Inviato da radio41 il Dom, 23 Dicembre 2012
La crisi riduce gli acquisti al lumicino. Ma quanto incide il web?
Superati i Maya, finalmente stiamo pensando al Natale e al 2013 che verrà.
Oggi, antivigilia, è la penultima giornata dedicata agli acquisti per i regali e, purtroppo, il bilancio del giro di affari non è tra i migliori. Oltre ai negozi storici dei nostri centri, che lamentano un calo di clienti assolutamente inedito, si registrano emorragie addirittura nei centri commerciali che, negli ultimi anni, erano stati letteralmente presi d'assalto.
Complice la rata dell'Imu e di certo colpevole questa crisi dalla quale, a dispetto delle chiacchiere, non si scorge una vera uscita, gli italiani stanno risparmiando addirittura sui cenoni e i pranzi delle feste. Mentre il commercio subisce l'ennesima botta, quest'anno le famiglie sembrano riscoprire un Natale più semplice, più frugale e, magari, più vero. Una festa libera da dozzine di regali che, il più delle volte, sono assolutamente inutili o sbagliati.
Eppure, strano fenomeno, c'è una categoria che in questi giorni sta facendo gli straordinari: il corriere espresso. Li notiamo sulle nostre strade sfrecciare, carichi di pacchi dentro il furgone, come novelli Babbi Natale. Portano nelle case, infatti, migliaia e migliaia di acquisti fatti online. Un dubbio sorge: quanto del commercio tradizionale, quello che parte dalle vetrine addobbate dei negozi, si è trasferito nel mondo dell'e-commerce? Di sicuro, la rete sta incidendo notevolmente nel volume degli acquisti natalizi: sarebbe il caso di capire quanto il rito sia soltanto migrato da un centro commerciale al monitor di un computer.
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