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L’Italia "eccelle" anche nella povertà infantile

Ufficializzati i dati IRC/UNICEF

Lo stato di salute del nostro Paese lo si può rilevare anche dai dati del Centro di Ricerca IRC dell’UNICEF, ed è pessimo. Nell’ambito del rapporto “Report Card 11 – Il benessere dei bambini nei paesi ricchi. Un quadro comparativo”  l’Italia, che fa parte del G8, compare al 22° posto su 29 stati, nella classifica sullo stato di benessere nell’infanzia dei Paesi ricchi. L’Italia, quindi, si colloca nella fascia più bassa della classifica sulla povertà infantile relativa: il 17% dei bambini italiani vivono sotto la soglia di povertà.    

Ma le brutte notizie non finiscono qui, nel Paese che ha dato i natali a Dante e al Canaletto, abbiamo anche il triste primato secondo l’indicatore “NEET” (Not in Education, Employment or Training) dove annoveriamo l’ 11% dei nostri ragazzi, di età tra i 15 ed i 19 anni, non occupati e/o non iscritti a scuola o a dei corsi di formazione, oltre ad avere un piazzamento per nulla appagante tra quelli che a scuola ci vanno ed hanno un rendimento scolastico che si colloca al 24° posto.

per maggiori info: www.unicef.it
soundtrack: "Swedish house mafia / Don't you worry child"
 
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