Inviato da radio41 il Sab, 3 Novembre 2012
Disney compra Lucasfilm e si faranno gli episodi VII, VIII e IX
Dopo anni di smentite, alla fine si faranno. In un certo senso, era inevitabile. La potenza del brand Star Wars, un'autentica macchina da guerra che da decenni frutta milioni di dollari, non poteva finire in soffitta dopo la conclusione della esalogia, avvenuta nel 2005 con Episodio III. Ed ecco che è ufficiale: la Disney ha comprato per 4,05 miliardi di dollari la Lucasfilm e, come primo atto per giustificare l'investimento, ha annunciato che si faranno altri tre film. Stanno quindi per vedere la luce quegli ultimi sospirati episodi: VII, VIII e IX.
Da sempre la mitologia di Star Wars racconta che, in origine, George Lucas immaginò la storia in nove film e che, inizialmente, partì con il quarto: era il 1977 e usciva "Guerre stellari", poi ribattezzato "Una nuova speranza". Il resto è storia: la prima trilogia (1977-1983) e la seconda (1999-2005) hanno segnato la storia del cinema, nutrendo di passione generazioni di fans. Senza contare le decine di romanzi, le serie "Clone wars", il merchandising e tutto il resto di quello che è stato definito "Universo Star Wars". Ma, evidentemente, non bastva: i fans chiedevano la trilogia finale. Ed ora sono accontentati: nel 2015 arriverà Episodio VII e di seguito gli altri due. Mentre Lucas si limiterà a fare da consulente creativo, delegando giovani registi alla regia, resta da capire che succederà: riesumeranno Mark Hamill, Carrie Fisher e, magari, Harrison Ford? O, piuttosto, si guarderà al futuro, con una nuova generazione di Cavalieri Jedi che si scontreranno con un redivivo Impero? Tornerà Palpatine, il malvagio imperatore apparentemente morto ne "Il ritorno dello Jedi"? Ci sarà, in un qualche modo, spazio per la figura di Darth Vader? A queste (e a molte altre) domande avremo una risposta in futuro, quando cominceranno ad uscire notizie su questa terza (ultima?) trilogia. Per ora, Lucas, la Disney e pure Mark Hamill hanno le bocche cucite. La Forza, comunque, sta per tornare al cinema a produrre ancora un sacco di soldi.
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