Inviato da radio41 il Dom, 11 Settembre 2022
79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 10 settembre
Senza nemmeno accorgersene siamo arrivati alla fine di questi dieci giorni di grande cinema.
Il gravoso, ma al tempo stesso onorevole, compito di chiudere l’edizione è toccato a “The Hanging Sun - Sole di mezzanotte” di Francesco Carrozzini.
Ispirato al romanzo dello scrittore norvegese Jo Nesbø, che si sviluppa tutto intorno ad un conflitto tra padre e figlio. Come interpreti troviamo Alessandro Borghi, Peter Mullan e Jessica Brown Findlay. L’attore italiano è John, figlio di un potente boss dal quale è costretto a scappare dopo averlo tradito. Si dirige all’estremo nord e trova rifugio nel mezzo di una foresta, vicino ad un paesino isolato, che sembra sospeso nel tempo e dove la religione ha una grande importanza. Le persone sembrano vivere in un'altra epoca dove è sempre giorno: da qui il nome del film, perché il sole non tramonta mai a causa del fenomeno astronomico così chiamato. In tutto questo, John incontrerà Lea, una donna forte nonostante i suoi problemi della vita, e suo figlio Caleb. Con tutta la giornata illuminata sia John che Lea inizieranno a confondere non solo notte e giorno ma anche la vita reale con la finzione.
Uno dovrà fare i conti col passato, mentre lei dovrà affrontare i demoni per la perdita del marito, un uomo violento morto in mare.
A condurre la cerimonia di chiusura, che ha avuto inizio alle 19, la bravissima e bellissima madrina Rocio Munoz Morales.
Il Leone d’oro va a “All The Beauty And The Bloodshed” di Laura Poitras, unico documentario su 23 titoli in gara.
Alla regista senegalese Alice Diop con il lungometraggio “Saint Omer”, che mette in scena la storia vera sul processo a Laurence Coly (la donna accusata di aver ucciso la figlia di 15 mesi, abbandonandola su una spiaggia nel nord della francia all’arrivo dell’alta marea), vengono consegnati due premi: il Leone del Futuro e il Leone d’Argento, Gran Premio della giuria.
Il gravoso, ma al tempo stesso onorevole, compito di chiudere l’edizione è toccato a “The Hanging Sun - Sole di mezzanotte” di Francesco Carrozzini.
Ispirato al romanzo dello scrittore norvegese Jo Nesbø, che si sviluppa tutto intorno ad un conflitto tra padre e figlio. Come interpreti troviamo Alessandro Borghi, Peter Mullan e Jessica Brown Findlay. L’attore italiano è John, figlio di un potente boss dal quale è costretto a scappare dopo averlo tradito. Si dirige all’estremo nord e trova rifugio nel mezzo di una foresta, vicino ad un paesino isolato, che sembra sospeso nel tempo e dove la religione ha una grande importanza. Le persone sembrano vivere in un'altra epoca dove è sempre giorno: da qui il nome del film, perché il sole non tramonta mai a causa del fenomeno astronomico così chiamato. In tutto questo, John incontrerà Lea, una donna forte nonostante i suoi problemi della vita, e suo figlio Caleb. Con tutta la giornata illuminata sia John che Lea inizieranno a confondere non solo notte e giorno ma anche la vita reale con la finzione.
Uno dovrà fare i conti col passato, mentre lei dovrà affrontare i demoni per la perdita del marito, un uomo violento morto in mare.
A condurre la cerimonia di chiusura, che ha avuto inizio alle 19, la bravissima e bellissima madrina Rocio Munoz Morales.
Il Leone d’oro va a “All The Beauty And The Bloodshed” di Laura Poitras, unico documentario su 23 titoli in gara.
Alla regista senegalese Alice Diop con il lungometraggio “Saint Omer”, che mette in scena la storia vera sul processo a Laurence Coly (la donna accusata di aver ucciso la figlia di 15 mesi, abbandonandola su una spiaggia nel nord della francia all’arrivo dell’alta marea), vengono consegnati due premi: il Leone del Futuro e il Leone d’Argento, Gran Premio della giuria.
Luca Guadagnino invece con il suo “Bones & All” si aggiudica il Leone d’Argento per la migliore regia.
I due premi più attesi sono invece quello per la miglior attrice e miglior attore, che vanno rispettivamente alla bravissima ed incantevole Cate Blanchett ,che ringrazia tutta la sua squadra per il lavoro svolto ma soprattutto la sua famiglia che con pazienza ha sopportato la sua assenza; l’altro a Colin Farrell. collegato da remoto perchè impegnato nelle riprese di un altro film. L'attore afferma di essere dispiaciuto di non poter essere presente ma comunque non si lamenta perchè "fortunatamente lavora". A ritirare il suo premio il regista Martin McDonagh, anche lui vincitore per la miglior sceneggiatura.
Per quest’anno è tutto, alla prossima!
I due premi più attesi sono invece quello per la miglior attrice e miglior attore, che vanno rispettivamente alla bravissima ed incantevole Cate Blanchett ,che ringrazia tutta la sua squadra per il lavoro svolto ma soprattutto la sua famiglia che con pazienza ha sopportato la sua assenza; l’altro a Colin Farrell. collegato da remoto perchè impegnato nelle riprese di un altro film. L'attore afferma di essere dispiaciuto di non poter essere presente ma comunque non si lamenta perchè "fortunatamente lavora". A ritirare il suo premio il regista Martin McDonagh, anche lui vincitore per la miglior sceneggiatura.
Per quest’anno è tutto, alla prossima!
(dal nostro inviato Devis Botta)