Sanremo 2013: dopo la terza serata
Inviato da radio41 il Ven, 15 Febbraio 2013
Terza serata con la ripetizione delle 14 canzoni sopravvissute. Bel monologo della Littizzetto
Italia preda del Festival: inesorabilmente, le canzoni iniziano ad entrare in testa. E' la regola di un Festival, quella di "farci canticchiare la canzoncina", no? La terza serata (oltre 10 milioni di ascolti e 42% di share) è stata di ripetizioni e consolidamento, in uno spettacolo lungo ma, tutto sommato, godibile. La coppia Fazio-Littizzetto funziona a pieno regime, al punto da concedersi anche un simpatico duetto canoro, con "Vattene amore", tormentone storico di Minghi-Mietta. Poi si parte con gli artisti, che presentano stavolta (e meno male) il solo brano sopravvissuto.
I nostri giudizi sulle esibizioni di ieri:
Simona Molinari feat. Peter Cincotti – leggeri, divertenti. Voto: 6
Marco Mengoni – interpretazione migliore dell'esordio. Il pezzo funziona già benissimo. Voto: 7
Elio e le Storie Tese - virtuosismi e comicità, anche se risentendola mostra il limite di essere solo questo. Voto: 7.5
Malika Ayane - look da diva navigata, canta non bellissima ma funzionale: 7+
Marta sui tubi - inspiegabile la loro presenza tra i big. Voto: 5.5
Chiara Galiazzo – canzone non all'altezza. Occasione sprecata. Voto: 5.5
Max Gazzé - ribadiamo: ha fatto di meglio. Voto: 6+
Annalisa - freschezza e capacità. Brava. Voto: 7
Maria Nazionale - non sempre la canzone napoletana sforna capolavori. Voto: 5+
Simone Cristicchi - intelligente voto: 7
Modà - purtroppo, la canzone è invariabilmente brutta. Voto: 5
Silvestri - piccolo capolavoro, probabilmente la migliore. Anche se non vincerà. Voto: 8
Almamegretta - la canzone non riesce a concretizzarsi. Voto: 5
Gualazzi - bella, anche se di non facile ascolto. Voto: 7
La serata è pregna di buoni sentimenti, dal monologo sugli uomini della Littizzetto che parte come pezzo comico e diventa poi una commuovente messaggio contro la violenza sulle donne, culminando poi nel flash mob "Break The Chain" che ieri ha fatto ballare il mondo, sino alla presenza di un gran signore come Roberto Baggio e il suo messaggio stile Steve Jobs. Un brivido corre all'Ariston e in ogni casa sintonizzata a sentire la voce miracolosa di Antony and the Johnsons e non manca il puro nazional-popolare con l'omaggio ad Albano, con presenza (utile?) di Laura Chiatti.
C'è pure Chopin grazie al pianoforte di Leonora Armellini.
I giovani:
Andrea Nardinocchi, nome già conosciuto dal quale ci si aspettava di più. Voto: 6
Antonio Maggio, ex-Aram Quartet, con un pezzo che diverte. Voto: 7 (passa alla finale)
Paolo Simoni, presenza che non lascia nessun segno. Voto: 5
Ilaria Porceddu, molto brava e intensa. Voto: 7.5 (passa alla finale)
La prima classifica con il televoto, che conterà per il 25% nel computo finale, vede al primo posto Marco Mengoni, seguito dai Modà, Annalisa e Chiara. E' sistematico: appana entra in gioco il televoto, stravincono i beniamini usciti soprattutto dalla televisione.
Come sempre, la terza serata segna il giro di boa e scalda i motori per il gran finale. Stasera ci aspettiamo grande musica con la "Sanremo story", dove i quattordici Campioni rivisiteranno brani che hanno fatto la storia del Festival. Marginalmente, nel completamento di un meccanismo che li vede sempre più isolati, scopriremo chi vincerà la categoria Giovani.