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Juve-Inter 1-3, è già nella storia

Nel match clou di giornata l'Inter s'impone sulla Vecchia Signora, e non solo

L'atmosfera era quella appropriata per una partita che sa offrire sempre motivi di dibattito che vanno oltre il mero confronto sul campo.
La cornice della partitona di giornata è stato lo Juventus Stadium, splendido, caldo, gremito anche della eterna forte rivalità tra le due compagini, dove i segnali di disgelo della vigilia tra i rispettivi Presidenti non sono bastati per allentare la tensione che c'era nell'aria.
Ancora una volta Juventus versus Inter nell'olimpo dell' acredine, più che della classifica.
Nella pelle di ogni tifoso bianconero brucia ancora la calciopoli del 2006 dove furono revocati due scudetti alla Juventus, uno dei quali assegnati dalla Procura all'Inter, con retrocessione dei bianconeri in serie B. L'Inter poi la fece da padrone nel calciomercato facendo vestire la casacca nerazzurra ai campioni della Juve che in serie B non volavano andarci per nulla al mondo.
Correva l'estate del 4° mondiale per l'Italia.
Ora come allora un confronto-scontro, quello bianco-nero-azzurro dai toni accesissimi.
Sul versante juventino, una mal celata voglia di rivalsa, una smania di dimostrare la propria superiorità sulla rivale, con una imbattibilità che perdurava da ben 49 incontri e l'inviolabilità del proprio stadio, dall'altra parte, quella meneghina, la rinascita dopo la ricostruzione post-triplete.
Fischio d'inizio di Tagliavento ed in soli venti secondi la Juve ne fa subito uno grazie ad una svista monumentale della terna arbitrale.
Un inizio di match che avrebbe fatto venir la tremarella a chiunque, soprattutto all'Inter di oggi, guidata in panchina dallo sconosciuto Andrea Stramaccioni (classe 1976) ed infarcita di ventenni semi sconosciuti aggregati ai pochi senatori rimasti dopo l'era Maurinho.
A render terrificante lo scorrere dei minuti nell'oroglogio dell'Inter una rete annullata, stavolta per fuorigioco che non c'era e la mancata espulsione di Lichtsteiner, meritevole del secondo giallo ed inspiegabilmente graziato dall'arbitro. Quando si dice che non può essere solo malasorte.
Ed invece succede che l'Inter di Stramaccioni mantiene la difesa a tre, solo quattro centrocampisti e Cassano, Palacio e Milito ad insediare la porta di Buffon.
Con un coraggio, che di spensierato non ha nulla, l'Inter ha tenuto il campo ed i nervi saldi, macinando gioco e gol, fissando il risultato sul 1-3.
Uno spettacolo per tutti, non solo per chi ne è uscito vincitore, al quale però non possiamo aggregare quello offerto dalla terna arbitrale. Una sequenza di errori madornali a discapito anche della stessa Juventus e che hanno reso titanica la performance dell'Inter.
 
soundtrack ideale: “Urlando contro il cielo” - Ligabue 1991
 
genere: 
Commento
Tags: 
juve
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