Sanremo 2013: dopo la seconda serata
Inviato da radio41 il Gio, 14 Febbraio 2013
Lo spettacolo migliora e la canzoni pure. Strepitosi Elio e le Storie Tese
Con una media di ascolti di 11 milioni 330 mila spettatori (42,09% di share), anche la seconda serata è stata un successo. Buona cosa, visto che per qualità e continuità è stata nettamente superiore alla prima. Nel pomeriggio, arrivata la notizia della tragica morte del figlio di Franco Gatti e della conseguente defezione dei Ricchi e Poveri, un'aura di tristezza ha avvolto il Festival. Ma lo spettacolo deve andare avanti e si parte puntuali con uno spot della fiction su Modugno: Beppe Fiorello sul palco omaggia con Fazio “Mister Volare”, sotto gli occhi commossi di Franca Gandolfi in platea. Considerando che Mimmo è stato un grande protagonista del Festival, diciamo che la promozione della fiction è pertinente.
Sul palco arriva Bar Rafaeli, destinata a ricoprire per tutta la sera il tradizionale ruolo della bella e muta, in contrasto con una Littizzetto esuberante (fin troppo).
La chiave giusta viene utilizzata: concentrarsi sulle canzoni, a partire dai secondi sette big in gara, ciascuno abbinato ad un vip che legge il verdetto (tipo Biaggi-Pedron, Neri Marcorè, Filippa Lagerback). Ecco i nostri pareri:
Modà: la prima è abbastanza lagnosa (e passa). La seconda poco più, diciamo un 6 tirato. Sono troppo urlate, si capisce perchè sono buone anche per Emma. Voto medio: 5
Simone Cristicchi: è bravo, ha profondità. La prima è interessante. Strepitosa la seconda (“La prima volta (che sono morto)”): intelligente, scanzonata. Voto medio: 7+
Malika Ayane è una spanna sopra tutti. Classe e interpretazione ineccepibili. Buoni entrambi i pezzi di Sangiorgi: passa il secondo, forse il meno efficace per la classifica. La perla è "Niente", stranamente esclusa. Voto medio: 8
Almamegretta: La prima è poca roba (passa). La seconda è molto bella. Il loro sound rimane comunque inconfondibile. Voto medio 6
Max Gazzè fa esattamente Max Gazzè. Ha cantato di meglio e da estimatore ci si aspettava di più. Passa la seconda. Voto medio: 6.5
Annalisa: tra quelli usciti da "Amici", è forse la migliore. Canta bene senza urlare. Le canzoni sono buone e radiofoniche entrambe. Passa la seconda. Voto medio: 7
Elio e le Storie Tese arrivano vestiti da da chierichetti con annesse parrucche e sono straordinati con "Dannati forever" e geniali con "La canzone mononota", un capolavoro. Virtuosismi, comicità, vocalità. I migliori in assoluto: meritano di vincere . Voto: 9
Il resto è condito da Carla Bruni, protagonista di un bel siparietto con la Littizzetto, che accompagna alla chitarra per una canzoncina surreale. La Bruni ne esce bene, allontanando un po’ dell’antipatia della quale, forse immeritatamente, si circonda.
L’ospite straniero è Asaf Avidan: può anche non piacere, la sua vocalità. Ma, a conti fatti, ha incantato l’Ariston.
Dopo un siparietto Fazio-Marcorè (imitazione degli Angela padre e figlio), iniziano i giovani. I pezzi li conosciamo già, essendo in rotazione nelle radio da settimane. Arrivano verso mezzanotte (23.40), certificando ancora una volta che questa categoria interessa sempre meno. Sono lontani gli anni 90, quando grazie a Baudo, dai Giovani uscì la nuova generazione di cantanti che ancora oggi sono dei numeri uno (Pausini, Bocelli, Grandi, Giorgia e altri). I nostri giudizi:
Renzo Rubino e la sua canzone equivoca, voto: 6.5 (supera il turno)
Il Cile - (il più noto, che stranemente viene eliminato) voto: 7
Irene Ghiotto - oggettivamente una canzone bruttina, voto: 5+ (eliminata)
Blastema, prodotti da Dori Ghezzi - Nuvole production. Hanno un bellissimo pezzo, che merita un 7.5 (superano il turno)
Serata, ripetiamo, migliore. Il Festival ha preso la mira, presentando (coincidenza?) le canzoni più interessanti. Inutile dire che il simbolo di questa serata rimane la strordinaria performance di Elio e le Storie Tese, sintomo che la vittoria è praticamente in mano loro. Salvo sorprese dal televoto che potrebbero premiare Annalisa o, soprattutto, i Modà. Stasera i quattordici campioni faranno riascoltare i pezzi sopravvissuti e ci saranno i restanti quattro giovani. Il rischio di far molto tardi è elevato.