Inviato da radio41 il Dom, 1 Dicembre 2024
"Sorella luna" è un brano ermetico che diventa inno alla condizione conflittuale della natura umana, secondo singolo estratto dal nuovo album
Il nostro incontro del prossimo appuntamento di File.41 sarà con i Ken La Fen, che ci presenteranno “Sorella luna”, estratto dal nuovo album "Tuo padre".
«La canzone esplora il tema dell’accettazione delle proprie inclinazioni e dell’istinto primordiale che ci guida, spesso più potente di qualsiasi logica. Attraverso la metafora della notte, squarciata dalla pallida luce lunare, invitiamo l’ascoltatore a riflettere sulla natura stessa dell’uomo: fragile e vulnerabile, ma anche capace di una forza misteriosa e insospettata…» - racconta la band.
Dopo “Tempesta e tuoni” i Ken La Fen tornano con il nuovo singolo “Sorella Luna”, un brano ermetico, una sorta di dialogo intimo con gli elementi dell’universo che ci circonda, partendo dalla Luna e dal Sole.
Musicalmente “Sorella Luna” si compone come un canto orizzontale con suoni aperti e avvolgenti. La sofferenza e frustrazione trasmesse dal brano si stemperano in una melodia che diventa un inno alla condizione conflittuale della natura umana: fallace, imperfetta e, proprio per questo, autentica e sincera.
Ken La Fen si definisce capostipite del Trash Emozionale: cantautorato improvvisato miscelato a sonorità elettroniche ed elementi folkloristici. I testi personali e universali toccano tematiche sempre diverse, talvolta improbabili e spesso legate al mondo della provincia e dell'ambiente farindolese nello specifico.
Ballate introspettive e autoanalitiche per esorcizzare i limiti del contesto provinciale in cui vivono. Lucida follia e sfumature da boyband. Un pop demenziale, conscio e profondo. Atteggiamento ironico e caustico che trasforma i live in momenti di umana condivisione. Caratterizzato da un'estetica Camp, si propone di esplorare mondi e simbolismi iperbolici e kitsch.
Ken La Fen si definisce capostipite del Trash Emozionale: cantautorato improvvisato miscelato a sonorità elettroniche ed elementi folkloristici. I testi personali e universali toccano tematiche sempre diverse, talvolta improbabili e spesso legate al mondo della provincia e dell'ambiente farindolese nello specifico.
Ballate introspettive e autoanalitiche per esorcizzare i limiti del contesto provinciale in cui vivono. Lucida follia e sfumature da boyband. Un pop demenziale, conscio e profondo. Atteggiamento ironico e caustico che trasforma i live in momenti di umana condivisione. Caratterizzato da un'estetica Camp, si propone di esplorare mondi e simbolismi iperbolici e kitsch.
Abbiamo incontrato Neal Bickemberg, la voce della band, per un'intervista che andrà in onda:
Lunedì 2 dicembre alle 16:36 e giovedì 5 dicembre alle 10:10.