Inviato da radio41 il Lun, 26 Novembre 2012
Il nuovo singolo è "Non mi diverto"
Irriverenza, ironia, sfacciataggine, cinismo, sadismo, simpatia: potete mixare gli ingredienti come volete, ma la miscela sarà sempre esplosiva: è lui, Marco Levi, il cantautore più eccentrico e sui generis di tutta la storia del cantautorato ed è tornato con un singolo di cui, una volta ascoltato, non potrete più fare a meno.
Non mi diverto (per TheTune - distribuzione Self), nuovo brano nato dalla folle penna di Marco Levi: una canzone d’amore? Un’invettiva? Canzone di protesta? Nulla di tutto questo eppure tutto questo.
Probabilmente un inno alla semplicità, visto che nel testo l’autore trova la felicità nel giocare “a chi ride prima” o “a ruba bandiera”, mentre non si diverte affatto tra le feste, i drink, i viaggi e le vacanze.
“Gioco con te a chi ride prima, mi morderò la lingua e farò la scimmia, ti va di fare famiglia?”
La soluzione alla noia della modernità, all’apatia di chi può avere tutto, la risposta all’automazione della società industriale, la offre lui con un giro d’accordi incisivo e orecchiabile e con un testo che mantiene fede allo stile di scrittura di Marco che già in precedenza aveva colpito per la sfrontatezza e la simpatia delle sue canzoni.
E’ come se Marco Levi non si stancasse mai di suonare quella chitarra, invasato dalla sua stessa capacità di trasformare le tragicomiche storie quotidiane di ciascuno di noi in una sorta di Arca di Noè su cui scampare al diluvio, ridendo delle piccole disgrazie dovute alla nostra sfiga.
Il singolo è accompagnato da un video in cui Levi mostra anche le sue doti da attore. La storia è quella di una sfida, una serie di partite contro personaggi improbabili, proprio al gioco “chi ride prima”. Inizialmente Marco, con il suo fare sornione e invincibile, batte tutti. Fin quando però non arriva lei: nulla si può contro il fascino di una donzella, anche il più furbo degli uomini soccombe e si inebetisce; tutti devono arrendersi all’amore, la cosa più semplice e divertente del mondo, tutti… persino il terribile Marco Levi!
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