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In Siria l'emergenza profughi e rifugiati continua

Unicef concentra i suoi interventi nell'istruzione, igiene e protezione dell'infanzia

A fine settembre 2013 il numero dei rifugiati è di due milioni, e quello dei bambini e adolescenti ha superato il milione di unità. Tra i profughi che hanno abbandonato la Siria per cercare scampo dal sanguinoso conflitto in corso oltre metà (54,5%) sono bambini e adolescenti.
Con la recrudescenza dei combattimenti tra esercito regolare e ribelli, il flusso dei profughi verso Turchia, Giordania, Libano, Iraq ed Egitto è aumentato, mettendo a dura prova la capacità di assistenza delle agenzie umanitarie.
L'UNICEF concentra i suoi interventi nei settori dell'istruzione, della protezione dell'infanzia, dell'acqua e dell'igiene. In Siria due milioni di minori hanno dovuto abbandonare gli studi poiché almeno 4 mila edifici scolastici non sono più agibili.
UNICEF sostiene la campagna "Back to Learning" con l'obiettivo di raggiungere 33 mln di dollari necessari per il fondo istruzione.
soundtrack: Siria - L'Angelo (1997)

Ai.Bi.: Non lasciamoli soli

Il 25 Maggio open day sull'adozione internazionale

Anche a Mestre la "Ai.Bi.", Associazione Amici dei Bambini, sarà presente Sabato 25 Maggio per una giornata di informazione sull'adozione internazionale, dedicata a tutti coloro che vogliono approfondire questa straordinaria forma di accoglienza. L'abbandono in età minorile è al quarto posto tra le emergenze umanitarie. I dati di Unicef raccontano che nel mondo ci sono 168 milioni di bambini che crescono senza mamma e papà. Nel nostro Paese sono 30 milioni. Ogni anno sono 5 milioni i bimbi in più che si ritrovano senza famiglia.
soundtrack: "Favola / E.Ramazzotti"
 

L’Italia "eccelle" anche nella povertà infantile

Ufficializzati i dati IRC/UNICEF

Lo stato di salute del nostro Paese lo si può rilevare anche dai dati del Centro di Ricerca IRC dell’UNICEF, ed è pessimo. Nell’ambito del rapporto “Report Card 11 – Il benessere dei bambini nei paesi ricchi. Un quadro comparativo”  l’Italia, che fa parte del G8, compare al 22° posto su 29 stati, nella classifica sullo stato di benessere nell’infanzia dei Paesi ricchi. L’Italia, quindi, si colloca nella fascia più bassa della classifica sulla povertà infantile relativa: il 17% dei bambini italiani vivono sotto la soglia di povertà.    
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