Inviato da radio41 il Dom, 4 Novembre 2012
Una nuova ricerca scientifica uscita a Luglio sostiene l'utilità della presenza di un cane in casa
Riportiamo una notizia già diffusa a Luglio ma meritevole di un rilancio. L'equipe del Dott. Eija Bergroth, ricercatore pediatra presso l'Università di Kuopio in Finlandia, ha posto in attenta osservazione quattrocento bambini di un anno di età, sottoponendoli settimanalmente ad una breve visita di controllo.
Metà delle famiglie condivideva l'abitazione con un ospite a quattro zampe, l'altra metà no.
E' stato monitorato lo stato di salute di ogni bimbo in relazione alle abitudini di coabitazione con il cane, suddividendo i dati in riferimento alla consuetudine di lasciare il cane in giardino piuttosto che tra le mura domestiche nella maggior parte delle ore di ogni giorno.
Statistiche alla mano è emerso che la presenza di un cane in casa riduce del trenta per cento le infezioni virali e batteriche alle vie respiratorie del bambino, riduce del cinquanta per cento il mal d'orecchio, diminuisce del venticinque per cento il ricorso agli antibiotici e la durata media del manifestarsi di queste malattie è di cinque giorni anziché sette per i bambini non possiedono un cane in casa propria.
Quindi secondo il Dott. Bergroth il contatto di almeno sei ore al giorno tra il cane ed il bambino stimola costantemente le difese immunitarie di quest'ultimo. Il cane infatti accumula sul pelo microrganismi, batteri e virus che gioco forza vengono condivisi col bimbo che, gradatamente, accresce le proprie difese da potenziali nemici della propria salute e quindi impara ad isolarli con più forza.
Inoltre, i bambini che vivono a contatto con i cani soffrono meno di allergie poiché il loro sistema immunitario è maggiormente addestrato anche su questo fronte.
soundtrack: “Who lets the dog out” (Anselm Douglas/Baha Men 2000)
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