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Ricordando Murales: Tazenda Tour 2024

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Il tour parte il 20 aprile da Ossi in Sardegna e toccherà, oltre a Cagliari, città come: Bergamo, Piacenza, Pescara, Napoli, Roma, Saronno, Avezzano, Pisa. All’estero è prevista già una tappa a Zurigo

Il tour 2024 dei Tazenda, nella sua formazione full band, sarà dedicato a ricordare Murales. I fan della band sanno bene che ogni anno il tour è dedicato ad un tema, un modo per rendere omaggio a tutto il vasto repertorio degli oltre 100 brani senza far torto a nessuno: quest’anno i Tazenda hanno deciso di tornare un po’ alle origini ricordando un album che li ha lanciati, dopo il noto Sanremo 1991 al quale parteciparono con Pierangelo Bertoli con "Spunta la luna dal monte" (versione in italiano della loro "Disamparados") ricevendo una vera e propria ovazione dal pubblico con uno degli applausi più lunghi della storia di Sanremo.
Fu un anno ricco di riconoscimenti: a partire dalla Targa Tenco per Disamparados,versione originale in sardo della canzone. Senza scordare che Murales ha venduto più di 200.000 copie e con alcune canzoni come Mamoiada, Nanneddu meu (tratta dalla poesia A Nanni Sulis di Peppino Mereu) e la stessa Disamparados ha portato ai Tazenda il Premio Tenco per la Migliore canzone in dialetto e la vittoria al Cantagiro con il Disco d'Oro.
I contenuti di Murales
Ma è anche l’album che, attraverso il mescolarsi dei  suoni "moderni" di tastiere e chitarra elettrica con quelli tipici della Sardegna (launeddas, tenores, fisarmoniche diatoniche), sa dipingere con passione e tenerezza storie di donne e di uomini, aprendo squarci consapevoli sulla storia presente e passata. Un album dove folk, rock progressivo, canzone cantautoriale, melodia confluiscono a dare vita a un oceano di emozioni immense, che toccano anche chi non mastica il sardo, lingua scelta per la quasi totalità dell'opera.
Sullo sfondo il ricordo della forza comunicativa dei muralisti, dei writer della cultura hip hop e degli artisti da zi bao, la protesta che si può celare dietro la poesia dolce o graffiante della musica rock. Perché, come ammettono: “Murales è il nostro manifesto perfetto di quello che volevamo rappresentare e che ancora proviamo a mettere in scena in occasione del suo 33esimo compleanno.” Non a caso il murales da sempre ha un potente ruolo di denuncia sociale che permea da sempre la poesia dei Tazenda, sempre pregna di messaggi forti, sempre calati nella forza di una musica che sa prendere il suo pubblico dalle pance: dai temi dell’ecologia a quelli delle ingiustizie e delle guerre, senza dimenticare le diseguaglianze e la disparità del ruolo uomo- donna.
 
Ricordando oggi Murales
Quest’anno quindi, i Tazenda grazie alle porte immaginarie offerte dai loro celebri testi getteranno il proprio sguardo sui grandi temi a loro ben cari:  e cammineranno in mezzo alla paura delle faide fratricide tra le stupidità della vanagloria che la vendetta non ha mai offerto (Mamojada); tra i diseredati che cercano cibo negli immondezzai (Disamparados), nello sguardo della luna che ci indica una fioca luce nella tenebra di certa umanità (Spunta la luna dal Monte), nei canti dei disperati, nelle leggende spaventose che si raccontano ai bambini per dormire (Sa mama 'e su Sole); nelle corse pazze di quando eravamo piccoli e come puledri liberi ci perdevamo nel freddo delle campagne della nostra terra (Niunu intende); nei pensieri nebulosi di adulti non ancora completi (In sas nues tuas) per capire le tempeste dei cieli interiori; nel desiderio di una spiritualità in fasce che anela al bello e al buono (Un alenu 'e Sole); nelle denunce dei poeti di tutti i paesi del mondo (Bonas noas), in quella tristezza in cui la perdita di un amore può avvolgere le persone anche nel momento apparentemente più luminoso come il Natale (Bon Nadale). Passeggeremo nei misteri dei libri di Castaneda e Don Juan sotto un tappeto del magico Prophet (Desvelos).
“Ci ricorderemo - ci raccontano - che ci piacevano gli U2, che ci nutrivamo di musicassette della tradizione sarda, che Sanremo può fare il miracolo anche a degli outsider come noi e che,  le chitarre elettriche distorte stanno molto bene con le launeddas e con l’atavico canto a Tenores. Ribadiremo quanto è efficace un sintetizzatore che imita il galoppo del cavallo e che un po’ di reggae fa sempre bene all’anima. Non potremmo evitare di riposare sulle ballad a noi care e di ballare sui nostri ritmi di sei ottavi e placarci su una rumba intensa in stile anni Ottanta.”
 

File.41 Speciale: un incontro con i Tazenda

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Abbiamo incontrato la band sarda durante una tappa del tour estivo

 
A Portoscuso, paese della costa sud-occidentale della Sardegna dove mi trovavo in vacanza, si è svolta la nuova edizione della Fiera del Sud-Ovest, appuntamento ormai tradizionale del comune del Sulcis. Qui, grazie alla gentilezza di Valentina Casalena e di Luca Parodi, ho incontrato i Tazenda, piatto forte della serata finale della manifestazione. Il trio, composto dagli "storici" Gigi CameddaGino Marielli e dal cantante Nicola Nite, si è esibito sul palco supportato da una band di notevole spessore tecnico. 
Numerosi i brani presentati, con la particolarità annunciata dallo stesso Camedda di voler intenzionalmente riscoprire il primo album del gruppo, ossia proprio l'omonimo "Tazenda" del 1988. Si parte infatti proprio con una serie di tracce di questo disco, all'epoca cantate dall'indimenticato Andrea Parodi e ora degnamente interpretate dalla bellissima e versatile voce di Nicola Nite: "Sos ojos de sa jana", "A sa zente", "A Deus piachende" e la amatissima "Carrasecare". Ancora da questo disco troviamo "Chelu nieddu" e l'iconica "No potho reposare".
Non mancano poi altri brani fondamentali nel percorso del gruppo: "Spunta la luna dal monte", "Pitzinnos in sa guerra", "Mamoiada", "Domo mia" (all'epoca grande duetto con Eros Ramazzotti) e il brano che è diventato quasi un nuovo inno della Sardegna, "Cuore e vento", nato da una collaborazione con i Modà.
Grande serata di musica, con la band tecnicamente perfetta e in grado di emozionare il pubblico venuto a sentirla. Il tour dei Tazenda, che ha toccato anche recentemente il Belgio e l'Olanda, continua anche in questi giorni con numerose tappe sull'isola.
Prima del concerto, abbiamo realizzato un'intervista con i Tazenda che potete ascoltare cliccando sul link.
(gm -  un ringraziamento speciale a Valentina Casalena Parodi e Luca Parodi)
 

Tazenda, esce il nuovo album "Antìstasis"

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Il 20° album della loro ultratrentennale carriera

Venerdì 26 marzo, esce in versione cd e in digitale “Antìstasis” (Vida Records/Believe/Discoteca Laziale), il nuovo album di inediti della band rock etnica Tazenda. Abbiamo partecipato alla conferenza stampa via Zoom della band di Gigi Camedda, Gino Marielli e Nicola Nite. 
Antìstasis” (dal greco classico “resistenza”) è un disco che incontra tradizione e innovazione, in cui si raccontano storie di vita comune tra debolezze, paure e speranze riposte nel futuro. 11 brani inediti (più 1 remix), in lingua sardo-logudorese e italiano, in cui si fondono il desiderio di esplorazione, l’attenzione di produzioni moderne e la ricerca della semplicità stilistica e vocale.
«Pubblicare “Antìstasis” è una vera liberazione – raccontano i Tazenda – Tre anni di pre-produzioni, scelta brani, sessioni in studio iper tecnologiche, ma anche tutti in sala intorno ai grandi microfoni insieme per cantare all’antica. Divertimento e sofferenza: quando tutto fiorisce spontaneo è una vera goduria, la tua musica che nasce e cresce in modo florido. Quando qualcosa non ingrana, occorre ripartire con idee e creatività, pazienza e mestiere. Non è facile, ma è quello che sappiamo fare meglio: partorire musica. Le 12 canzoni sono venute fuori educate, pronte ad entrare in società. In certi momenti si sente per fortuna ancora la nostra adolescenza ribelle fatta di prog e di Beatles, a volte ruspante e a volte concreta. Ogni brano ha una sua storia. Chi nel testo che trasuda vita vissuta, chi nella melodia che risente influenze lontane».
Questa la tracklist di “Antìstasis“Coro”, “La ricerca del tempo perduto”, “Ammajos”, “Splenda”, “A nos bier”, “Essere magnifico (feat. Black Soul Gospel Choir)”, “Dolore dolcissimo”, “Tempesta mistica”, “Dentro le parole”, “Innos (feat. Bertas)”, “Oro e cristallo (feat. Matteo Desole)”, “A nos bier (alternative version re-produced by jxmmyvis)”.
L’album contiene il nuovo singolo La ricerca del tempo perduto, brano che trae fortemente spunto dalla canzone d’autore italiana con la sua tradizione di contenuti poetici e profondi e che parla di quel viaggio che ogni essere umano compie per trovare la sua strada. Il video, diretto da Italo Palmer e girato presso il Carcere di San Sebastiano a Sassari, è visibile al seguente link.
Sempre domani, alle ore 20.00, il giornalista Mario Luzzatto Fegiz presenterà “Antìstasis” in streaming sui canali social Instagram, Facebook e YouTube della band. E alle ore 21.30, invece, il gruppo rock etnico presenterà dal vivo i brani del nuovo album sui loro canali social e su “Sa Radiolina” (canale 601 del digitale terrestre) dall’ex Carcere di San Sebastiano a Sassari.
Dalla loro formazione nel 1988, i Tazenda hanno pubblicato 19 album (Antìstasis sarà il loro 20°) tra live, raccolte e studio. Già dal primo e omonimo album, la band rock etnica mostra il loro marchio di fabbrica: un sound unico che fonde gli strumenti musicali della tradizione sarda insieme alle chitarre elettriche. I Tazenda vantano 2 partecipazioni al Festival di Sanremo (nel 1991 con “Spunta la luna dal monte” insieme a Pierangelo Bertoli e l’anno seguente con “Pitzinnos in sa gherra”), molteplici dischi d’oro, vittorie in svariate competizioni (tra le quali “Gran Premio”, il “Cantagiro”, il “Telegatto”, il “Premio Pierangelo Bertoli”), collaborazioni con importanti artisti come Fabrizio De André e Corrado Rustici (produttore di Zucchero) e live sold out in Italia e all’estero. Nel 2007 il brano “Domo Mia”, in duetto con Eros Ramazzotti, è in vetta a tutte le classifiche, al quale seguono altri importanti duetti con Francesco RengaGianluca Grignani e i Modà. L’ultimo album di inediti “Ottantotto”, del 2012, è il primo dell’etichetta Vida, al quale seguono 2 live album (“Desvelos Tour” e “Il respiro live”), la raccolta “S’istoria” e numerosi progetti dal vivo.
(comunicato Parole & Dintorni a cura di F. Di Mento)
 

Radio date - Il nuovo di Robin Thicke

Nuovi pezzi anche per Bersani, Tazenda, John Newman e Morandi

Dopo il grande successo della hit “Blurred Lines” (feat. T.I. & Pharrell), singolo che ha conquistato il primo il posto delle classifiche radiofoniche e di iTunes in ben 21 paesi, Robin Thicke presenta il nuovo singolo “Give it 2 U”. Il brano, che vede la collaborazione del rapper statunitense Kendrick Lamar, è estratto dall’album “Blurred Lines” pubblicato a luglio di quest’anno. 
Tra le uscite di oggi, segnaliamo il secondo singolo da "Nuvola numero nove" di Samuele Bersani. E' "Chiamami Napoleone",  uno spassoso ritratto contemporaneo del nostro Paese che - parafrasando un passaggio del testo - da stivale si è ridotto a pantofola.
Con "Il respiro del silenzio" tornano invece i Tazenda. Il brano vede la partecipazione di Kekko Silvestre, leader dei Modà. Il testo è invece stato scritto a quattro mani dal leggendario Mogol e dal chitarrista Gino Marielli, che ne ha curato le parti in sardo.
Nuovi singoli anche per John Newman ("Cheating"), Gianni Morandi ("Bisogna Vivere"), Cher ("I Hope You Find It ") e Gavin DeGraw ("Make A Move"). Stay tuned!
 
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