L'importanza di essere social
Ieri sera si è discusso di social network e affini durante il primo appuntamento con "Chioggia Incontra 2012", ciclo di interventi culturali proposto dall'associazione "Il Fondaco". Ospiti della serata, moderata dal giornalista Enrico Bellinelli, sono stati la fondatrice di Wikimedia Italia Freida Brioschi, il direttore del Vega Michele Vianello, il sociologo Domenico De Masi e il blogger Marco "Funkyprofessor" Zamperini.
Tema conduttore della discussione è stata sicuramente l'influenza dei social media nella nostra vita quotidiana che, inevitabilmente, è cambiata in moltissimi aspetti, come evidenziano un po' tutti gli interventi. Di certo, questi strumenti hanno in pochi anni compiuto una rivoluzione culturale tale che, ormai, piuttosto che interrogarsi sui pericoli di Internet lo si fa sui rischi di esserne emarginati. De Masi pone due questioni: l'importanza che anche gli anziani possano stare nei social media ("non è così difficile e, se non vi piacciono, nessuno vi impone di restarci. Ma almeno provateli.") e la necessità di cambiare anche il modello aziendale ("l'azienda era una cosa moderna, ora è la cosa più vecchia che ci sia").
La Brioschi parla della lunga esperienza di Wikipedia e del fatto che, comunque, in Italia ci sono ancora forti spinte a limitare l'accesso alla libera informazione (ddl intercettazioni docet).
Aneddoti divertenti sono raccontati da Zamperini, uomo che ha dato una determinante spinta alla diffusione di Internet nel nostro paese. Flashback su un passato fatto di modem a velocità infinitesimali e di offerta quasi inesistente.
Vianello tratteggia scenari futuri e lancia una provocazione: la privacy va ridiscussa, perchè i giovani mettono in rete tutto di loro e, quindi, rendere disponibili i dati apre prospettive di "mashup" rivoluzionarie. E poi, per il direttore del Vega, c'è un nuovo sogno: il social network per far parlare uomini e oggetti. Strano? Oggi. Ma domani?
Di certo il futuro, attraverso la rete e la condivisione, ci riserverà ancora parecchie sorprese.
(grazie ad @enver per la foto)