Sanremo 2013: dopo la quarta serata

Lungo spettacolo amarcord per celebrare i festival passati. Antonio Maggio vince tra i giovani

Serata lunghissima che comunque colleziona una media di 11 milioni di spettatori (48% di share), confermando il grande successo di questo Sanremo targato Fazio-Littizzetto. Ieri i due hanno presentato la Sanremo story, carrellata di canzoni e ricordi che raccontano gli anni del Festival e, pertanto, gli anni di questo Paese. Senza la gara, lo spettacolo è assicurato: la Littizzetto, vera grande trionfatrice di quest'edizione, rievoca i testi terrificanti di canzoni degli anni cinquanta e si diverte a vestirsi come la Pizzi o la Caselli.

Omaggio a Mike Bongiorno con l'inaugurazione della statua a lui dedicata, scoperta in diretta da Fazio, insieme alla moglie e ai figli del grande presentatore. Ospitata di Pippo Baudo, con i capelli lasciati bianchi, per celebrare colui che hacondotto il maggior numero di edizioni del Festival. E ospitata pure del quartetto di "figli di papà" dell'89, quelli che fecero parlare tutti per il devastante numero di papere che produssero durante quell'edizione, condotta in maniera atroce: Gianmarco Tognazzi, Danny Quinn, Paola Dominguin e Rosita Celentano. D'improvviso ci ritroviamo sul finire degli anni ottanta, nel festival di Oxa-Leali e del ritorno meraviglioso di Mia Martini.
Bellissimi momenti musicali con Stefano Bollani e, soprattutto, con la delicatezza di Caetano Veloso. Si rivede persino José Luis Moreno con il corvo Rockfeller, protagonista del Sanremo '85.
Che l'atmosfera sia divertita, lo dimostrano le esibizioni dei quattordici campioni, che elenchiamo:
 
Malika Ayane  (“Cos’hai messo nel caffè”, 1969) 
Daniele Silvestri (“Piazza Grande”, 1972)
Annalisa feat. Emma ("Per Elisa", 1981)
Marta sui Tubi feat. Antonella Ruggiero (“Nessuno”, 1959)
Raphael Gualazzi (“Luce”, 2001)
Modà (“Io che non vivo”, 1965)
Simone Cristicchi ("Canzone per te", 1968)
Simona Molinari e Peter Cincotti feat. Franco Cerri ("Tua", 1959)
Maria Nazionale ("Perdere l’amore", 1988)
Marco Mengoni (“Ciao amore ciao”, 1967)
Elio e le Storie Tese feat. Rocco Siffredi ("Un bacio piccolissimo", 1964)
Max Gazzè ("Ma che freddo fa", 1969)
Chiara (“Almeno tu nell’universo”, 1989)
Almamegretta (“Il ragazzo della via Gluck”, 1966)
 
La serata culmina con la finale per i giovani, votati anche dalla Giuria di Qualità presieduta da Nicola Piovani. Mentre il favorito Renzo Rubino vince il premio della critica e l'escluso Il Cile il "Premio Sergio Bardotti" per il miglior testo, tra lo stesso Rubino, Ilaria Porceddu e i Blastema, la spunta Antonio Maggio (ex-Aram Quartet) con la sua scanzonata e sorridente "Mi servirebbe sapere". Brano simpatico, che avrà una discreta rotazione radiofonica. Stasera la finale, per scoprire chi vincerà questo Festival numero 63.
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