Inviato da radio41 il Mer, 2 Novembre 2011
Al di là delle opinioni politiche, quello che avverrà domani sera è da considerarsi un evento da osservare con grande interesse. Per la prima volta, un programma guidato da un popolare anchor-man italiano, Michele Santoro, andrà in onda su una serie di canali del digitale terreste (per il Veneto i canali 11 e 13) in diretta concorrenza con le trasmissioni delle corazzate storiche di Rai e Mediaset. Quello che succederà segnerà un punto di svolta e, probabilmente, la prima vera prova che la moltiplicazione dei canali avvenuta con il digitale potrebbe rompere il dominio trentennale del duopolio. Se gli ascolti di "Servizio pubblico" dovessero essere consistenti, sarà il segnale che anche le piccole televisioni, una volta coordinate e coalizzate, potranno mietere successi rubando grosse fette di pubblico alle reti tradizionali. Un po' quello che accadde proprio con le reti locali unite in network, ossia l'ossatura iniziale di Canale 5, che negli anni '80 divenne il competitor della Rai. Se gli esperimenti sul web (e Santoro ne fece uno di successo con "Rai per una notte") possono ancora essere di nicchia e per un target tecnologicamente agile, la partenza di "Servizio pubblico", essendo accessibile a tutti, sarà, lo ripetiamo, la prova del fuoco per la nascita di una televisione alternativa. Un po' quello che sta già accadendo con La7. Insomma, la televisione è destinata a cambiare e gli ascolti deludenti di "Distretto di polizia 11" o del "Grande Fratello 12" sono lì a testimoniare che certi format, un tempo sicuri, oggi non funzionano più.
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