Dopo il blocco del traffico di settimana scorsa, i dipendenti dell'Ilva di Marghera si preparano ad una nuova giornata di protesta giovedi 2 Agosto, in concomitanza con i colleghi di Taranto. Il ricorso presentato dall'Ilva sul sequestro degli impianti dell'area a caldo dello stabilimento pugliese e sugli arresti domiciliari disposti nei confronti di 8 indagati, tra dirigenti ed ex dirigenti, sarà esaminato il 3 agosto dal tribunale del Riesame di Taranto. Per il 2 agosto è in programma una assemblea pubblica per i lavoratori che vogliono garanzie sul loro futuro in caso lo stabilimento venisse effettivamente "spento". Fim, Fiom, Uilm e Cgil, Cisl, Uil per quel giorno hanno proclamato 24 ore di sciopero e chiedono un percorso sindacalmente condiviso, che "impegni azienda e istituzioni a realizzare gli investimenti necessari a coniugare le attività produttive, con tutela della salute e dell'ambiente interno ed esterno".
In questo contesto, la sede Veneziana della più importante azienda siderurgica italiana, sente il dovere di mobilitarsi a difesa del proprio posto di lavoro, poichè i "sigilli" alla sede di Taranto significherebbero chiusura certa anche per Marghera.
La manifestazione di sciopero prevede una assemblea in prima mattinata per poi proseguire all'esterno della azienda, con gli operai in corteo verso piazza Ferretto di Mestre.
Aggiungi un commento