Inviato da radio41 il Mer, 5 Dicembre 2012
IL COMMENTO
Credo sarete ben d’accordo se sgomberiamo subito il campo rimuovendo dalla scelta il grigio, quel colore che non gode di luce propria, che si ottiene mescolando il bianco con il nero, oppure mescolando giallo, blu e rosso senza una regola ben precisa: difficile non è. Il grigio è quel colore che si ottiene quando non se ne governa nessuno. Grigio è quell’ area confinata dove non è richiesto di prendere una posizione specifica perché ci si può confondere nell’ ombra, che è essa stessa grigia. Grigio è il colore dei capelli che invecchiano anche sotto la tinta all’ultima moda. Grigia è la materia che comunemente viene detta dell’intelletto, e chi ne ha troppa diventa anch’esso grigio. Grigio è il colore delle cenere e richiama a ciò che ha smesso di ardere.
Grigio è l’umore delle giornate più difficili, come grigio è il colore di chi ha permesso l’edificazione di quartieri fatti di appartamenti nuovi ed a buon prezzo, con vista sulle ciminiere dell’Ilva di Taranto. Di grigio è colorita la Consulta che accoglie la richiesta del Quirinale, e ci nega di sapere se il cittadino Napolitano Giorgio è riuscito a mantenere, sempre virtuosamente, il ruolo di Presidente della nostra Repubblica. Di grigio, delle divise della Guardia di Finanza, si stanno riempiendo tutti gli uffici dei Gruppi Consiliari Regionali per presunte sbavature sotto la voce, altrettanto grigia, delle "spese di rappresentanza". Grigi sono i nostri politici attuali che per le strade si fanno avvicinare dalla gente comune solo se c’è una campagna elettorale ed una telecamera pronta a riprenderli, altrimenti si muovono sotto ferrea protezione di corpulenti guardie del corpo, dentro macchine insonorizzate coi finestrini oscurati. Grigio è il colore di noi tutti che abbiamo permesso che ciò sia accaduto e continui a succedere. Grigio è il futuro che stiamo dipingendo alle generazioni future se non ci sbrighiamo a cambiare la tavolozza delle nostre scelte.
Soundtrack: True Colors (C.Lauper - 1986)
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