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Vxl 2017: gran finale con Nada

A Carlo Valente il Premio Amnesty Emergenti

E' stata sicuramente Nada la protagonista della giornata finale della 20a edizione di “Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty”, la manifestazione sostenuta da Amnesty International che collega musica e diritti umani, in programma a Rosolina Mare da giovedì scorso.
La cantautrice toscana grazie al suo brano “Ballata triste” ha vinto il  Premio Amnesty International Italia, indetto nel 2003  per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente, in questo caso un brano sul femminicidio.
Per parlarne alle 18.30 di domenica presso il Centro Congressi in Piazzale Europa, Nada ha incontrato il pubblico insieme al portavoce italiano di Amnesty Riccardo Noury, il direttore artistico del festival Michele Lionello e il sindaco di Rosolina Franco Vitale.
“Mi fa molto piacere che Amnesty e Voci per la libertà – ha detto Nada durante l'incontro - si siano accorti di questa canzone, che avevo un po' nascosto dentro al mio ultimo album. È una canzone a cui tengo moltissimo, che mi è nata da dentro, dal disgusto che mi nasce ogni volta che sento storie di violenza sulle donne. Credo che questo sia anche un premio alle donne”.
Riccardo Noury da parte sua ha ricordato la campagna “Coraggio” che Amnesty sta portando avanti in questo periodo e che anche Voci per la libertà ha promosso durante il festival. Il portavoce di Amnesty ha poi ricordato la vicenda di Mauro Guerra, ucciso dai carabinieri a Sant'Urbano ed ha invitato a salire sul palco la sorella Elena, che ha raccontato la sua storia.
Nada ha chiuso poi in serata, condotta da Savino Zaba e Carmen Formenton,  la manifestazione salendo sul palco per una attesa esibizione. 
In apertura si è per la finale del contest per artisti emergenti. Cinque gli artisti in gara: gli Amarcord da Firenze, Elisa Erin Bonomo da Treviso, Nevruz da Modena, i Tukurù da Bari e Carlo Valente da Rieti.
Di grande rilievo la giuria: Michele Lionello, direttore artistico Voci per la Libertà, Riccardo Pozzato, musicista, Giovanni Stefani, Amnesty International, Enrico Deregibus, giornalista,  Letizia Bognanni di Rockit, Gianluca Mura di Radio41, Riccardo Noury, Portavoce Amnesty International, Giò Alajmo, giornalista, Giordano Sangiorgi, Mei e Rete dei Festival, Aldo Foschini, Musica nelle Aie, Enrico de Angelis, giornalista e storico della canzone.
E’ stato proprio l'ultimo ad esibirsi, Carlo Valente, a vincere il Premio Amnesty Emergenti.
In gara con 'Crociera Maraviglia' - un brano che, in netta contrapposizione ad un sound scanzonato dal sapore caraibico, racconta la tragedia del viaggio della speranza di un uomo che non riuscirà a sbarcare a Lampedusa – Valente, nella tre giorni di Rosolina Mare (Rovigo), ha emozionato il pubblico anche con la canzone “Tra l’altro”, dedicata a Federico Aldrovandi, il diciottenne morto nel 2005 sotto i colpi ricevuti durante un controllo di polizia. A lui, Carlo Valente ha voluto dedicare il Premio Amnesty  (“A Federico, vittima dello Stato”) così come aveva fatto con il suo album che prende il nome proprio da questo brano. Il Premio della critica è invece andato ad Elisa Erin Bonomo, mentre gli Amarcord hanno vinto il Premio Giuria Popolare.
Cala il sipario anche su questa riuscitissima 20ma edizione: l’appuntamento con Voci per la Libertà è tra un anno. Quello con la difesa dei diritti umani, invece, è ogni giorno.
 

Nada, Lele, Diodato e molto altro per i 20 anni di VxL

COMUNICATO STAMPA

Dal 20 al 23 luglio il festival legato ad Amnesty International a Rosolina Mare

Nada, Lele, Diodato, The Bastard Sons Of Dioniso: un cartellone quantomai variegato quello della nuova edizione di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, il festival che collega musica e diritti umani e che si svolge dal 20 al 23 luglio a Rosolina Mare (RO).
Si tratta di una tappa importante nella storia della manifestazione: questa edizione coincide con la 20esima ed è entrata a far parte di una rassegna più ampia, Arte per la Libertà.
Arte per la Libertà è un grande contenitore che unisce creatività e diritti umani coinvolgendo location uniche della Provincia di Rovigo, per dare vita ad un calendario ricco di eventi, fra musica, arte, cinema e teatro.
Il clou di Arte per la Libertà è come sempre Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, la quattro giorni di Rosolina Mare: grandi ospiti si alternano sul palco insieme a band emergenti da tutta Italia in concorso per il “Premio Amnesty International Italia Emergenti”, dedicato ai migliori brani legati alla Dichiarazione universale dei diritti umani.
Un evento sostenuto da Amnesty International in grado di fare riflettere e divertire, dove creatvità ed emozione riescono a toccare il cuore delle persone su temi importanti quali uguaglianza e rispetto.
 
Ad aprire il festival giovedì 20 Luglio gli Psycodrummers, gruppo di percussionisti dal forte impatto live; a chiuderla i The Bastard Sons Of Dioniso, giovane band trentina rivelazione a X-Factor 2009. Durante la serata, si inaugurano due installazioni: la prima dal titolo “Inalienabile”, progetto a cura di PianoB legata al rapporto tra musica e diritti umani, un alternarsi di fotografie, voci e video, unito alla testimonianza di musicisti come Francesco Guccini, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli e molti altri. La seconda è “SOS - Save our souls” di  Achilleas Souras, installazione costruita e assemblata con centinaia di giubbotti salvagente abbandonati sulle coste dell’Isola di Lesbo dai migranti.
Venerdì 21 luglio si svolge la prima delle due semifinali del concorso. In veste di ospite si esibisce  Diodato, uno dei più talentuosi giovani cantautori italiani giunto alla notorietà nel 2014 attraverso il Festival di Sanremo e alle numerose partecipazioni a “Che tempo che fa”. È da poco uscito il suo secondo disco di inediti, “Cosa siamo diventati”.
Sabato 22 luglio seconda tornata di semifinali degli emergenti che vede come ospite della serata l'artista Lele. Finalista ad “Amici” nel 2016 nella squadra di Emma ed Elisa che lo hanno scelto come opening-act nei rispettivi tour, esibendosi con un set voce, chitarra e loop station. Nel 2017 ha partecipato al festival di Sanremo, vincendo nella categoria “Nuove Proposte” con il brano “Ora mai”.
Il festival si chiude domenica 23 luglio con la finale del concorso per gli emergenti. A salire sul palco Nada, vincitrice del Premio Amnesty International Italia 2017 con “Ballata triste”, il premio riservato ai big italiani che hanno scritto brani sui diritti umani nell'anno precedente. Nel pomeriggio, alle 18.30, un imperdibile incontro aperto al pubblico con la cantante e il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury.
Presentano Savino Zaba e Carmen Formenton.  Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.
 

Nada vince il Premio Amnesty

“Ballata triste” miglior brano sui diritti umani. Il 23 luglio la premiazione a Rosolina

Ballata triste” di Nada è la canzone vincitrice per il 2017 del Premio Amnesty International Italia, indetto nel 2003 da Amnesty International e dall’associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente, in questo caso un brano sul femminicidio.
La premiazione avrà luogo a Rosolina Mare (Rovigo) domenica 23 luglio, nel corso della serata finale della 20a edizione di Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty, festival che si terrà dal 20 al 23 luglio e ospiterà anche lo storico concorso dedicato agli emergenti, il cui bando rimane aperto fino al 22 aprile sul sito.
Nada ha dichiarato: Non sono molto abituata a ricevere premi e le volte che mi è capitato ho sempre cercato di non esserci ma il premio di Amnesty International mi fa davvero felice, soprattutto per questa mia canzone così tremendamente attuale. Da donna cerco di intuire, ma non trovo niente da capire in quello che succede troppo spesso alle donne, che purtroppo, e quasi sempre tra le mura domestiche, vengono distrutte da chi dice di amarle. “Ballata Triste” racconta di una giornata apparentemente normale che finisce in tragedia. L’ho scritta un giorno di getto dopo avere sentito per l’ennesima volta l’orrenda storia di un femminicidio. All’inizio non sapevo se registrarla, mi faceva male, ma poi ho pensato che anche in una canzone si possono raccontare sentimenti di ribellione verso situazioni così drammatiche, con la speranza che una voce fra le tante possa suscitare un po’ più di attenzione. Spero che nel futuro prossimo ci si possa comprendere e capire, che l’amore prevalga sulle incompatibilità, e se non l’amore almeno il rispetto. Come fare? Sono convinta che ci dobbiamo educare fin da bambini a superare nella vita le difficoltà del vivere insieme, e imparare che se finisce un amore si deve riuscire ad avere riguardo per l’altro e per il dolore.
Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha affermato: "Le statistiche sulla violenza contro le donne sono sconvolgenti. Ma sono numeri ai quali, dopo lo stupore iniziale, si finisce col fare poco caso, a cui si finisce per assuefarsi. Per questo è importante parlare di persone, raccontare le loro storie, ognuno facendo uso dei propri mezzi espressivi, canzoni comprese. Canzoni profondamente sentite, che arrivano al cuore, che fanno capire quale sia il problema assai meglio delle statistiche. Canzoni come ‘Ballata triste’ di Nada, alla quale siamo grati per avere, con la sua sensibilità, dato un importante contributo nel far conoscere una realtà che dovremo, prima o poi, attraverso il nostro impegno giorno per giorno, riuscire a cancellare per sempre”.
 

Carmen e le amiche per il Telefono Rosa

COMUNICATO STAMPA

Un brano tutto al femminile cantato a sei voci

Carmen Consoli raduna in musica Gianna Nannini, Elisa, Irene Grandi, Emma e Nada. Le cinque artiste hanno accolto l'invito dalla cantantessa a schierarsi contro ogni forma di violenza sulle donne e, dal 29 maggio, saranno insieme in radio con una nuova versione de 'La signora del quinto piano' , brano-denuncia che tratta la tematica del femminicidio, presente nell'ultimo album di Carmen "L'abitudine di tornare".
Sei artiste unite per un sostegno - non solo ideale - a tutte le donne in difficoltà. Proprio come fa l'Associazione Nazionale Telefono Rosa, di cui Carmen è Ambasciatrice, e che gestisce il 1522, numero nazionale antiviolenza di genere, del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio.
Il progetto prende vita in giornate di grande rilevanza simbolica: proprio il 28 maggio 2013, infatti, la Camera dei Deputati approvava all'unanimità la Convenzione di Istanbul , primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per proteggere le donne contro qualsiasi atto di violenza.
Da venerdì 29 maggio "La signora del quinto piano #1522" (Universal Music) sarà disponibile su iTunes e in rotazione radiofonica e tutti i proventi andranno a favore del Telefono Rosa.
(fonte: comunicato Universal Music a cura di P.Corradini)
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