Sanremo 2024: Prima serata

Sanremo 2024: Prima serata
DIARIO DA SANREMO

La lunga serata delle 30 canzoni in gara: una maratona musicale dai tempi perfetti ma, inevitabilmente, impegnativa. Rivelazione Mengoni

 
E Festival 74 sia! La Fanfara dei Carabinieri dà il via al Festival 2024. Subito dopo Marco Mengoni rompe immediatamente il ghiaccio introducendo lo spettacolo. Immediatamente, Amadeus prende il controllo del palco e capiamo che gestire trenta canzoni imporrà per tutta la serata un ritmo sostenuto, anche se le 2 di notte sono comunque garantite.
Parte quindi la gara secondo la scaletta prevista, e dei nostri pareri parleremo più avanti. La prima della sorpresa è Zlatan Ibrahimović che torna in scena dopo l'edizione di tre anni fa. Siparietto simpatico, che ci riporta a quel Festival complicato dell'era del lockdown.
Si canta tutti assieme in Sala Stampa con "Due vite" di Marco Mengoni, che si rivela anche un personaggio in grado di scherzare, prendersi in giro e tenere perfettamente il ruolo. Una rivelazione il suo siparietto con gli oggetti di culto sanremesi.
Anche quest'anno Amadeus può contare sull'amico di sempre Fiorello che, dall'Aristonello, garantisce gli interventi comici che grande contributo danno alla serata. Non manca il momento di impegno, con la madre di Giovanbattista Cutolo, giovane morto per un assurdo litigio, destinato all'orchestra di Sanremo. Da Piazza Colombo sul palco esterno si esibisce Lazza
Bellissimo l'omaggio a una figura storica del Festival come Toto Cutugno: un balzo negli anni ottanta, quando il cantautore era una presenza quasi costante all'Ariston. L'"eterno secondo", si diceva. Anche se vinse davvero, nel 1980.
Segue ospitata di Federica Brignone e poi il collegamento con la Costa Smeralda, dove si esibisce Tedua.
Siamo al secondo ascolto e, come per nostra tradizione, non daremo voti ma semplicemente giudizi generali:
CLARA: canzone gradevole, che riesce a piacere al primo ascolto
SANGIOVANNI: nel suo stile, nulla di memorabile
FIORELLA MANNOIA: grande classe per un rimo che sposa l'anima più gitana di una delle più grandi interpreti della musica italiana. Ritmo, energia... che altro dire di una grande?
LA SAD: si definiscono punk. Ma qualche dubbio sorge, ascoltandoli. Portano però un messaggio importante, il che è meritorio
IRAMA: una ballata romantica che andrà bene in radio e che farà impazzire i suoi molti fan
GHALI: pezzo radiofonicamente perfetto, ben riuscito
NEGRAMARO: un pezzo dal tono epico, dove la voce di Giuliano emoziona. Bravi
ANNALISA: il pezzo spacca, sarà un tormentone radiofonico con il suo "quando, quando, quando" che manco Tony Renis
MAHMOOD: brano trascinante che, però, rimane nella sua confort zone, senza particolari sorprese
DIODATO: brano bellissimo, struggente. Una grande prova d'autore
LOREDANA BERTE': strepitosa, mitica. La voce, anche quando sporca un po', rende ancora più bella l'esibizione. Il pezzo è forte, degno della sua grande storia. Ti si vuol bene, Lory
GEOLIER: siamo al ritmo battente, quasi dance. Fenomeno di questi ultimi tempi, con grande seguito. Vedremo che succederà
ALESSANDRA AMOROSO: brano nel suo stile, per la sua prima partecipazione al Festival.
THE KOLORS: probabilmente cercano il bis del tormentone estivo, ma il brano probabilmente nel ritornello non è altrettanto potente
ANGELINA MANGO: altro brano che spacca, ricco di cambi ritmici e votato a un airplay intenso
IL VOLO: possono piacere o meno per il genere, ma il brano è bello e il talento dei tre ragazzi è innegabile. Bravissimi
BIGMAMA: pezzo piacevole, adatto per farla conoscere al grande pubblico
RICCHI E POVERI: rispetto per una grande storia. Cercano il rinnovamento e in parte ci riescono
EMMA: pezzo fresco e genere elettronico per la salentina. Molto piacevole: brava
RENGA NEK: bell'impasto di voci. Renga sembra essere tornato al top. Canzone non memorabile ma comunque dignitosa
MR. RAIN: prosegue sulla strada buonista dell'anno scorso, forse con un risultato inferiore
BNKR44: brano da boyband. Ottengono di certo un'ottima vetrina
GAZZELLE: non male, da riascoltare. Brano non di immediato ascolto
DARGEN D'AMICO: segue l'onda (in tutti i sensi) di un potenziale nuovo tormentone. Ha il coraggio di lanciare un messaggio per il cessate il fuoco
ROSE VILLAIN: brano non facilissimo dal punto di vista tecnico. Lei se la cava piuttosto bene
SANTI FRANCESI: molto bravi in un brano raffinato
FRED DE PALMA: nessun guizzo di rilievo. Brano che conquista la sufficienza
MANINNI: una canzone piacevolmente melodica e tipicamente sanremese: classica
ALFA: un esordio dignitoso sul palco dell'Ariston
IL TRE: brano che avrà un buon airplay. Il flow è velocissimo. Bravo
Inutile sottolineare ancora una volta la lunghezza della serata per la tanta carne al fuoco. E' un Festival ambiziosissimo, il coronamento dell'era Amadeus e deve inevitabilmente essere extralarge in tutto.
E chiudiamo con la Top 5 secondo la Giuria della Sala Stampa, tv e web:
1. Loredana Bertè
2. Angelina Mango
3. Annalisa
4. Diodato
5. Mahmood
 
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(gm)
 
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