Inviato da radio41 il Dom, 4 Settembre 2022
79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 3 settembre
Dopo la giornata di ieri, molto travagliata per l'arrivo dell'idolo delle ragazze Timothée Chalamet, anche questa si presenta molto agitata e ristretta a livello di sicurezza per la presenza di Sigourney Weaver. protagonista del film fuori concorso "Master Gardener" del regista Paul Schrader, che ha ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera.
Alle 13.50 è stata la volta di Laura Poitras con "All The Beauty And The Bloodshed , un documentario incentrato sulla rinomata fotografa Nan Goldin, che lotta contro la famosa famiglia Suckler, proprietaria della casa farmaceutica Purdue Pharma, produttrice dell'OxiContin, narcotico responsabile di causare dipendenza, che negli USA ha causato oltre 400.000 vittime. Lei stessa è dovuta ricorrere alla riabilitazione per la dipendenza da oppioidi, causata da un farmaco assunto per un dolore al polso.
Subito dopo alle 16.15 e sempre in concorso è stata la volta del regista Andrea Pallaoro con il film "Monica", uno dei cinque titoli italiani, dove viene messa a dura prova "l'identità" durante la trasformazione del corpo e dell'anima. Di questa proiezione si è già tanto parlato sulla stampa internazionale soprattutto perché l'interprete, Trace Lysette, è la prima attrice protagonista transgender in un film del concorso veneziano e che potrebbe anche ambire alla Coppa Volpi. Il terzo in ordine di tempo, sempre in sala Grande, è Santiago Mitre con “Argentina 1985”, dove una squadra di avvocati è alle prese con un processo che coinvolge i comandanti della dittatura militare argentina degli anni 80. Vengono affrontate le terribili vicende che li hanno portati ad essere accusati per crimini contro l’umanità.
Ultimo, ma solo in ordine di tempo, è "Pearl" di Ti West che ha portato in sala un film horror, dove troviamo come protagonisti Mia Goth, David Corenswet, Tandy Wright, Emma Jenkins-Purro.
A sfilare per queste proiezioni sul Red carpet erano presenti: la sacerdotessa della moda Anna Dello Russo, Melissa Satta, Anna Foglietta, Francesca Barra con Claudio Santamaria e la cantante Annalisa.
Alle 13.50 è stata la volta di Laura Poitras con "All The Beauty And The Bloodshed , un documentario incentrato sulla rinomata fotografa Nan Goldin, che lotta contro la famosa famiglia Suckler, proprietaria della casa farmaceutica Purdue Pharma, produttrice dell'OxiContin, narcotico responsabile di causare dipendenza, che negli USA ha causato oltre 400.000 vittime. Lei stessa è dovuta ricorrere alla riabilitazione per la dipendenza da oppioidi, causata da un farmaco assunto per un dolore al polso.
Subito dopo alle 16.15 e sempre in concorso è stata la volta del regista Andrea Pallaoro con il film "Monica", uno dei cinque titoli italiani, dove viene messa a dura prova "l'identità" durante la trasformazione del corpo e dell'anima. Di questa proiezione si è già tanto parlato sulla stampa internazionale soprattutto perché l'interprete, Trace Lysette, è la prima attrice protagonista transgender in un film del concorso veneziano e che potrebbe anche ambire alla Coppa Volpi. Il terzo in ordine di tempo, sempre in sala Grande, è Santiago Mitre con “Argentina 1985”, dove una squadra di avvocati è alle prese con un processo che coinvolge i comandanti della dittatura militare argentina degli anni 80. Vengono affrontate le terribili vicende che li hanno portati ad essere accusati per crimini contro l’umanità.
Ultimo, ma solo in ordine di tempo, è "Pearl" di Ti West che ha portato in sala un film horror, dove troviamo come protagonisti Mia Goth, David Corenswet, Tandy Wright, Emma Jenkins-Purro.
A sfilare per queste proiezioni sul Red carpet erano presenti: la sacerdotessa della moda Anna Dello Russo, Melissa Satta, Anna Foglietta, Francesca Barra con Claudio Santamaria e la cantante Annalisa.
(dalla nostra inviata Loredana Negro)