ci riserva il destino, cercando di dare un senso a tutto ciò che ci capita e ci circonda" – racconta Cioffi.
La nostra intervista con Cioffi andrà in onda:
Lunedì 15 giugno alle 16:35 e giovedì 18 giugno alle 10:10.
#senzamusica, i cantanti chiedono sostegno

"La politica non ci ignori" è il messaggio lanciato da tanti volti noti
(Ansa) - "Nessuno degli emendamenti al dl Rilancio che riguardano la Musica è stato segnalato per la discussione in Parlamento. Le istanze del nostro settore devono essere discusse e inserite per la conversione del Decreto.
Chiediamo a gran voce che d'ora in avanti il Governo tenga conto delle reali esigenze di un settore che produce Cultura, contribuisce all'economia del paese e conta centinaia di migliaia di lavoratori che hanno diritto alla stessa dignità degli altri". Con questo messaggio un folto gruppo di artisti si è mobilitato per chiedere al Parlamento di prendere in esame gli emendamenti del settore musica nel decreto Rilancio "ad oggi ignorati" e perché la festa della musica, il 21 giugno, non diventi una Festa #senzamusica.
Ogni artista o addetto ai lavori della musica sta pubblicando su Fb, Instagram, Linkedin e Twitter un selfie scattato tenendo in mano un cartello con su scritto: nome, cognome, professione e l'hashtag #iolavoroconlamusica.
Nelle ultime settimane, secondo gli artisti, il Governo ha dimostrato in rare occasioni di prendere in considerazione il settore dello spettacolo, accogliendo alcune istanze avanzate e ponendo il dl Rilancio come soluzione per la ripartenza. Il settore culturale produce il 16% del PIL e si è visto durante questa emergenza restituire indietro poco più dell'1% delle risorse stanziate.
Chiediamo a gran voce che d'ora in avanti il Governo tenga conto delle reali esigenze di un settore che produce Cultura, contribuisce all'economia del paese e conta centinaia di migliaia di lavoratori che hanno diritto alla stessa dignità degli altri". Con questo messaggio un folto gruppo di artisti si è mobilitato per chiedere al Parlamento di prendere in esame gli emendamenti del settore musica nel decreto Rilancio "ad oggi ignorati" e perché la festa della musica, il 21 giugno, non diventi una Festa #senzamusica.
Ogni artista o addetto ai lavori della musica sta pubblicando su Fb, Instagram, Linkedin e Twitter un selfie scattato tenendo in mano un cartello con su scritto: nome, cognome, professione e l'hashtag #iolavoroconlamusica.
Nelle ultime settimane, secondo gli artisti, il Governo ha dimostrato in rare occasioni di prendere in considerazione il settore dello spettacolo, accogliendo alcune istanze avanzate e ponendo il dl Rilancio come soluzione per la ripartenza. Il settore culturale produce il 16% del PIL e si è visto durante questa emergenza restituire indietro poco più dell'1% delle risorse stanziate.

(notizia Ansa)
Tags
Emma, Hell Raton, Agnelli e Mika: i 4 giudici di X Factor 2020

Annunciati i nuovi giudici del talent: due ritorni e due new entry
Sono Emma Marrone, l'imprenditore del rap Hell Raton, all'anagrafe Manuel Zappadu, insieme ai ritrovati Manuel Agnelli e Mika i giudici di X Factor 2020. Ad annunciarlo, come promesso, è stato il conduttore e creative producer del talent, Alessandro Cattelan, nella puntata di 'Epcc Live'. Cattelan li ha anche presentati al pubblico in diretta, con Emma, Hell Raton e Manuel Agnelli ospiti in studio e Mika in collegamento dall’estero.
La nuova edizione del talent di Sky prodotto da Fremantle, in onda da settembre su SkyUno e Now Tv, vedrà dunque al bancone della giuria quattro artisti molto diversi, due ritorni in famiglia e due new entry, uniti dall’obiettivo di trovare i dodici giovani artisti, che durante le varie fasi di selezioni, si distingueranno per originalità, identità, passione e proposta musicale. Quest’anno più che mai, in un momento storico così particolare e in evoluzione, al centro dello show ci saranno i concorrenti, la loro musica, i loro sogni, i loro valori.
La nuova edizione del talent di Sky prodotto da Fremantle, in onda da settembre su SkyUno e Now Tv, vedrà dunque al bancone della giuria quattro artisti molto diversi, due ritorni in famiglia e due new entry, uniti dall’obiettivo di trovare i dodici giovani artisti, che durante le varie fasi di selezioni, si distingueranno per originalità, identità, passione e proposta musicale. Quest’anno più che mai, in un momento storico così particolare e in evoluzione, al centro dello show ci saranno i concorrenti, la loro musica, i loro sogni, i loro valori.
(fonte: Adnkronos - foto: ufficio stampa X Factor)
File.41: Réclame - intervista

Presentiamo “Cosa resterà?”, dall'album “Voci di corridoio”
“Cosa resterà?” è il terzo brano estratto da “Voci di corridoio”, il disco d’esordio dei Réclame, il gruppo nato dall’incontro tra Marco Fiore con i fratelli Edoardo, Gabriele e Riccardo Roia che ha debuttato lo scorso dicembre tra i finalisti a ‘Sanremo Giovani 2019’.
Il videoclip è un film d’animazione realizzato da Lorenzo Silano, che, in perfetta armonia con quanto narrato nel testo, racconta il confronto tra un presente alla deriva e un futuro disilluso e l’angoscia profonda che ne deriva.
Lo scenario è quello di un piccolo bar di provincia, in cui, da ragazzo, il protagonista si riuniva con i suoi amici e faceva piani per il futuro. Anni dopo, diventato uomo, torna in quello stesso luogo e, naufragati i suoi progetti giovanili, proietta tutte le speranze di una volta su una coppia seduta ad un tavolo, augurandosi che non si abbandoni alla furia degli eventi così come era accaduto a lui. - racconta la band.
“Voci di corridoio”, pubblicato il 29 maggio e prodotto da Daniele Sinigallia, è il primo album di inediti di questa promettente formazione, che si è distinta fin dalle prime ore per la capacità di creare una perfetta sintesi tra la forza poetica della narrazione e l’espressività delle sperimentazioni sonore.
Ispirandosi alla tradizione cantautorale italiana, con una costante attenzione alle sonorità alternative contemporanee, i Réclame rilasciano 8 brani per altrettante storie e personaggi: voci e frammenti di un mosaico dell’esperienza umana.
L'intervista con Marco Fiore dei Réclame andrà in onda:
Giovedì 11 giugno alle 16:35 e lunedì 15 giugno alle 10:10.
Pau Donés (1966-2020)

Scompare per un malattia il leader degli Jarabe de Palo
E' morto all'età di 53 anni Pau Donés, leader e cantante degli Jarabe de Palo. Soffriva di un cancro dall'agosto del 2015. Lo annuncia la stampa spagnola, riprendendo un post della famiglia sui social.
La famiglia del cantante ringrazia "il team medico e tutto il personale" degli ospedali che hanno seguito Pau, "per il lavoro e la dedizione che gli hanno dedicato in questo periodo" e chiede "il massimo rispetto per la privacy in questo momento difficile".
La famiglia del cantante ringrazia "il team medico e tutto il personale" degli ospedali che hanno seguito Pau, "per il lavoro e la dedizione che gli hanno dedicato in questo periodo" e chiede "il massimo rispetto per la privacy in questo momento difficile".
Nato a Montanuy, in Aragona, Donés ha legato la sua carriera agli Jarabe de Palo dal 1995. Nel 1996 l'album di debutto, La flaca, titolo di uno dei brani contenuti nel disco che fu la canzone dell'estate 1997. Un successo inarrestabile, continuato poi con Depende (1998), De Vuelta y Vuelta (2001) o Bonito (2003). L'ultimo album, Traga o escupe, risale alla fine di maggio.
(fonte: Ansa)
Tags
File.41: Lucio Leoni - intervista

"Il sorpasso" è il primo singolo da “Dove sei pt.1”
Eclettico e visionario, Lucio Leoni spazia, con ironia e fantasia, dalla tradizione popolare al rap, dal folk alla canzone d’autore, approdando a uno stile proprio e riconoscibile che sintetizza poesia , teatro canzone e sperimentazioni sonore.
Il singolo "Il sorpasso", per il quale Lucio Leoni si avvale della collaborazione del rapper C.U.B.A. Cabbal, ha anticipato “Dove sei pt.1”, l’album uscito lo scorso 8 maggio, primo capitolo del suo nuovo doppio disco di inediti.
Del singolo, Lucio Leoni racconta: "La distanza tra stato (inteso come istituzioni) e “stato dell’arte” è spesso determinata da quello che una società identifica in quanto problema. Spesso il contesto istituzionale segnala come problematiche questioni ormai del tutto elaborate, metabolizzate e, a volte, persino convertite a risorsa dalla società, dal cosiddetto “paese reale”. È il caso dei moti migratori e dell’integrazione di razze e culture che ancora oggi vengono raccontate come invasioni, o violazioni di chissà quale libertà, quando le nuove generazioni di qualsiasi colore o religione già vivono le une accanto alle altre nelle scuole o sui posti di lavoro; o delle questioni di genere e del la libertà di scegliere come vivere la propria sessualità, argomenti ancora tabù per le vecchie generazioni mentre le nuove già vivono maniera del tutto coerente e serena qualsiasi direzione il proprio corpo avverta. Tutto questo avviene, ovviamente, non senza diff icoltà a causa proprio di quella distanza che esiste tra vecchio e nuovo, tra istituzione e cittadino, ma avviene, ed è inesorabile. La narrazione delle vecchie generazioni è superata da un pezzo dal mondo nuovo che avanza e che è molto più rilassato e libero di quanto si creda. Non solo, è anche bellissimo".
La nostra intervista con Lucio Leoni andrà in onda:
Mercoledì 10 giugno alle 16:35 e sabato 13 giugno alle 10:10.
"Io sono l'altro" di Niccolò Fabi vince il Premio Amnesty

La premiazione durante il Festival "Voci per la Libertà", dal 31 luglio al 2 agosto a Rosolina Mare
“Io sono l’altro” di Niccolò Fabi è la canzone vincitrice per il 2020 del Premio Amnesty International Italia nella sezione big, sezione creata nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente da un personaggio di spicco della musica italiana. La canzone è all’interno del disco “Tradizione e tradimento”, pubblicato a ottobre 2019 e anticipato proprio da “Io sono l’altro”.
La premiazione avverrà il 2 agosto durante la serata finale della 23a edizione di “Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty”, che si terrà dal 31 luglio al 2 agosto a Rosolina Mare (Rovigo) con vari ospiti musicali, che saranno annunciati prossimamente, e con le semifinali e finali della sezione emergenti del Premio Amnesty. Il bando di concorso di questa sezione si è chiuso da pochi giorni. Ora l’organizzazione ha iniziato le selezioni per individuare gli otto brani che si contenderanno il premio a Rosolina Mare.
Riguardo alla canzone vincitrice, Niccolò Fabi ha spiegato che “l’altro che mi interessa non è necessariamente il diverso, nella accezione più iconografica e scontata della diversità etnica sociale o religiosa. Ho provato a parlare semplicemente dell’altro e della sua importanza. Di ogni altro che è il potenziale responsabile della nostra salvezza come della nostra infelicità, così come reciprocamente noi lo siamo della sua. Sono particolarmente orgoglioso che Amnesty International e Voci per la libertà abbiano riconosciuto come riuscito il mio tentativo, premiando questa canzone”.
Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia, ha affermato: “In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo non potevamo non premiare 'Io sono l'altro' di Niccolò Fabi, una riflessione sull’importanza dell’empatia, sull’altro, sul ‘diverso’. "Io sono l'altro" è un testo profondo che esalta la musica per merito della sua intensità, che racconta di un tempo in cui si tende a preferire egoismo e chiusura rispetto alla comprensione e alla conoscenza dell’altro. Racchiude in sé tutte le campagne che Amnesty International porta avanti da quasi 60 anni. Senza comprensione, empatia e rispetto reciproco non si potrà mai mettere fine alla catena di violazioni dei diritti umani a cui assistiamo, ogni giorno. 'Io sono l'altro', frutto della vena poetica e dell'impegno civile di Niccolò Fabi, sarà un prezioso alleato nelle nostre campagne in difesa dei diritti umani.”
In lizza per il Premio c’erano anche Brunori Sas con “Al di là dell'amore”, Levante con “Andrà tutto bene”, Fiorella Mannoia con “Il peso del coraggio”, Motta con “Dov'è l'Italia”, Willie Peyote con “Mostro”, Daniele Silvestri con “Qualcosa cambia”, Tre allegri ragazzi morti con Pierpaolo Capovilla con “Lavorare per il male”, Margherita Vicario con “Mandela” e The Zen Circus con “L'amore è una dittatura”.