La Fornero dà i numeri, l'Inps no
Nella diatriba sul numero esatto degli esodati che potranno accedere alla pensione per davvero, il ministro Fornero apre ad altri 55 mila lavoratori: 40.000 in mobilità ordinaria che matureranno i requisiti entro 3 o 4 anni, 1.600 dipendenti del settore finanziario che accedono a fondi di solidarietà, 7.400 "prosecutori volontari" e 6.000 "lavoratori cessati entro il 31/12/2011 in ragione di accordi individuali e collettivi" ma col vincolo della pensione entro il 2014.
Da Dicembre ad oggi il numero di esodati, che inizialmente era di 50.000, è aumentato a 12.0000 unità; eppure per l'Inps gli esodati, ai quali garantire una pensione, erano e rimangono 390.200. Poche idee e parecchio confuse per dare risposte certe a chi ha terminato (forse) la propria esperienza lavorativa, ma il quadro generale per chi un impiego fisso continua a cercarlo non è certo migliore, anzi. Nel primo trimestre di quest'anno risultano essere un milione i dipendenti a tempo determinato con un'età che raggiunge anche i 65 anni. Incredibile da spiegarselo, ma in Italia siamo arrivati in una stagione nella quale pensionandi ed esordienti nel mondo del lavoro sono coetanei.