Eh già, di fiscopanettone si tratta, ma prima occupiamoci del buon vecchio cinepanettone: a 28 anni dal primo della fortunata serie, il film "Vacanze di Natale a Cortina" ha riproposto le sit-com festaiole targate De Sica & soci.
Il film nazional-popolare per antonomasia ha già fatto il giro di tutte le sale cinematografiche d'Italia ed ha registrato un bilancio di incassi in flessione rispetto gli anni passati. Questa è la ragione per cui, invece di continuare a sostenerlo, gli sta piovendo addosso una marea di critiche ingiustificate: addirittura c'è chi sostiene si sia chiusa un'era e lo vorrebbe definitivamente sotto una pietra tombale. Ma come si può criticare così aspramente, così ingenerosamente, uno dei pochi prodotti italiani che da quasi 30 anni sfida con successo le produzioni del resto del mondo ?!
Non va di certo dimenticato che le più grandi agenzie di produzioni cinematografiche di tutto il mondo concentrano il proprio potenziale nel periodo Natalizio: quest'anno il film di Neri Parenti si misurava con "Il gatto con gli stivali" e "Sherlock Holmes". Rispetto al passato è andata meglio a loro ma un incasso di oltre 10 milioni di euro in circa un mese è un risultato di tutto rispetto e che conforta. Soprattutto per l'entourage di tecnici, assistenti, cameraman e truccatori che, pur non godendo delle luci della ribalta della Ferilli (moglie di De Sica nel copione del film), col cinepanettone continuano ad avere un lavoro serio ed uno stipendio certo.
Il cinepanettone è un patrimonio da difendere, una grande famiglia capitanata da un signore che porta il nome di Christian De Sica, strepitoso nella sua bravura quanto nella sua sensibilità. Capace di non farsi scalfire dalle critiche di chi non si rende conto che, proseguendo in giudizi scriteriati sul suo film, sta minando il futuro di decine di famiglie che con lui lavorano e che condividono la trentennale meravigliosa avventura di "Vacanze di Natale".
Assieme a loro ed ai milioni di Italiani che puntualmente vanno al cinema per vedere De Sica e soci ci schieriamo anche noi, convinti che l'anno del rilancio sarà proprio il 2012!
Eh già, perchè in Italia, laddove la fantasia sembra aver esaurito la propria capacità di tramutarsi in soggetti cinematografici all'altezza degli anni '80, ci pensa la realtà a offrire nuovi spunti che valgono un copione nuovo di zecca.
Provate ad immaginare "Vacanze di Natale a Cortina 2", con un nuovo soggetto improntato sull'onda del recente blitz degli ottanta ispettori del fisco proprio tra le montagne della cittadina bellunese.
Il 30 Dicembre, ligi al proprio mandato di paladini delle tasse, gli Ispettori del Fisco hanno controllato negozi ed auto di lusso, prenotazioni in ristoranti e fatturati delle boutique più esclusive;
Ne è uscito un quadro esilarante degno del soggetto di un film delle comiche: su 133 auto di lusso controllate ben 42 appartengono a "poveri" che dichiarano meno di 30.000 euro l'anno, mentre 16 Ferrari, Porche o SUV che siano, hanno un proprietario che ha un imponibile inferiore ai 50.000 euro.
Nelle verifiche fatte nei vari esercizi della "Regina delle Dolomiti" si è visto un incremento di fatturato del 300% ed in alcuni ristoranti addirittura del 400%, rispetto lo stesso giorno dell'anno precedente, anno senza la finanza sull'uscio a verificare gli scontrini.
Ed allora di materiale nuovo su cui provare a ridere (per non piangere) di noi italiani ne esiste eccome. Anche tra le montagne del Cadore, sembra continuiamo ad essere un popolo di bigottoni benpensanti sempre alla ricerca di una nuova verginità ... giustappunto per fregare il prossimo, tanto poi la domenica mattina basta ritrovarsi tutti in cattedrale.
Ma il popolo Italiano è fatto anche di chi ha voglia di non prendersi troppo sul serio ed è fremente nell'attesa di acquistare il biglietto (rigorosamente registrato alla Siae) per il prossimo cinepanettone. Chissà quale potrebbe essere il ruolo destinato a Christian De Sica. Per noi sarebbe fantastico poterlo vedere proprio nei panni di uno degli ottanta paladini del fisco, con la calcolatrice in mano tra nullatenenti in Maserati, disoccupati in cachemire, precarie in pelliccia coi labbroni al botulino, alla ricerca della ennesima scusa per evadere le tasse.
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